Martedì 8 febbraio il drone Ingenuity ha effettuato il suo 19º volo sul pianeta Marte, il primo dal 15 dicembre. Il ritorno al volo era originariamente previsto per il 5 gennaio ma a Capodanno il cratere Jezero, ovvero la località marziana dove il drone e il rover Perseverance si trovano dal loro atterraggio avvenuto nel febbraio 2021, è stato interessato da un’importante tempesta di sabbia. Gli specialisti a Terra hanno quindi deciso di posticipare il volo preferendo attendere che la tempesta e i suoi effetti si calmassero. Questo rinvio ha di fatto reso Ingenuity il primo velivolo in assoluto ad aver subito un rinvio a causa del maltempo su un pianeta che non sia la Terra.
I fattori che hanno influenzato la decisione di rinviare la ripresa dei voli sono stati sostanzialmente due. Ingenuity è alimentato a energia solare e la presenza di grosse quantità di sabbia nell’aria avrebbe potuto influenzare la fase di ricarica delle batterie. In secondo luogo, la sabbia presente nell’aria avrebbe assorbito la radiazione solare e riscaldato l’atmosfera circostante, rendendo l’aria leggermente meno densa. Quest’ultima circostanza potrebbe non apparire come un grosso problema, ma la densità dell’aria di Marte a livello del suolo è pari all’1% di quella terrestre a livello del mare, per questo motivo volare in quelle condizioni avrebbe potuto essere complicato.
Dopo aver valutato tutti gli scenari possibili, il rinvio si è rivelato essere stato la giusta decisione. Infatti la tempesta ha colpito pesantemente la zona del cratere Jezero tanto da essere osservata anche dal satellite NASA Mars Reconnaissance Orbiter, oltre che dalla stazione meteorologica a bordo di Perseverance e dai sensori di Ingenuity. Nelle fasi più acute della tempesta è stato osservato un forte calo della densità dell’aria, una deviazione del 7% inferiore rispetto a quanto osservato prima dell’evento. Questo valore avrebbe portato la densità dell’aria ben al di sotto della soglia minima necessaria per assicurare al drone un volo sicuro. Inoltre è stata osservata sui pannelli solari di Ingenuity una diminuzione del 18% del livello di illuminazione solare rispetto ai normali livelli riscontrati a “cielo sereno” che ha di fatto ridotto la capacità di ricarica delle batterie.
Il rinvio, apparentemente dovuto a un eccesso di prudenza relativo alla presenza di molta sabbia nell’atmosfera, si è dunque esteso fino a giungere ai primi giorni di febbraio. Il volo di martedì ha permesso a Ingenuity di abbandonare una zona accidentata del cratere Jezero nota con il nome di South Séítah. Il drone è rimasto in volo per 99,98 secondi coprendo una distanza di circa 62 metri.
Il piccolo drone Ingenuity è un elicottero dimostratore di tecnologia progettato per verificare la fattibilità di realizzare brevi voli su Marte. Il drone ha ampiamente superato gli obiettivi iniziali, visto che nelle intenzioni di NASA avrebbe dovuto effettuare solamente cinque voli con partenza e ritorno nello stesso punto. La sua missione, nata per essere esclusivamente sperimentale è diventata operativa visto che al drone è stato assegnato il compito di mappare la superficie del Pianeta Rosso, grazie a nuove osservazioni aeree e alla cattura di immagini stereo.
Fonte: NASA