Il ministro indiano per la scienza e la tecnologia, Jitendra Singh, ha annunciato lo scorso 2 febbraio che l’India intende lanciare la missione lunare Chandrayaan-3 il prossimo agosto.
Si tratterà del secondo tentativo da parte dell’agenzia spaziale indiana ISRO di far allunare un veicolo spaziale. Ricordiamo il fallimento di Chandrayaan-2 del 2019, quando il suo lander Vikram con a bordo il rover Pragyan si schiantò sulla superficie selenica. La sonda Chandrayaan-2 sta tutt’ora orbitando la Luna e fungerà da ripetitore per il lander e il rover di Chandrayaan-3.
L’india prevedeva di lanciare questa missione nel 2020, ma le problematiche insorte con la pandemia da COVID-19 hanno ritardato le operazioni.
Chandrayaan-3 partirà dal Satish Dhawan Space Center con un vettore Geosynchronous Satellite Launch Vehicle (GSLV) Mark III.
Dopo aver raggiunto la Luna, Chandrayaan-3 tenterà di atterrare a 70,9 gradi a sud dell’equatore, ovvero nella stessa zona selezionata per Chandrayaan-2.
Qualora la missione di Chandrayaan-3 fosse coronata dal successo, l’India diverrebbe la quarta nazione al mondo, dopo Stati Uniti, Russia e Cina, a compiere un atterraggio morbido sulla Luna.