Cina: uno sguardo al futuro
Lo scorso 28 gennaio l’amministrazione spaziale cinese ha rilasciato un documento programmatico che pone l’accento sulla centralità delle attività spaziali nella “strategia nazionale globale”.
In sostanza, nei prossimi cinque anni la Cina prevede di sviluppare le proprie capacità di trasporto spaziale, di testare nuove tecnologie, di impegnarsi in missioni di esplorazione, di modernizzare la space governance, di migliorare l’innovazione e di promuovere la cooperazione internazionale.
Equipaggi che raggiungono la superficie lunare, manutenzioni orbitali e impegno nella protezione planetaria sono le aree principali nelle quali verranno concentrati gli sforzi per la ricerca e per l’innovazione tecnologica negli anni a venire, secondo quanto indicato dal documento. Ciò fornisce anche indizi sulla maggiore trasparenza dell’industria spaziale cinese, che finora è sempre stata invece molto ermetica.
Il documento che copre un arco di tempo quinquennale ed è intitolato China’s Space Program: A 2021 Perspective, è stato rilasciato il 28 gennaio dallo State Council Information Office. Esso sottolinea inoltre il fatto che l’industria spaziale internazionale è entrata in un «nuovo stadio di rapido sviluppo e di profonda trasformazione» e pone in evidenza le attività pianificate per affrontare le nuove sfide.
Durante la conferenza stampa di presentazione, il vice direttore della China National Space Administration (CNSA) Wu Yanhua ha sottolineato il completamento del sistema satellitare di navigazione Beidou e dei sistemi di osservazione ad elevata risoluzione della Terra CHEOS (China High-resolution Earth Observation System), il successo delle missioni sul lato nascosto della Luna e di sample-return, dell’inizio della costruzione della stazione spaziale e della prima missione interplanetaria Tianwen-1.
Esplorazione
Per quanto riguarda la pura esplorazione, gli obiettivi per i prossimi cinque anni includono il lancio della missione Chang’e-6 che avrà il compito di riportare sulla Terra dei campioni lunari e la complessa missione Chang’e-7. Entrambe sono destinate al polo sud selenico, ma Chang’e-7, il cui lancio è previsto per il 2024, avrà il compito di svolgere ricognizioni alla ricerca di prove della presenza di ghiaccio d’acqua, impiegando il suo orbiter, un lander, un rover e una piccola sonda in grado di spostarsi a balzi, per indagare nei crateri in ombra.
La sonda ZhengHe, che verrà anch’essa lanciata nel 2024, si dirigerà prima verso l’asteroide 2016 HO3 469219 Kamo’oalewa dal quale preleverà da 200 a 1.000 grammi di campioni, quindi farà ritorno verso la Terra per rilasciare il suo prezioso carico scientifico. Il veicolo principale proseguirà invece la sua missione, sfruttando la fionda gravitazionale del nostro pianeta per raggiungere la cometa 133P/Elst-Pizarro sette anni dopo.
Sempre riguardo il nostro satellite naturale, verranno sviluppate e implementate le tecnologie per la missione che anticiperà la base lunare Chang’e-8, per una missione destinata a portare sulla Terra campioni del suolo marziano e per una missione verso Giove.
Naturalmente continuerà l’impegno per portare il primo astronauta cinese sulla Luna, addirittura entro la fine di questa decade.
Il trasporto spaziale
Entrerà in servizio una nuova generazione di lanciatori entro un quinquennio; verranno sviluppati dei razzi a propellente solido a elevate prestazioni e si proseguirà con la realizzazione di lanciatori per carichi pesanti.
Sempre nel campo del trasporto spaziale, vengono citate le ricerche sulle tecnologie riguardanti i sistemi di trasporto riutilizzabili e lo sviluppo di propulsori a ciclo combinato (verosimilmente in relazione a progetti su di uno spazioplano) oltre all’implementazione delle tecnologie per gli stadi superiori.
Arrivano i privati
Rispetto al quinquennio precedente, il numero di lanci della Cina è più che raddoppiato, con 207 lanci fra il 2016 e il 2021. Mentre 186 di essi hanno riguardato la famiglia dei vettori Long March, inclusi i nuovi Lunga Marcia 5, 6, 7 8 e 11, i restanti sono avvenuti per mezzo di veicoli commerciali come Smart Dragon-1, Kuaizhou-1A, Hyperbola-1 e Ceres-1, a dimostrare l’emergere di un settore di operatori commerciali privati.
Monitoraggio dei detriti spaziali
Prendendo atto della problematica dell’impatto dei detriti spaziali sulle missioni orbitali, la Cina rafforzerà il proprio sistema di gestione del traffico spaziale, migliorerà il proprio sistema di monitoraggio dei detriti, della loro catalogazione e di effettuazione di allarmi precoci. Sono allo studio missioni di manutenzione orbitale di satelliti, verrà testato un veicolo atto all’estensione di una missione e verrà intrapresa una politica di mitigazione dei detriti spaziali.
Nuove tecnologie spaziali
La Cina ha compiuto notevoli progressi nelle nuove tecnologie, fra cui satelliti per telecomunicazioni ad altissima velocità, tecnologie per le comunicazioni laser fra satellite e il suolo e la propulsione elettrica.
Alcune dovute riflessioni
Il documento prodotto dall’amministrazione spaziale cinese ha il fine di aiutare la comunità occidentale a comprendere meglio gli sforzi dell’industria spaziale cinese. Non viene fatto alcun riferimento alle tecnologie spaziali militari e ai relativi obiettivi; viene solamente citata la fase di formulazione di una legge spaziale nazionale.
Più in generale, la Cina si dichiara disponibile a partecipare attivamente alla formulazione di regole internazionali relative allo spazio esterno e a lavorare assieme alle altre nazioni per assicurare la sostenibilità a lungo termine delle attività spaziali.
Le varie iniziative e i progetti di soggetti attivi nel panorama spaziale al di fuori della sfera di competenza della China National Space Administration e del suo principale appaltatore CASC, come i piani commerciali del CASIC (China Aerospace Science and Industry Corp.) e le missioni scientifiche partecipate dall’accademia cinese delle scienze, vengono appena citate superficialmente.
I nuovi progetti di scienze spaziali includono Einstein Probe, SVOM (una collaborazione franco-cinese) e delle missioni sulle onde gravitazionali e sulla fisica solare.
È previsto che la nazione possa intensificare l’integrazione delle applicazioni satellitari con lo sviluppo delle industrie e delle regioni, per la creazione di una “Digital China”.
Nel campo della cooperazione internazionale, la Cina invita tutti i paesi a «intraprendere approfonditi scambi e cooperazioni relativamente allo spazio esterno, sulla base dell’uguaglianza, del vantaggio reciproco, del suo utilizzo pacifico e dello sviluppo inclusivo».
Fonte: Spacenews
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