Il James Webb Space Telescope è finalmente in orbita
La missione del nuovo telescopio spaziale NASA è iniziata oggi alle 13:20 ora italiana, quando il vettore Ariane 5 ECA+ (VA256) fornito dall’agenzia spaziale europea ESA, è decollato con successo dallo spazioporto di Kourou nella Guiana francese.
Dopo le ultime operazioni e il rifornimento dei combustibili, il countdown sulla rampa ELA-3 è trascorso senza nessun imprevisto e il lancio è avvenuto all’ora prevista. Due minuti e 21 secondi dopo si sono separati regolarmente i due booster laterali del vettore, mentre il propulsore Vulcain dello stadio centrale ha continuato a spingere regolarmente. Il secondo stadio si è separato a +8’48” e, dopo una programmata leggera perdita di quota, ha accelerato il JWST per i successivi 16 minuti.
Finalmente alla quota di 1.383 km, sulla verticale di Malindi in Kenya, e 9,58 km/s di velocità, il telescopio si è separato dal secondo stadio per iniziare il suo allontanamento dalla Terra in direzione opposta al Sole.
4 minuti dopo la separazione, inquadrato dalla telecamera del secondo stadio esausto, si sono dispiegati correttamente i moduli fotovoltaici, primo importante passo per l’operatività del telescopio.
Nelle prossime ore inizierà la sequenza di dispiegamento dei componenti del telescopio, la più complessa mai effettuata in una singola missione spaziale, che si concluderà tra meno di un mese con l’arrivo nella posizione operativa, con il JWST che orbiterà stabilmente intorno al secondo punto di Lagrange (L₂) del sistema Terra-Sole, a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra.
Con il lancio e l’inizio della missione si conclude quindi la travagliata storia della progettazione, sviluppo, realizzazione e assemblaggio del più grande e costoso telescopio spaziale, la cui origine risale al 1996 in piena era faster, better, cheaper (più veloce, migliore e più economico), motto dell’allora amministratore NASA Dan Goldin (1992–2001). Purtroppo questo non risultò completamente vero per il JWST, il cui lancio di oggi è stato rimandato innumerevoli volte negli ultimi 14 anni e il cui costo è lievitato esponenzialmente passando dai 500 milioni di dollari iniziali ai quasi 10 miliardi attuali.
Il viaggio del JWST può essere seguito in tempo reale sul nuovo sito web Where Is Webb.
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