ASI e Qascom portano l’Italia e il sistema di navigazione Galileo sulla Luna
Calcolare il percorso migliore per raggiungere l’orbita lunare e atterrare sulla Luna saranno gli obiettivi del ricevitore GNSS NEIL (Navigation Early Investigation on Lunar surface) dotato di tecnologia SDR (Software Defined Radio). La creazione di NEIL, così chiamato in onore di Neil Armstrong, il primo uomo a toccare il suolo lunare, è al centro di un progetto nato dall’accordo stipulato tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la NASA legato alla missione CLPS 19-D. Il Commercial Lunar Payload Services (CLPS) è un programma di finanziamenti NASA per missioni condotte da società private destinate all’esplorazione lunare. Con la CLPS 19-D l’agenzia spaziale americana ha programmato di far atterrare nel 2023 un lander nel bacino del Mare Crisium.
NEIL, oggetto del contratto siglato tra ASI e la società Qascom SRL, è il payload che sarà parte integrante dell’esperimento denominato Lunar GNSS Receiver Experiment (LuGRE), definito nell’accordo ASI/NASA, che mira a sviluppare attività in un ambiente lunare e cislunare.
Per la prima volta nella storia verrà collaudata, a quasi 400.000 km di distanza, la funzione di posizionamento mediante l’utilizzo dei satelliti del Global Position System e quelli del sistema Galileo. È una novità assoluta nel suo genere: nessuno ha mai provato a calcolare la posizione di un veicolo spaziale utilizzando satelliti di navigazione situati a oltre 200.000 km di distanza, limite raggiunto al momento solo dalla NASA. Ricordiamo che i satelliti di navigazione orbitano intorno alla Terra a un’altitudine di circa 26.000 km. La missione, oltre all’esperimento LuGRE con il ricevitore NEIL, porterà sulla Luna altri 9 esperimenti scientifici e tecnologici. Prevista per la fine del 2023, la missione verrà lanciata da un razzo Falcon 9 di SpaceX.
Grazie a questo contratto, Qascom svilupperà un sistema di ricezione GNSS per l’ASI, costituito da un ricevitore a doppia frequenza, in grado di ricevere le emissioni di entrambi i sistemi GPS e Galileo, e dall’intero sistema di ricezione dei segnali (antenna, LNA, filtri), in grado di supportare le condizioni estreme presenti sulla Luna. Il sistema sarà integrato a bordo del lander lunare Blue Ghost di Firefly all’inizio del 2022. I deboli segnali emessi dai lobi laterali delle antenne dei sistemi satellitari GPS e Galileo (non progettati per essere utilizzati al di fuori della Terra) verranno elaborati con algoritmi specifici che consentiranno il posizionamento durante la navigazione verso la Luna, in orbita lunare e sulla superficie della Luna, anche se con una precisione ridotta rispetto a quanto riscontrato sulla Terra.
È un esperimento senza precedenti e di importanza strategica per l’intero Paese, che porterà la tecnologia italiana sulla superficie lunare. Questo progetto contribuirà a mantenere la competitività del Paese e della sua filiera spaziale in contesti internazionali in continua evoluzione, consolidando la già forte collaborazione tra l’Agenzia Spaziale Italiana e la NASA nel settore della navigazione e nelle principali aree di futura colonizzazione della Luna e poi di Marte.
NEIL sarà importante sia a livello tecnico sia scientifico per le future missioni lunari, in quanto ci permetterà di capire come i servizi di posizionamento forniti dai sistemi GPS e Galileo potranno essere sfruttati dai veicoli sulla Luna, dal Gateway, la stazione orbitante, dalle costellazioni dei satelliti lunari e dai veicoli del programma Artemis. I dati grezzi raccolti ed elaborati saranno messi a disposizione della comunità scientifica per studiare l’ambiente lunare e cislunare e permetteranno di valutare l’utilizzo del GNSS e delle sue evoluzioni a supporto delle missioni permanenti.
Fonte: Parabolicarc.com
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