Starliner CST-100 di Boeing resta a Terra. Il nuovo volo slitta al 2022

La capsula CST-100 Starliner e il lanciatore Atlas V della missione Orbital Flight Test-1 nel Vertical Integration Facility il 18 dicembre 2019. Credit: NASA/Joel Kowsky

Pensavamo di essere ormai prossimi a conoscere la data di lancio della nuova missione della navicella CST-100 Starliner di Boeing, ma i problemi che si pensavano risolti in realtà non lo sono. Un funzionario della NASA ha dichiarato che Boeing sta ancora lavorando alla soluzione di ciò che non aveva funzionato nel precedente volo. Questo ritardo ha provocato la cancellazione del volo di collaudo che sarebbe dovuto avvenire ad agosto. Resta quindi irto di ostacoli il cammino di Starliner nel percorso di affiancamento alla Crew Dragon di SpaceX. Alla luce delle ultime notizie, il ritorno al volo potrebbe slittare al 2022.

La prima missione OFT (Orbital Flight Test), effettuata nel dicembre 2019, aveva evidenziato anomalie al software della navicella e, sebbene Starliner sia atterrata in sicurezza, il volo avrebbe potuto concludersi in modo catastrofico se uno dei problemi del software non fosse stato rilevato all’ultimo minuto.

Boeing aveva quindi deciso di effettuare una nuova missione senza equipaggio e poiché si tratta di un contratto a prezzo concordato, Boeing ha dovuto farsi carico dei costi di questo secondo volo di test.

Dopo 20 mesi, più precisamente il 3 agosto 2021, l’azienda e la NASA pensavano di essere pronte a far decollare la missione OFT-2. Starliner era sulla rampa di lancio, posizionata in cima a un razzo Atlas V della United Launch Alliance ma, a sole due ore dal decollo, il lancio è stato cancellato.

Boeing ha in seguito spiegato che 13 delle 64 valvole del sistema di propulsione di Starliner non si sono aperte. Boeing sta ancora lavorando per capire i motivi di questa anomalia. Le stesse valvole avevano funzionato perfettamente nel corso di un test effettuato 5 settimane prima. La soluzione di questo problema appare più complessa del previsto. Questo ritardo, combinato con il fitto calendario dei lanci pianificati per le prossime settimane e mesi, molto probabilmente farà slittare al 2022 la missione OFT-2.

Boeing e NASA starebbero valutando la sostituzione del modulo di servizio da utilizzare per la missione OFT-2 anziché attendere la riparazione di quello attuale. Una decisione in merito potrebbe arrivare nelle prossime settimane.

Boeing ha sviluppato Starliner con l’aiuto dei finanziamenti concessi dal Commercial Crew Program, un programma tramite il quale NASA ha selezionato il gigante aerospaziale e SpaceX per far volare astronauti da e verso la Stazione Spaziale Internazionale. SpaceX ha già lanciato due missioni operative con equipaggio verso la ISS con la sua capsula Crew Dragon e si sta preparando a lanciarne una terza il mese prossimo. Starliner invece deve ancora compiere con successo la sua prima missione di collaudo senza equipaggio prima di poter essere certificata al volo.

Starliner e il volo OFT-2 sono stati i principali argomenti della conferenza stampa di martedì scorso in cui la NASA ha annunciato una riorganizzazione del settore volo umano, che sarà suddiviso in due nuove direzioni. Da una parte la direzione delle operazioni spaziali delle missioni, dall’altro la direzione di sviluppo dei sistemi di esplorazione delle missioni.

Fonte: NASA

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.