Mese relativamente tranquillo nel sistema solare, quello di luglio, mentre si prospetta un agosto caldo per il traffico su Venere.
Sul fronte delle missioni ESA future ci sono finalmente buone notizie dai paracadute di ExoMars mentre continuano i test sulla sonda JUICE, diretta verso Giove e i suoi satelliti.
Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e di quelle in fase di preparazione.
In preparazione per il lancio
La prossima missione di esplorazione del sistema solare sarà probabilmente CAPSTONE (NASA), attualmente pianificata per il 20 ottobre. La missione fa parte del programma Artemis come propedeutica al Gateway, ovvero la stazione spaziale che dovrebbe essere costruita in orbita lunare.
Non ci sono particolari aggiornamenti per Lucy, il cui lancio è attualmente previsto per il 16 ottobre. La sonda americana, che partirà all’esplorazione di diversi asteroidi troiani di Giove, è al momento nella clean room allo stabilimento della Lockheed Martin di Denver, dove si stanno assemblando i vari strumenti scientifici.
L’autunno caldo dei lanci continuerà con la missione DART (Double Asteroid Redirection Test, NASA) che partirà a novembre diretta verso l’asteroide Didymos e la sua piccola luna.
Proseguono i preparativi per l’attesissima missione Artemis 1 (NASA). La missione porterà la capsula Orion, con il modulo di servizio fornito da ESA, in un’orbita lunare per testare tutto il sistema in previsione del lancio di astronauti su Artemis 2. A portare Orion in orbita sarà il lanciatore superpesante Space Launch System (SLS), che ha ricevuto a luglio lo stadio superiore ed è ormai pronto per essere integrato con Orion e i vari payload secondari. Tra questi anche una vela solare. Novembre è, per ora, l’obiettivo per il lancio.
L’altra missione attesissima di quest’anno è naturalmente il James Webb Space Telescope (NASA/ESA). Dopo anni di ritardi dovuti soprattutto alla complessità dell’osservatorio spaziale, nei mesi scorsi erano stati annunciati possibili ritardi dovuti al lanciatore, l’Ariane 5 di Arianespace, che infatti non volava da quasi un anno. Il problema sembra sia stato comunque risolto, come testimonia il successo del recente lancio del vettore europeo, il quale effettuerà un altro lancio a settembre prima del lancio del telescopio spaziale.
Esplorando la Luna
Chang’e 4 (CNSA) e il rover Yutu-2 dovrebbero aver appena cominciato il loro 33º giorno lunare sulla faccia nascosta della Luna, ma questo mese non ci sono stati aggiornamenti da parte dell’ente spaziale cinese. Queqiao continua il suo lavoro di satellite di telecomunicazioni dall’orbita lunare. In mancanza di notizie recenti, si pensa che anche il lander Chang’e 3 continui a trasmettere dati dal suo telescopio a ultravioletti ancora funzionante.
Oltre a Queqiao, in orbita lunare procedono senza particolari aggiornamenti le missioni di Chandrayaan-2 (ISRO), Lunar Reconnaissance Orbiter (NASA), THEMIS-ARTEMIS (NASA) P1 e P2
In equilibrio tra Sole e Terra
Chang’e 5 (CNSA), dopo aver raggiunto la Luna, raccolto e riportato a Terra campioni lunari, è stata riposizionata nel punto lagrangiano L₁ del sistema Terra-Sole. A condividere un’orbita simile ci sono altre quattro sonde operative, per lo più dedicate all’osservazione solare, ma non solo: DSCOVR (NASA/NOAA), SoHO (NASA/ESA), ACE (NASA) e WIND (NASA).
Dall’altra parte della Terra rispetto al Sole, orbitando intorno al punto lagrangiano L₂, ci sono invece gli osservatori orbitanti Spektr-RG (Roskosmos/DLR) e Gaia (ESA).
Nel sistema solare interno
Akatsuki (JAXA) rimane in orbita di Venere per studiarne l’atmosfera, in attesa di ricevere un’effimera compagnia durante i flyby di altre sonde, nel mese di agosto.
Parker Solar Probe (NASA) ha un’orbita molto ellittica intorno al Sole e sta concludendo la sua ottava rivoluzione. La sonda, infatti, raggiungerà il perielio (punto più vicino al Sole) nei prossimi giorni, dando inizio alla nona orbita e puntando al sorvolo di Venere che avverrà a ottobre di quest’anno.
Venere è anche nel mirino della sonda Solar Orbiter (SolO) (ESA), che compirà un sorvolo ravvicinato del pianeta il prossimo 9 agosto. Il flyby permetterà a SolO di avvicinare ulteriormente il proprio perielio al Sole, pur non arrivando mai alle distanze estreme di Parker Solar Probe.
BepiColombo (ESA/JAXA), con le due sonde MPO (ESA) ed MMO (JAXA), sta viaggiando nel sistema solare interno con l’obiettivo finale di entrare in orbita intorno a Mercurio. Anche BepiColombo sorvolerà in maniera ravvicinata Venere ad agosto, solo 33 ore dopo Solar Orbiter.
Non ha invece niente a che vedere con Venere OSIRIS-REx (NASA), sonda che ha studiato da vicino e raccolto campioni dall’asteroide Bennu. La sonda, con il prezioso carico, si sta dirigendo verso la Terra, che raggiungerà solo nel settembre del 2023. Hayabusa 2 (JAXA) ha invece già consegnato a Terra il suo carico di campioni dell’asteroide Ryugu e si sta ora dirigendo verso gli asteroidi 2001 CC₂₁ e 1998 KY₂₆, anche se il primo dei due non verrà raggiunto prima del 2026.
In un’orbita simile a quella della Terra prosegue da quasi 15 anni la sua missione di osservazione solare STEREO A (NASA).
La flotta marziana
In orbita
Tianwen-1 (CNSA) è in orbita marziana sia per supportare il lander e il rover Zhurong sulla superficie sia per la propria missione scientifica. Anche Al-Amal (UAESA), arrivata più o meno insieme alla sonda cinese, continua a compiere osservazioni scientifiche del pianeta rosso.
I due orbiter neo-arrivati hanno comunque trovato un certo traffico in orbita marziana, grazie alla presenza di molte sonde più o meno veterane. La più longeva di tutte è Mars Odyssey (NASA), in orbita marziana ormai dal 2001. Mars Express (ESA) è arrivata nel 2003, mentre Mars Reconnaissance Orbiter (NASA) ci regala le sue immagini ad altissima risoluzione dal 2006. Un po’ più recenti (2014) sono MAVEN (NASA) e Mars Orbiter Mission (ISRO), mentre la prima delle due missioni ExoMars, Trace Gas Orbiter (ESA/Roskosmos), è arrivata nel 2016.
Sulla superficie
È il sol numero 83 sulla superficie di Marte per il Tianwen-1 lander e il rover Zhurong (CNSA). Alla fine di giugno, l’agenzia spaziale cinese aveva rilasciato una gran quantità di nuovi dati da questa fantastica missione. Il rover ha ormai percorso più di 808 metri, superando il “cugino” Yutu-2 sulla Luna.
Perseverance (NASA) e l’elicottero Ingenuity sono giunti al sol 166. Ingenuity continua a ottenere nuovi record, mentre il rover ha effettuato il suo primo prelievo di un campione dal suolo marziano. A quanto pare, il prelievo è stato effettuato, ma il contenitore risulta vuoto, per cui il team di NASA sta cercando proprio in questi giorni di capire cosa sia successo esattamente.
Curiosity, l’altro rover marziano della NASA ancora operativo, ha festeggiato il 6 agosto i 9 anni dall’atterraggio e, giunto ormai al sol 3201, continua la sua esplorazione del Monte Sharp e del Cratere Gale.
Ha superato i due anni di missione inizialmente previsti anche InSight (NASA), giunta al sol 959. L’energia disponibile tramite i pannelli solari continua a diminuire, sia a causa della stagione, sia per colpa dell’onnipresente polvere marziana. Continuano ad arrivare, però, sia i dati che la loro analisi, cominciando a rivelare l’interno del pianeta rosso.
Nel sistema solare esterno
Juno (NASA) si sta preparando al suo 35º sorvolo ravvicinato del pianeta Giove, dopo che nel 34º aveva sorvolato anche la luna Ganimede. Nel frattempo ha festeggiato i 10 anni dal lancio e i 5 anni in orbita del gigante gassoso.
New Horizons (NASA) prosegue il suo allontanamento dal sistema solare, mentre il team è alla ricerca di un terzo obiettivo dopo Plutone e Arrokoth. Proseguono l’allontanamento dal Sole, ma senza la speranza di un nuovo obiettivo, le venerande Voyager 1 e Voyager 2, ormai al di fuori dell’eliosfera.
Riassunto missioni
Ci sono 34 missioni spaziali al di fuori dell’orbita terrestre, operate da 41 unità robotiche.
Gli aggiornamenti per questo mese sono giunti al termine, continuate a seguirci e ci risentiamo il prossimo mese con gli aggiornamenti dal sistema solare!