25 luglio 1971
Dal nostro inviato a Capo Kennedy.
Sono passati cinque mesi dal rientro di Apollo 14 e tutto è già pronto per una nuova missione lunare. Apollo 15 avrà come equipaggio tre astronauti, come di consueto: il veterano David Scott e gli esordienti Alfred Worden e James Irwin. La missione scientifica sarà di un livello superiore rispetto alle precedenti con l’utilizzo di un veicolo motorizzato che permetterà agli astronauti di percorrere distanze molto più lunghe.
I veicoli e il lanciatore
La fase di transito da e per la Luna rimarrà pressoché uguale alle missioni precedenti. Sarà sempre il possente Saturno V a mettere in orbita un “trenino” spaziale composto dal terzo stadio del lanciatore, il modulo lunare (LM) e il modulo di comando (la capsula con gli astronauti a bordo) e servizio (la parte con i propulsori e i sistemi di volo). Per questa missione il modulo lunare e quello di comando sono stati battezzati, rispettivamente, Falcon e Endeavour.
La novità rispetto alle missioni precedenti riguarda un carico aggiuntivo sul modulo lunare. Si tratta del cosiddetto lunar rover, cioè un veicolo elettrico che verrà guidato dagli astronauti per distanze molto lunghe sul suolo lunare.
Un altro veicolo, il satellite PFS-1 (Particles and Fields Satellite), sarà invece un passeggero del modulo di servizio e verrà rilasciato in orbita lunare.
La missione sulla Luna
Quella di Apollo 15 sarà la prima missione di classe J, cioè di livello molto superiore alle missioni precedenti. La differenza più evidente sarà proprio l’utilizzo del rover lunare, che permetterà agli astronauti di esplorare una zona molto più ampia delle missioni precedenti. I membri dell’equipaggio effettueranno ben tre uscite sulla Luna, distribuite su altrettanti giorni di permanenza sulla superficie, contro le due di Apollo 12 e 14, e l’unica di Apollo 11.
L’obiettivo sulla superficie lunare sarà nei pressi del Mons Hadley, che si trova nella parte settentrionale dei Montes Apenninus ed è intitolato al matematico inglese John Hadley. Il monte è alto circa 4.600 m rispetto alla pianura circostante.
L’equipaggio
Il comandante di Apollo 15 sarà David Scott, 39 anni, al suo terzo volo spaziale. In precedenza ha volato con Neil Armstrong su Gemini 8, effettuando il primo attracco tra due veicoli in orbita. Ha inoltre fatto parte della missione Apollo 9, che ha testato per la prima volta il modulo lunare in orbita terrestre. Scott è un pilota dell’aeronautica militare americana ed è stato selezionato dalla NASA nel 1963, con il terzo gruppo di astronauti.
Alfred Worden, 39 anni, sarà il comandante del modulo di comando e quindi non scenderà sulla luna insieme agli altri due astronauti. È al suo primo volo spaziale e, come Scott, è un pilota dell’aeronautica militare. È stato selezionato dalla NASA con il quinto gruppo di astronauti nel 1966.
Il pilota del modulo lunare sarà James Irwin, 41 anni, anche lui al primo volo. Come i suoi compagni di viaggio è un pilota militare e, come Worden, ha cominciato la sua carriera da astronauta nel 1966.
Lo stemma della missione
C’è un po’ di Italia in questa missione. Lo stemma, o patch come si chiama solitamente in inglese, è stato infatti inizialmente disegnato dallo stilista Emilio Pucci. La bozza iniziale prevedeva uno stemma quadrato e colori diversi per gli uccelli stilizzati e i bordi. La decisione di fare uno stemma circolare, più classico, e di cambiare i colori a un più patriottico rosso, bianco e blu, è stata presa dall’equipaggio stesso.
Lo stemma include tre uccelli stilizzati, un riferimento all’equipaggio e al fatto che tutti e tre sono membri dell’aeronautica militare. Alcuni crateri lunari, al centro dello stemma, sono allineati in maniera tale da formare XV, con riferimento al numero romano che rappresenta il 15.