Con un balzo alla quota di 10 km avvenuto attorno alle 00:25 CET di oggi 6 maggio 2021 il quindicesimo prototipo della serie Starship ha finalmente eseguito correttamente la manovra di atterraggio. Non solo SN15 si è posato dolcemente a terra senza schiacciare le gambe di supporto, ma è anche sopravvissuto a un principio di incendio senza esplodere.
Ecco il link per rivivere le emozioni della diretta ufficiale di SpaceX.
Il profilo di volo è rimasto quasi lo stesso dei suoi predecessori: dopo una salita alla quota di 10 km compiuta nel giro di 4 minuti circa, accompagnata dallo spegnimento progressivo e controllato dei propulsori Raptor, il gigantesco prototipo ha svolto la manovra belly flop che lo ha portato in volo orizzontale.
Nonostante immagini intermittenti è stato poi possibile seguire alcuni istanti della traiettoria di discesa controllata, dove la principale differenza tra questo e i balzi precedenti è apparsa chiara: a raddrizzare e far atterrare SN15 sono stati due motori Raptor contemporaneamente, tenuti accesi fino al momento di contatto col suolo.
Immediatamente dopo l’atterraggio, alla base di SN15 si è sviluppato un piccolo incendio che ha riportato alla mente le circostanze della distruzione di SN10, avvenuta proprio a causa di un incendio nella zona dei motori vari minuti dopo il suo rientro. Al momento in cui scriviamo l’incendio appare domato e dal razzo vengono liberati, tramite apposite valvole di sfogo, i fumi dei propellenti ancora presenti nei suoi serbatoi.
È stato lo stesso CEO di SpaceX, Elon Musk, a dichiarare il successo della missione con uno dei suoi tweet.
È dunque il caso di scomodare l’aggettivo “storico” per definire questo volo, che oltre all’obiettivo più ovvio, cioè un atterraggio riuscito, segna anche l’esordio di un nuovo design per le Starship, non evidente all’esterno ma presente in vari dettagli dei sottosistemi di bordo. Possiamo solo sperare che Elon Musk decida di fornire qualche dettaglio extra nel corso dei prossimi giorni.