31 ottobre 2021, una possibile data per il lancio del James Webb Space Telescope
Le analisi e le attività messe in atto per risolvere un problema riscontrato su due precedenti voli di Ariane 5 stanno ritardando da mesi il lancio del telescopio spaziale James Webb della NASA.
L’Ariane 5, uno dei lanciatori più affidabili al mondo, è decollato l’ultima volta nell’agosto 2020 per posizionare in orbita geostazionaria due satelliti per le comunicazioni e il Mission Extension Vehicle 2 di Northrop Grumman. La lunga pausa nei lanci di Ariane 5 ha fatto nascere il dubbio che ci fosse un problema con il razzo.
Arianespace ha riconosciuto che le analisi post-volo condotte sui due più recenti lanci di Ariane 5 hanno indicato una separazione non del tutto nominale delle carenature di protezione (fairing), inconveniente che in entrambi i voli non ha arrecato danni né al razzo né ai payload.
Arianespace non ha fornito ulteriori dettagli, ma alcuni esperti del settore hanno affermato che, sia con il lancio dell’agosto 2020 che nel precedente del febbraio 2020, la separazione delle carenature di protezione dal vettore ha prodotto delle vibrazioni anomale, ben al di sopra dei limiti accettabili, che si sono propagate a tutto il vettore e ai carichi utili trasportati dal razzo. In entrambi i voli nessun payload ha subito danni, ma questa serie di anomalie ha sollevato grosse preoccupazioni sui lanci delle missioni future, incluso il costosissimo e preziosissimo James Webb Space Telescope.
Ruag, l’azienda che produce le carenature degli Ariane 5, e ArianeGroup hanno deciso di avviare una serie di controlli aggiuntivi per garantire i migliori livelli di qualità e affidabilità. Tuttavia nessuna delle due ha fornito dettagli sull’esito e sullo stato di questi lavori. Anche Arianespace ha rifiutato di fornire il calendario dei prossimi lanci di Ariane 5, affermando invece che l’unica data da comunicare era solo quella della prossima missione, il lancio di un veicolo Sojuz che il 27 maggio trasporterà un batch di satelliti OneWeb. Tuttavia, i funzionari della NASA hanno dichiarato che sono stati previsti due lanci Ariane 5 prima di quello del JWST, per il quale l’agenzia ha ipotizzato la data del 31 ottobre.
La prima di queste due missioni Ariane 5 trasporterà i satelliti Eutelsat Quantum e Star One D2 per gli operatori Eutelsat ed Embratel Star One. Nella sua ultima dichiarazione sugli utili dello scorso 11 maggio, Eutelsat ha affermato che il lancio di Eutelsat Quantum è slittato dalla fine del secondo trimestre di quest’anno al terzo trimestre, senza però dichiarare una specifica data di lancio.
Lo stesso giorno, Greg Robinson, direttore del programma JWST presso la NASA, ha confermato che vi saranno due lanci Ariane 5 prima di quello del JWST. Il James Webb Space Telescope verrà lanciato circa 4 mesi dopo il secondo dei due voli precedenti. Un Ariane 5 per i satelliti Eutelsat Quantum e Star One D2 all’inizio del terzo trimestre, o all’inizio di luglio, consentirebbe di lanciare il JWST verso la fine di ottobre o all’inizio di novembre. A differenza delle missioni planetarie o di quelle per la ISS, il JWST non ha l’esigenza di essere lanciato in una finestra di lancio ristretta, per questo motivo ogni giorno può essere quello buono.
La situazione attuale è quasi paradossale perché per gran parte del periodo di sviluppo del JWST, il volo con l’Ariane 5 era considerato l’aspetto meno rischioso del progetto del telescopio spaziale, nato con una previsione di costi di circa 8,8 miliardi di dollari. Gli Ariane 5 sono stati lanciati più volte ogni anno senza riscontrare alcun problema. Il suo ultimo fallimento risale al 2002. Mentre Ariane 5 non era considerato un problema, il JWST subiva gravi problemi tecnici che ne hanno rimandato il lancio di anno in anno, oltre che sommare altri miliardi al suo costo iniziale. Ora il problema è quello inverso: il JWST è pronto mentre il razzo vettore no.
Il telescopio verrà spedito nella Guyana francese entro la fine di agosto, un programma che, se rispettato, permetterebbe di effettuare il lancio entro il 31 ottobre.
Fonte: SpaceNews.com
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