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Starlink 21 è un lancio da record per SpaceX

Il Falcon 9 B1051 durante l'ascesa - Credits: SpaceX

A soli tre giorni dal lancio di Starlink 20, SpaceX porta a casa un ulteriore successo grazie al perfetto svolgimento della missione Starlink 21, partita oggi 14 marzo alle 11:01 italiane dalla rampa Launch Complex 39A del Kennedy Space Center, FL, USA.

Ecco il video del lancio trasmesso in streaming da SpaceX.

Tutti i record di oggi

Come spiega Paolo Baldo su ForumAstronautico.it, lo stadio B1051, batte quattro record di riutilizzo:

Naturalmente B1051 diventa il primo booster a volare per nove volte, 743 giorni dopo la prima. Inoltre B1051 è di gran lunga lo stadio più lanciato dalla rampa 39A del Kennedy Space Center: quello di oggi è stato il sesto liftoff, mentre nessun altro booster ne ha effettuati più di 3. A proposito di 39A, questo è il secondo lancio nel giro di 10 giorni che avviene da questa rampa, meglio dei 12 giorni che separarono il lancio di Starlink 12 da Starlink 13 (quest’ultimo effettuato proprio da B1051). B1051 eguaglia inoltre altri due record e cioè i sei atterraggi sula chiatta Of Course I Still Love You e i sei lanci a supporto della costellazione Starlink (entrambi stabiliti da B1049). Infine, quello di oggi è stato il secondo lancio Starlink nel giro di 3 giorni, meglio dei 4 giorni che separarono Starlink 16 da Transporter 1.

Il Falcon 9 1051 al sicuro sulla piattaforma oceanica OCISLY – Credits: SpaceX via YouTube

A parte la sfilza impressionante di record, un’altra curiosità arriva dalla community degli appassionati di spazio: grazie all’utilizzo di materiale facilmente reperibile e di SDR (software defined radio) appositamente programmate alcuni radioamatori sono riusciti a captare e decodificare telemetria e video non criptati inviati a terra dal secondo stadio del Falcon 9. Questo ha consentito di scorgere inquadrature rare come quelle che arrivano dall’interno dei serbatoi una volta completata l’ascesa in orbita.

L’utente twitter r2x0t aveva già dimostrato questa capacità proprio con Starlink 20.

Il propellente residuo in uno dei due serbatoi del secondo stadio – Credits: SpaceX/r2x0t via Twitter

Questi starlink saranno visibili dall’Italia?

Quando le condizioni di orbita e ora del giorno sono favorevoli (naturalmente anche il meteo deve collaborare!) è possibile vedere i satelliti Starlink in cielo anche sopra le città italiane. In particolare, il trenino composto da una sessantina di satelliti che volano in formazione ravvicinatissima, tipico di uno scenario immediatamente successivo al lancio degli Starlink, è tanto spettacolare quanto facile da individuare.

Per questo lancio non sarà possibile scorgere in cielo né gli Starlink né il secondo stadio nei minuti immediatamente successivi al lancio, dato che è avvenuto quando in Italia è pieno giorno.

In generale, è possibile verificare quando i satelliti Starlink (e qualsiasi altro satellite, compresa la ISS) passano sopra a una specifica località utilizzando vari siti web (ad es. heavens-above.com). In questa puntata di AstronautiCAST Riccardo Rossi spiega (al minuto 01:14:25) come sapere se gli Starlink passeranno proprio sopra alla vostra testa.

La costellazione dei satelliti Starlink

Gli Starlink sono satelliti per telecomunicazioni dal peso di poco superiore ai 260 chilogrammi, progettati per fornire servizi Internet ai territori che sorvolano. Contando i 60 di questo lancio, SpaceX ha spedito in orbita un totale di 1325 Starlink (inclusi i satelliti di test). Di questi, 66 sono andati distrutti rientrando in atmosfera (dato aggiornato al momento della pubblicazione). In ogni caso, grazie ai 1259 esemplari ancora in orbita, Starlink mantiene saldamente il record della più corposa costellazione di satelliti per telecomunicazioni al mondo.

Come funziona Starlink

L’obiettivo del progetto Starlink è la fornitura di un accesso globale a Internet ad alta velocità. Con l’attuale tecnologia le aree rurali e remote sono ancora oggi spesso isolate e senza accesso al web. I tradizionali Internet provider via satellite offrono i propri servizi con satelliti posti in orbita geostazionaria a circa 35.000 chilometri di quota, ma in questo modo il segnale deve percorrere una distanza così elevata che i collegamenti offrono connessioni poco performanti. Operando a una quota più bassa, SpaceX spera di riuscire a ridurre questo problema e fornire una copertura veloce e affidabile a un prezzo competitivo.

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