Con un lancio avvenuto quasi a sorpresa attorno alle 15 italiane (le 8 del mattino in Texas), la campagna di test dei prototipi Starship ha avuto oggi il suo volo più problematico, che si è concluso con la distruzione del prototipo SN11 prima dell’atterraggio, a una quota di poco inferiore al chilometro.
È molto difficile fare un resoconto dei fatti supportato da immagini, dato che quasi tutto il volo si è svolto nella nebbia e il feed delle videocamere a bordo di SN11 si è interrotto più volte. Ecco in ogni caso il video streaming offerto via YouTube da SpaceX.
Dopo una partenza che sembra essere stata nominale il razzo ha seguito l’usuale profilo di volo: rapida ascesa iniziale, spegnimento in sequenza di due motori Raptor a quote prestabilite, volo librato in corrispondenza dell’apice della parabola alla quota di 10.000 metri, belly flop con manovre di riavvicinamento a Starbase (il nome recentemente attribuito da Musk al centro di Boca Chica). È a questo punto, quando SN11 avrebbe dovuto iniziare la traslazione in posizione verticale necessaria per l’atterraggio, che qualcosa è andato storto.
Mentre le immagini dello streaming ufficiale restavano “congelate” a T+5 minuti e 49 secondi, nelle dirette di NasaSpaceFlight e LabPadre si è sentita una serie di forti esplosioni, cui ha fatto seguito una pioggia di detriti sulla zona di lancio di Boca Chica.
Pochi minuti dopo il test Elon Musk ha rivelato alcuni dettagli, facendo riferimento al malfunzionamento di uno dei tre motori Raptor del prototipo: «sembra che il motore 2 abbia avuto problemi durante l’ascesa e non abbia raggiunto la pressione operativa nella camera di combustione durante l’accensione di atterraggio, benché, in teoria, non fosse necessario. Qualcosa di importante è successo poco dopo l’inizio dell’accensione di atterraggio. Dovremmo saperne di più dopo l’esame dei resti, oggi, più tardi».
Premettendo che SpaceX non comunica mai in anticipo gli obiettivi dei test e le condizioni di partenza dei prototipi, lascia perplessi la scelta di lanciare esattamente all’istante dell’apertura di una finestra di lancio estesa per diverse ore, con condizioni meteo chiaramente non ottimali. Per quanto il segnale radio con la telemetria proveniente da SN11 potrebbe non aver subito interruzioni, la nebbia e probabilmente una traiettoria di ascesa non del tutto nominale hanno influito sulla capacità di raccogliere un riscontro visuale dell’accaduto.
Un Musk particolarmente prodigo di dettagli extra ha invece informato via Twitter che nei prossimi giorni SN15 sarà portato in rampa. Questo nuovo prototipo, «incorpora nel design centinaia di miglioramenti alla struttura, all’avionica/software e ai motori. Si spera che uno dei miglioramenti sistemi anche questo problema» ha spiegato Musk riferendosi al Raptor che ha fallito oggi. «In caso contrario, le modifiche saranno apportate nel giro di pochi giorni».
Per una migliore comprensione dell’accaduto possiamo solo sperare che nelle prossime ore SpaceX rilasci ulteriori dettagli. Nel frattempo vi presentiamo una delle poche immagini al momento disponibili del belly flop di SN11, riprese da Trevor Mahlmann.
Fonti: SpaceX e ForumAstronautico.it