A 11 giorni dal precedente lancio di satelliti Starlink, questa mattina SpaceX ha registrato un ulteriore successo grazie al perfetto esito della missione Starlink 18, partita alle 07:19 italiane dalla rampa Space Launch Complex 40 a Cape Canaveral, FL, USA.
A causa della necessità di svolgere controlli aggiuntivi, al momento in cui scriviamo la missione Starlink 17, che in teoria avrebbe dovuto precedere quella lanciata poche ore fa, è stata programmata per domani 5 febbraio alle ore 11:14 CET.
Ecco il video del lancio trasmesso in streaming da SpaceX.
La missione, ormai diventata routine, si è svolta senza alcun imprevisto rilasciando i satelliti nell’orbita prevista 1 ora e 5 minuti circa dopo il liftoff, e recuperando il primo stadio del Falcon 9 seriale B1060, arrivato oggi al suo 5º volo. B1060 si è posato senza particolari sorprese sulla chiatta-drone Of Course I Still Love You, che con quello di oggi può contare 37 atterraggi di successo.
Il vero punto saliente di questa missione della serie Starlink è il nuovo record stabilito per il minor tempo di ricondizionamento di un booster tra due lanci, che con B1060 è sceso a soli 28 giorni. Questo vettore era stato infatti usato per il lancio della missione Türksat 5A lo scorso 7 gennaio. Si tratta di un traguardo molto importante per SpaceX, che con questo dato scende sotto la soglia “psicologica” dei 30 giorni e batte il precedente primato di 37 giorni stabilito da B1051.
La costellazione dei satelliti Starlink
Gli Starlink sono satelliti per telecomunicazioni dal peso di poco superiore ai 220 chilogrammi, progettati per fornire servizi Internet ai territori che sorvolano. Contando i 60 di questo lancio, SpaceX ha spedito in orbita un totale di 1085 Starlink (inclusi i satelliti di test). Di questi, 64 sono andati distrutti rientrando in atmosfera (dato aggiornato al momento della pubblicazione). In ogni caso, grazie ai 1021 esemplari in orbita, Starlink mantiene saldamente il record della più corposa costellazione di satelliti per telecomunicazioni al mondo.
Elon Musk, CEO e fondatore di SpaceX, aveva dichiarato che la società avrebbe avuto bisogno di almeno 400 Starlink attivi per fornire una copertura Internet minimale, e di 800 per una copertura moderata. Con questi numeri ormai raggiunti e superati, la commercializzazione dei servizi dovrebbe essere imminente. La fase iniziale è già in corso in località degli Stati Uniti settentrionali e del Canada.
Come funziona Starlink
L’obiettivo del progetto Starlink è la fornitura di un accesso globale a Internet ad alta velocità. Con l’attuale tecnologia le aree rurali e remote sono ancora oggi spesso isolate e senza accesso al web. I tradizionali Internet provider via satellite offrono i propri servizi con satelliti posti in orbita geostazionaria a circa 35.000 chilometri di quota, ma in questo modo il segnale deve percorrere una distanza così elevata che i collegamenti offrono connessioni poco performanti. Operando a una quota più bassa, SpaceX spera di riuscire a ridurre questo problema e fornire una copertura veloce e affidabile a un prezzo competitivo.
Fonti: SpaceX