Lo scorso 2 febbraio alle 21:45 italiane (le 23:45 ora locale), le Forze spaziali russe (Kosmičeskie vojska) hanno lanciato con successo la missione Lotos-S1 con un razzo Sojuz 2.1b. Il vettore è decollato dalla rampa 43/4 (43R) del cosmodromo di Pleseck, in Russia. Si è trattato del volo numero 38 partito da questa rampa.
Il satellite è di tipo militare e componenti e funzionalità non sono del tutto note. Si sa che si tratta di un singolo carico da 6 tonnellate di massa circa e che si occupa di ELINT, monitoraggio di segnali elettromagnetici sulla superficie terrestre diversi da quelli usati per le normali telecomunicazioni.
Il lancio è avvenuto senza particolari problemi, come riferito dal comunicato stampa del Ministero della Difesa russo, e il satellite è stato inserito in un’orbita a 900 km di quota e 67,1° di inclinazione. Si tratta del quinto satellite di tipo Lotos-S, il quarto della versione evoluta Lotos-S1, l’ultimo dei quali è stato lanciato nel 2018, e fa parte del sistema di sorveglianza russo denominato Liana.
Con questi satelliti Lotos si intende sostituire i vecchi e ormai obsoleti Celina, il cui primo lancio risale ai tempi dell’Unione Sovietica, nel 1967, mentre l’ultimo è avvenuto nel 2007.
Fonti: TASS