Virgin Galactic, quasi buona la prima

White Knight Two e SpaceShipTwo visti dal basso. Credits: Jeff Foust

Tutto era pronto per il primo degli ultimi tre voli di collaudo necessari per avviare l’attività commerciale di turismo spaziale dal nuovo spazioporto nel New Mexico dell’aereo SpaceShipTwo di Virgin Galactic, ma il velivolo che era decollato agganciato all’aereo madre ha avuto un problema al motore a razzo che non ha permesso di proseguire la missione.

Questo esemplare di SpaceShipTwo, denominato VSS Unity e pilotato dai due collaudatori di Virgin Galactic, “CJ” Sturckow e Dave Mackay, con a bordo quattro manichini per simulare la presenza di passeggeri, avrebbe dovuto effettuare un volo di collaudo che lo avrebbe portato per la prima volta a circa 100 chilometri di altitudine nei cieli del New Mexico, ma una volta sganciato dall’aereo-madre White Knight Two, a circa 15.500 metri di quota, non ha completato la sequenza di accensione del motore a razzo.

Tutte le operazioni si erano svolte regolarmente a partire dai controlli pre-volo così come il decollo e l’arrivo alla quota stabilita per il distacco di SpaceShipTwo dall’aereo madre. Il problema è sorto proprio poco dopo la separazione della navicella e per questo motivo SpaceShipTwo è rientrata allo spazioporto in “modalità aliante”.

La società ha dichiarato che il velivolo è rientrato e atterrato in sicurezza, dimostrando la bontà delle procedure di emergenza e delle caratteristiche del velivolo, che è stato sempre perfettamente sotto il pieno controllo dei piloti.

La causa principale del problema non è stata immediatamente chiara, ma poco dopo l’atterraggio è stato appurato che il problema è stato provocato da una perdita di connessione del computer di bordo incaricato di monitorare il motore di SpaceShipTwo. Questa disconnessione, come predeterminato dalle procedure e dai protocolli di sicurezza, ha innescato lo spegnimento del motore.

Questa missione doveva essere il terzo volo di prova nel corso del quale VSS Unity avrebbe superato la soglia delle 50 miglia di altitudine, limite che gli Stati Uniti considerano essere il confine dello spazio esterno, e avrebbe visto la prima accensione in volo del motore a razzo dopo essere decollati dal New Mexico, luogo in cui è stato edificato uno sfavillante spazioporto che ha aspettato per quasi un decennio il trasferimento di Virgin Galactic. Se tutto fosse andato come previsto, VSS Unity avrebbe acceso il suo motore per circa un minuto e si sarebbe diretto verso l’alto con un assetto quasi verticale fino a toccare gli strati più alti dell’atmosfera. Così non è stato: il software di monitoraggio del volo ha mostrato che il veicolo si è subito immesso su una rotta che lo avrebbe guidato all’atterraggio sulla pista dello spazioporto.

Il profilo di volo inizialmente previsto

Il programma di sviluppo del sistema SpaceShip e dell’aereo madre White Knight ha subito anni di ritardi per una serie di motivi, tra cui un incidente mortale del 2014 che ha ucciso un pilota collaudatore e, più recentemente, la pandemia da COVID-19. Il volo di sabato scorso era già in ritardo poiché era originariamente previsto per novembre, ma Virgin Galactic ha dovuto posticipare la missione dopo che un’ondata di casi di coronavirus ha spinto il governo dello stato del New Mexico a implementare nuove restrizioni.

Virgin Galactic si è trasferita in New Mexico nel maggio 2019. La società ha ristrutturato l’edificio per includere una lounge e altri servizi che i titolari dei biglietti, che finora hanno sborsato tra i 200.000 e i 250.000 $ ciascuno per prenotare un posto, potranno utilizzare prima del loro breve viaggio ai confini dello spazio.

Virgin Galactic ha dichiarato che circa 600 clienti hanno già acquistato un biglietto. La società prevede di riaprire quanto prima le vendite di nuovi posti volo, ma i nuovi biglietti saranno ancora più cari poiché si prevede un prezzo superiore a 250.000 $.

Prima dell’avvio dei voli commerciali, Virgin Galactic ha dichiarato che l’ultimo volo di collaudo trasporterà quattro membri dello staff della società: uno di loro sarà Richard Branson, il fondatore di Virgin Galactic.

Fonte: CNN

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Marco Carrara

Da sempre appassionato di spazio, da piccolo sognavo ad occhi aperti guardando alla televisione le gesta degli astronauti impegnati nelle missioni Apollo, crescendo mi sono dovuto accontentare di una più normale professione come sistemista informatico in una banca radicata nel nord Italia. Scrivo su AstronautiNews dal 2010; è il mio modo per continuare a coltivare la mia passione per lo spazio.