Ieri 12 novembre, alle 23:59 ora locale (le 16:59 italiane), la China Aerospace Science and Industry Corporation ha lanciato con successo la missione Tiantong-1 02 con un razzo Lunga Marcia 3B. Il vettore è decollato dalla rampa LC-2 del centro spaziale Xichang, in Cina. Si è trattato del volo numero 48 partito da questa rampa.
Il carico è costituito dall’unico satellite Tiantong-1 02, dalla massa di circa 4.600 kg, basato sul bus di tipo DFH-4, una base ben collaudata su cui la Cina ha già costruito vari satelliti di telecomunicazione. Questo è il successore di Tiantong-1 01, lanciato nel 2015 per sopperire alla carenza di copertura satellitare per servizi di telefonia mobile ritenuti di sicurezza nazionale. La necessità di una tale copertura è salita alla ribalta nel lontano 2008, quando un violentissimo terremoto devastò la provincia del Sichuan rendendo necessaria un’infrastruttura in orbita per le comunicazioni con i mezzi di soccorso; in quell’occasione venne usato Inmarsat, concesso in prestito per l’emergenza.
Il lancio è avvenuto senza problemi e il satellite è entrato correttamente in orbita geostazionaria poche ore dopo il lancio. Come per tutti i lanci da Xichang, il vettore ha sorvolato il territorio nazionale per parecchie migliaia di chilometri. Le normali operazioni di volo richiedono la separazione di primo stadio, protezioni e ogiva, che precipitano quindi al suolo. Questa è una prassi ben consolidata e la popolazione viene avvisata con largo anticipo, di modo da sgombrare le zone di eventuale caduta dei detriti. I voli vengono comunque pianificati per programmare i rientri in zone completamente disabitate. Nella storia dell’astronautica cinese, che ormai conta parecchie centinaia di lanci nel suo albo, non è mai accaduto nessun incidente a causa di questi rientri incontrollati.
La Cina ha avviato nell’ultimo decennio un programma di ammodernamento delle attività spaziali, programmando di sostituire i vecchi razzi a dimetilidrazina asimmetrica e tetrossido di diazoto, fortemente tossici, come ad esempio lo è il Lunga Marcia 3B, con altri modelli che usano propellenti meno inquinanti. Il Lunga Marcia 3B è il più potente razzo cinese di vecchia generazione, usato nella maggior parte dei casi per lanci in orbita geostazionaria. Verrà sostituito dal Lunga Marcia 7 non appena si sistemeranno alcuni difetti apparsi nell’ultimo volo. Questo nuovo vettore utilizza RP-1 (cherosene) e ossigeno ed è predisposto per partire dalla base di Wenchang, situata in riva al mare per evitare di sorvolare zone popolate.
Fonte: CGTN.