Il 13 ottobre, alle 7:37 locali (le 15:37 italiane), la compagnia statunitense Blue Origin ha lanciato con successo la missione NS-13 a bordo di un razzo New Shepard. Il vettore è decollato dalla rampa West Texas Suborbital Launch Site del centro spaziale Corn Ranch, nel Texas, USA. Si è trattato del volo numero 12 partito da questa rampa, situata a 31,42° Nord −104,76° Est.
Questa è stata la tredicesima missione New Shepard e il settimo volo consecutivo per questo particolare lanciatore con numero seriale 3 (un record di riutilizzo), che è rientrato a Terra atterrando perfettamente nella piattaforma predisposta e potrà essere ulteriormente riutilizzato in futuro. Questo volo ha interrotto una lunghissima pausa per la società privata di Jeff Bezos che durava da dicembre 2019, quando la missione NS-12 effettuò il precedente volo suborbitale.
La missione ha portato 12 carichi commerciali nello spazio in un profilo suborbitale con altezza massima raggiunta di 107,05 km dal suolo, leggermente sopra la quota di 100 km con cui convenzionalmente si stabilisce l’inizio dello spazio aperto (linea di Kármán).
Il carico ha viaggiato a bordo della capsula posta in cima al razzo, che si è separata al termine della manovra ascensionale ed è rientrata separatamente con l’ausilio di tre paracadute. Eccezionalmente per questo volo un payload scientifico della NASA, SPLICE, Safe and Precise Landing – Integrated Capabilities Evolution, ha viaggiato ancorato esternamente al vettore di lancio. Si tratta di un sistema di monitoraggio del suolo durante la fase di atterraggio di un dispositivo, per aumentare la precisione della manovra. L’intento è di usarlo in futuro nei lander per le missioni lunari con equipaggio, a partire dalla missione Artemis 3 del 2024, se tutti i test saranno positivi.
Blue Origin pianifica di effettuare voli suborbitali con equipaggio a partire dal 2021 con un nuovo lanciatore New Shepard con numero seriale 4, già pronto ma in attesa di fare uno o più voli di test senza passeggeri.