SpaceX avanti tutta: lanciati 118 Starlink in 20 giorni
Non bastano il maltempo, l’accavallarsi di vari lanci dallo stesso Centro Spaziale e nemmeno le gravi conseguenze di una pandemia globale a fermare la serie di lanci di SpaceX dedicati a Starlink, la costellazione globale di satelliti per telecomunicazioni con la quale Elon Musk vuole portare Internet in ogni angolo della Terra.
Ecco il video diffuso in streaming da SpaceX su YouTube.
Con il decollo della missione Starlink 11 avvenuto questo pomeriggio alle 14:46 italiane, cui si aggiunge Starlink 10 partita lo scorso 18 agosto, nel giro di una ventina di giorni SpaceX ha infatti mandato in orbita altri 118 satelliti.
I due primi stadi protagonisti di questi lanci sono stati il core B1049 per Starlink 10, al momento detentore del record assoluto con sei voli completati, e il core B1060 per Starlink 11, al secondo volo. Grazie all’ormai acquisita capacità di riutilizzare il primo stadio dei suoi vettori Falcon, insieme ad altre strategie – come lasciare a terra qualche satellite Starlink rispetto al numero massimo teoricamente trasportabile per far posto a carichi utili di massa contenuta di altre aziende (come i due SkySat su Starlink 10, che naturalmente hanno pagato il “passaggio”) – SpaceX riesce a ottimizzare il costo dei lanci.
Starlink visibili dall’Italia?
Quando le condizioni di orbita e ora del giorno sono favorevoli (naturalmente anche il meteo deve collaborare!) è possibile vedere i satelliti Starlink in cielo anche sopra le città italiane.
In particolare, lo spettacolo offerto dal “trenino” di (quasi) sessanta satelliti che volano in formazione ravvicinatissima, tipico di uno scenario immediatamente successivo al lancio, è spettacolare e facile da individuare.
Per quanto riguarda questo specifico lancio, purtroppo non sarà possibile vedere satelliti sull’Italia subito dopo il lancio, in quanto già giorno.
In generale, è possibile verificare quando i satelliti Starlink (e qualsiasi altro satellite artificiale, compresa la ISS) passano sopra a una specifica località utilizzando vari siti web (ad es. heavens-above.com). In questa puntata di AstronautiCAST Riccardo Rossi spiega (al minuto 01:14:25) come sapere se gli Starlink passino proprio sopra alla vostra testa.
La costellazione dei satelliti Starlink
Gli Starlink sono satelliti per telecomunicazioni dal peso di poco superiore ai 220 chilogrammi progettati per fornire servizi internet ai territori che sorvolano. Con questo lancio si sono raggiunte le 653 unità pienamente operative, creando quella che al momento è già la più grande costellazione di satelliti in orbita.
Elon Musk, CEO e fondatore di SpaceX, aveva dichiarato che la compagnia avrebbe avuto bisogno di almeno 400 satelliti attivi per riuscire a fornire una copertura internet minimale, e di 800 per fornire una copertura moderata. La commercializzazione dei servizi dovrebbe essere avviata entro il 2020 in alcune località di Stati Uniti e Canada.
Come funziona Starlink
L’obiettivo del progetto Starlink è la fornitura di un accesso globale a internet ad alta velocità. Con l’attuale tecnologia le aree rurali e remote sono ancora oggi spesso isolate e senza accesso al web. I tradizionali provider di servizi internet via satellite sono in grado di fornire una copertura con i loro satelliti posti in orbita geostazionaria (circa 35.000 chilometri di quota), ma il segnale per giungere a destinazione e tornare al dispositivo di origine deve percorrere una distanza elevata, il che si traduce in collegamenti con velocità di connessione poco performanti. Operando a una quota più bassa, SpaceX spera di riuscire a ridurre questo problema per fornire una copertura veloce e affidabile a un prezzo competitivo.
Aggiornamento – Al momento della pubblicazione avevamo erroneamente indicato in 117 il numero totale di satelliti lanciati dalle missioni Starlink 10 e 11. In realtà i satelliti sono 118. Abbiamo corretto e ci scusiamo per il pasticcio.
Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.
Peccato che distruggerà per sempre il cielo stellato, è inammissibile…