Lo scorso 4 agosto 2020 Rocket Lab ha annunciato di essere riuscita ad aumentare la capacità di carico del proprio lanciatore Electron fino a 300 kg in orbita bassa (LEO, Low Earth Orbit).
In precedenza, Electron era in grado di lanciare fino a 150 kg di carico pagante su un’orbita SSO (Sun Synchronous Orbit, orbita eliosincrona) a 500 km di quota e fino a 225 kg in orbita bassa terrestre. Grazie all’aumento delle performance appena implementato, la società americana di Long Beach può ora portare in orbita rispettivamente fino a 200 kg a 500 km e 300 kg in LEO.
L’aumento della capacità di carico è stato reso possibile principalmente attraverso i progressi nella tecnologia delle batterie che alimenta le pompe elettriche dei motori Rutherford. Il vettore infatti utilizza batterie agli ioni di litio ad alte prestazioni per alimentare due pompe elettriche che assicurano l’afflusso, all’idonea pressione, di ossigeno e cherosene liquido (RP-1) alla camera di combustione.
L’utilizzo delle pompe elettriche, invece delle più tradizionali turbopompe, permette di ridurre gran parte della complessità del sistema e di ridurre la massa dei motori. Migliori prestazioni delle batterie hanno permesso di ridurre la massa delle stesse, ottenendo di conseguenza una maggiore capacità di carico.
L’aumento delle prestazioni di Electron permetterà non solo di portare in orbita bassa terrestre un numero maggiore di satelliti contemporaneamente, ma anche di lanciare missioni verso la Luna e su traiettorie interplanetarie, rinunciando però alla possibilità di recupero del vettore (ancora in fase di studio da parte di Rocket Lab).
Peter Beck, fondatore e CEO di Rocket Lab ha dichiarato:
Quando abbiamo creato Electron, lo abbiamo sviluppato come un lanciatore al quale i piccoli operatori satellitari si sarebbero rivolti quando avrebbero avuto bisogno di un servizio dedicato per raggiungere un’orbita unica all’interno del proprio programma. Siamo orgogliosi di fornire questa capacità e di continuare a evolvere i nostri servizi di lancio per soddisfare le mutevoli esigenze del mercato. Electron continua a essere di dimensioni adeguate per il mercato dei piccoli satelliti, e incrementare le prestazioni significa fornire ai nostri clienti una flessibilità ancora maggiore.
L’annuncio arriva dopo il fallimento della missione del 4 luglio 2020, Pics Or It Didn’t Happen, dopo undici lanci consecutivi eseguiti con successo. L’azienda ha annunciato che un collegamento elettrico difettoso ha causato una perdita di potenza delle pompe, facendo spegnere di conseguenza il motore Rutherford facendo venir meno la capacità di generare la spinta necessaria per proseguire il volo.
Rocket Lab prevede di riprendere i lanci del vettore Electron questo mese. «Saremo in grado di ritornare in volo nei prossimi 10 o 12 giorni» ha dichiarato Peter Beck. L’azienda non ha ancora rivelato chi sia il cliente della prossima missione in programma, ma il CEO ha comunicato che lo farà «molto presto».
Fonti: Rocket Lab, Space News