Perseverance e Ingenuity in viaggio verso Marte

La missione della NASA Mars 2020, con a bordo il rover Perseverance e il piccolo elicottero-drone Ingenuity, è partita oggi, 30 luglio 2020, alle 13:50 italiane dalla rampa di lancio 41 della base di Cape Canaveral, in Florida. A mettere in orbita il carico è stato un razzo Atlas V 541 di United Launch Alliance.

Il countdown si è svolto senza particolari problemi e il primo stadio dell’Atlas V si è acceso come previsto aiutato dai 4 booster laterali fino a 1 minuto e 50 secondi di volo. Il primo stadio si è poi spento dopo 4 minuti e 22 secondi, circa un minuto dopo che l’ogiva si era staccata e aveva lasciato la capsula con il rover scoperta alla tenue atmosfera. Il secondo stadio Centaur si è poi acceso per la prima volta dopo la separazione dal primo stadio e ha portato la capsula in un’orbita di parcheggio intorno alla Terra, a circa 11 minuti e 28 secondi dalla partenza. La spinta finale che ha immesso il carico in una traiettoria di trasferimento verso Marte è avvenuta grazie alla seconda accensione del Centaur, della durata di 7 minuti e 50 secondi, circa 45 minuti dopo il lancio. Qualche minuto dopo la capsula si è separata con successo dal lanciatore.

Il lancio è avvenuto dopo diversi rinvii dovuti a problemi incontrati nelle ultime fasi di integrazione con il razzo. Il team del Jet Propulsion Lab (JPL), che si occupa della pianificazione, si era anche preparato a estendere la finestra di lancio fino a metà agosto ed eventualmente oltre, per evitare di dover rimandare la missione al 2022. Invece non ci sono stati altri intoppi e Mars 2020 è potuta partire. Tra le ultime operazioni c’è stata l’installazione del generatore termoelettrico a radioisotopi (o RTG) che fornirà energia elettrica al rover, poiché le procedure prevedono che venga montato sulla sonda solo pochi giorni prima del lancio.

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La missione di Perseverance è molto ambiziosa. Se tutto va bene il rover atterrerà presso il cratere Jezero il 18 febbraio del 2021. Questo sito è stato scelto perché tra quelli con maggior probabilità di trovare, se mai sia esistita, tracce di vita microbica nel passato del pianeta rosso. Questo è infatti l’obiettivo principale del rover e molti dei suoi strumenti sono stati progettati proprio con l’ottica di rilevare la presenza di molecole organiche complesse e tracce di un passato biologico. Mars 2020 è anche il primo tassello della lunga catena di missioni che porterà, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea, al prelievo di campioni di suolo marziano da riportare sulla Terra. Tra i compiti di Perseverance, infatti, ci sarà la raccolta di campioni interessanti da stoccare e lasciare sul terreno marziano in attesa che in futuro un altro rover li recuperi e li prepari per il viaggio di ritorno. Come se non bastasse il rover ha anche un carico speciale: l’elicottero-drone Ingenuity che testerà l’esplorazione per via aerea di Marte.

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La missione è l’ultima delle tre previste per la finestra di lancio del 2020. A luglio, infatti, sono partite anche la missione emiratina Al-Amal – Hope (orbiter) e quella cinese Tianwen-1 (orbiter, lander e rover). Prima di essere rimandata, era prevista anche una quarta missione, l’europea Exomars 2020. La missione congiunta ESA/Roskosmos che prevedeva un lander, Kazačok, e un rover, Rosalind Franklin, è ora pianificata per il 2022.

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Matteo Carpentieri

Appassionato di astronomia e spazio, laureato in una più terrestre Ingegneria Ambientale. Lavora come lecturer (ricercatore) all'Università del Surrey, in Inghilterra. Scrive su AstronautiNews.it dal 2011.