Una nuova, grande camera a termovuoto per l’industria aerospaziale britannica
Una nuova, enorme camera per test spaziali è stata installata presso il sito inglese per i test satellitari National Satellite Test Facility (NSTF) situato all’interno dell’Harwell Campus Space Cluster nell’Oxfordshire, a ovest di Londra. Si tratta di una struttura lunga 16 metri e larga 8, il che la pone fra le più grandi in Europa, che sarà in grado di effettuare prove su satelliti più grandi e più complessi di quanto mai fatto presso l’NSTF con le camere per test già a disposizione.
La Large Space Test Chamber effettuerà test simulando le estreme condizioni dello spazio, le quali includono un intervallo di temperature che va da −180 °C a +100 °C, oltre al vuoto orbitale. Come detto, è stata installata presso l’NSTF che è il risultato dell’investimento governativo inglese che mira a costruire il più grande sito equipaggiato con strutture per i test sui veicoli spaziali. Esso prende il nome di RAL Space (Rutherford Appleton Laboratory) ed è parte integrante del Science and Technology Facilities Council (SFTC). RAL Space fungerà da laboratorio nazionale per l’avanzamento dell’esplorazione spaziale e del nostro ambiente, a beneficio di tutti. Il governo inglese e le entità industriali spaziali internazionali potranno così effettuare i test sui propri veicoli spaziali, i quali potranno avere delle dimensioni paragonabili a quelle di un minibus, oppure quelle una scatola per le scarpe. In questo ultimo caso ovviamente, sarà possibile svolgere i test contemporaneamente su più unità.
L’enorme camera, del valore di 19 milioni di sterline, verrà impiegata dall’industria spaziale del Regno Unito per svolgere le prove su satelliti che possono arrivare a pesare anche 7 tonnellate. Essa può essere riscaldata e raffreddata mediante pannellature ad azoto freddo per raggiungere le temperature necessarie per le prove, ovvero le temperature relative all’ombra orbitale e a quelle dovute all’esposizione alla luce, nella parte dell’orbita illuminata dal Sole. La nuova camera a termovuoto verrà gestita dal personale di RAL Space, e assieme agli altri equipaggiamenti di prova presenti presso la NSTF, permetterà al comparto industriale spaziale dell’isola di concorrere competitivamente per nuovi contratti, rimanendo così leader mondiale nelle tecnologie spaziali. La Large Space Test Chamber è stata resa possibile grazie ai fondi elargiti dal Ministero per la Scienza, guidata dal Ministro Amanda Solloway.
Un viaggio impegnativo
Prima di giungere presso l’Harwell Campus Space Cluster, nell’Oxfordshire, la camera ha dovuto completare un lungo e complesso viaggio partendo dagli stabilimenti dell’azienda italiana Angelantoni Test Technologies Srl situata a Massa Martana, in provincia di Perugia. Entro la fine di quest’anno, un team di ingegneri collaudatori dell’azienda si recherà ad Harwell, dall’Italia, per completare l’installazione e le operazioni di test di tutto il sistema. Angelantoni Test Technologies Srl è un’azienda specializzata nella costruzione di camere per test ambientali di diverse dimensioni e caratteristiche.
«È stata un’incredibile impresa di ingegneria e logistica. L’installazione di una struttura di queste dimensioni è a dir poco ricca di complessità, e il coronavirus ha reso il tutto ancora più sfidante. Sono contentissimo per il fatto che la camera abbia completato il suo epico viaggio di 5.800 km e ora sia in posizione al sicuro presso l’NSTF, dove offrirà delle nuove capacità alla comunità spaziale» ha dichiarato il professor Chris Mutlow, Direttore della RAL Space.
Dato il suo peso di 98 tonnellate, la camera è stata trasportata suddivisa in 6 sezioni ed è stata accompagnata nel suo viaggio da sei veicoli della polizia a fungere da battistrada e da altri 5 veicoli di supporto. Le dimensioni interne della camera sono di 7 × 12 m, mentre quelle esterne sono di 8 × 16 m. Il convoglio che è transitato dal porto di Portsmouth fino all’Harwell Campus, è stato uno dei più grandi mai visti nel Regno Unito. Ciascuna delle sei sezioni, del diametro di 8 metri, è stata poi sollevata dal camion e posizionata con estrema cautela, in attesa di essere sigillata perfettamente alle altre, più avanti durante l’anno. Le parti in muratura che concluderanno l’opera, verranno costruite attorno alla camera stessa.
Anche Sean Stewart, Project Manager del National Satellite Test Facility del STFC si è detto soddisfatto per l’operazione. «Il team ha lavorato instancabilmente prima in Italia e poi nel Regno Unito, per posizionare la camera di test. Il lavoro conclusivo in muratura, attorno a essa, potrà essere completato presto, permettendo alla NSTF di giocare un ruolo chiave nel processo di costruzione, test e lancio di satelliti da parte della Gran Bretagna».
Il sito inglese sarà pronto per il 2021
Con l’aggiunta della nuova camera a termovuoto, il National Satellite Test Facility, oltre ai test vibrazionali, per lo shock pirotecnico, per la compatibilità elettromagnetica (ECM) e quelli acustici, potrà offrire anche le possibilità assicurate dalla nuova installazione. La sua costruzione terminerà per il 2021 e il sito sarà operativo per il 2022 e potrà sfruttare inoltre l’esperienza dei tecnici della RAL Space, la quale gestisce altre 10 camere di test che hanno diametri che vanno da 1 a 5 metri. Dal canto suo, Matt Fletcher, responsabile per i test ambientali della RAL Space ha dichiarato che la nuova camera di prova incrementerà notevolmente la capacità di test, permettendo l’esecuzione di campagne di test su satelliti più grandi, come quelli per le telecomunicazioni e quelli per il monitoraggio ambientale.
Lo UK Government’s Industrial Strategy Challenge Fund ha assegnato a RAL Space un fondo di 105 milioni di sterline per lo sviluppo del National Satellite Test Facility, mentre lo Science and Technology Facilities Council (STFC) fa parte dell’organizzazione UK Research and Innovation, ovvero l’ente che lavora in partnership con le università, le organizzazioni di ricerca, quelle di affari e quelle di beneficenza per incentivare le attività di ricerca ed innovazione.
Fonti: RAL Space; Angelantoni Test Technologies; UK Research and Innovation; Spaceref.com;
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