Come annunciato dalla NASA lo scorso 5 giugno, sarà la compagnia di Dulles, in Virginia, a realizzare il modulo abitativo HALO per il Gateway lunare, grazie all’assegnazione di un contratto del valore di 187 milioni di dollari da parte dell’ente spaziale statunitense.
Il modulo HALO (Habitation and Logistic Outpost) fungerà da modulo abitativo iniziale per gli equipaggi in transito da e per la Luna. Esso avrà le dimensioni di un piccolo appartamento con uno studio e sarà in grado di supportare per brevi periodi gli equipaggi in arrivo con l’astronave Orion.
L’entità della cifra stanziata dall’agenzia spaziale statunitense copre le fasi di progettazione del modulo e la Preliminary Design Review prevista entro la fine di quest’anno. Il finanziamento servirà inoltre a Northrop Grumman per assegnare i propri subappalti per i componenti caratterizzati da lunghi tempi di consegna. Una modifica contrattuale è prevista in un secondo momento, al fine di finanziare completamente lo sviluppo e il processo di test per HALO.
Nel luglio dello scorso anno la NASA aveva annunciato il proposito di assegnare il contratto a Northrop Grumman, dopo aver stabilito che la compagnia di Dulles era l’unica che sarebbe stata in grado di avere un modulo pronto in tempo per supportare il programma governativo di riportare gli esseri umani sulla Luna per il 2024.
Orbital ATK, in seguito acquisita da Northrop Grumman, era una delle sei aziende che nel 2016 si erano aggiudicate il riconoscimento dalla NASA per aver partecipato allo studio dei moduli abitativi NextSTEP (Next Space Technologies for Exploration Partnerships). La NASA ha dichiarato di aver utilizzato i risultati del programma NextSTEP, nella sua appendice A, per selezionare il contraente per il programma HALO.
Il progetto HALO
Il progetto di HALO deriva dall’esperienza che la compagnia statunitense ha accumulato con le 13 missioni coronate dal successo svolte dal proprio modulo logistico Cygnus verso la Stazione Spaziale Internazionale, per trasportar rifornimenti, ricambi ed esperimenti scientifici.
«Il successo del nostro modulo Cygnus e le sue linee di produzione in piena attività mettono in condizione Northrop Grumman di realizzare il modulo HALO» ha dichiarato Steve Krein, vice presidente della sezione per i satelliti civili e commerciali della compagnia. «HALO è un elemento essenziale per l’esplorazione a lungo termine dello spazio profondo della NASA, e il nostro team dedicato continuerà il proprio lavoro in partnership con la NASA al fine di renderlo disponibile nei tempi previsti».
Basandosi sull’eredità tecnologica del modulo cargo pressurizzato Cygnus, Northrop Grumman ha aggiunto le funzioni di comando e controllo, includendo i sistemi di controllo dell’assetto e quelli per il supporto ambientale. HALO e Orion, la capsula di NASA, una volta agganciati supporteranno fino a quattro astronauti per 30 giorni mentre saranno impegnati nelle loro spedizioni sulla superficie lunare.
Sfruttando le linee di produzione del modulo Cygnus, Northrop Grumman ha la possibilità unica di fornire un modulo HALO economico e affidabile nelle tempistiche necessarie al programma Artemis della NASA. Tuttavia, per la sua realizzazione, saranno necessarie sostanziali modifiche al progetto Cygnus. Ad esempio, dovranno essere installati diversi boccaporti di attacco per il veicolo spaziale Orion e gli altri elementi del Gateway.
Inizialmente i manager di NASA pensavano di lanciare HALO utilizzando un vettore commerciale, e di usare un modulo propulsivo per collocarlo in orbita lunare, dove si sarebbe agganciato autonomamente con il primo modulo del Gateway, il Power and Propulsion Element (PPE), costruito da Maxar e lanciato separatamente.
Lo scorso maggio però la NASA ha dichiarato di essere intenzionata a inviare nello spazio i due moduli insieme, in un lancio singolo, in modo tale da eliminarne uno ed evitare la rischiosa manovra di rendezvous autonomo in orbita lunare. Questa soluzione ha anche il vantaggio di semplificare il progetto di HALO.
Dan Hartman, responsabile del programma Gateway per la NASA, ha spiegato che l’eliminazione del modulo di servizio e il lancio dei due moduli già uniti permetterà una migliore ottimizzazione dei sistemi, ad esempio il sistema delle comunicazioni e quello delle batterie. Inoltre, diversamente dalla prima versione del progetto, sarà ora possibile avere due coppie di sistemi ridondanti per entrambi i moduli. «Stiamo semplificando la loro architettura», ha aggiunto Hartman.
Al momento si prevede di lanciare PPE e HALO nel novembre 2023. Sarà il sistema di propulsione elettrico del PPE ad avere il compito di collocare i due moduli nell’orbita halo operativa, percorrendo una traiettoria a spirale.
La missione Artemis 3, prevista nel 2024, non si avvantaggerà Gateway come originariamente previsto. NASA prevedeva di usare il Gateway per assemblare gli elementi del lander lunare, l’astronave Orion della missione Artemis 3 si sarebbe dovuta agganciare all’avamposto lunare, e gli astronauti sarebbero saliti a bordo del lander per la loro sortita sul suolo lunare.
Da una valutazione complessiva sulle tempistiche dell’intero programma Artemis, NASA non si aspetta che il Gateway sia pronto in tempo per accogliere gli astronauti di Artemis 3, quindi Orion andrà ad agganciarsi direttamente al lander lunare, molto probabilmente nella stessa orbita halo attorno alla Luna.
Il modulo HALO rappresenta un elemento critico per il Gateway della NASA, in quanto fungerà sia da modulo abitativo per gli equipaggi che da nodo di attracco per i velivoli provenienti dalla Terra, dalla Luna e per quelli destinati all’esplorazione dello spazio profondo.
Fonti SpaceNews; Northrop Grumman