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Sojuz MS-16: i “secondi” promossi a equipaggio principale

Andrej Babkin e Nikolaj Tichonov davanti alla commissione d'esame . Credit foto: Centro di addestramento cosmonauti Jurij Gagarin

A circa un mese e mezzo dal lancio, fissato per il 9 aprile 2020 dalla rampa 31/6 del Cosmodromo di Bajkonur, un fulmine a ciel sereno “colpisce” l’equipaggio della Sojuz MS-16. In una breve nota rilasciata il 19 febbraio, l’agenzia spaziale russa Roskosmos ha comunicato che Nikolaj Tichonov e Andrej Babkin, rispettivamente comandante e primo ingegnere dell’equipaggio principale, sono stati sostituiti per ragioni mediche dalle loro rispettive riserve Anatolij Ivanišin e Ivan Vagner. Nessun cambio di programma, invece, per il terzo membro dell’equipaggio ovvero l’astronauta NASA Chris Cassidy, come hanno confermato sia Roskosmos sia NASA, che intanto prosegue regolarmente la sua preparazione.

Il direttore per i voli umani dell’agenzia spaziale russa Sergej Krikalëv ha fornito qualche dettaglio in più sull’accaduto, specificando che i problemi fisici riguardano solo uno dei due membri dell’equipaggio ma che non può riferire ulteriori informazioni per privacy. Da quanto trapela dai media russi, sembrerebbe che Tichonov stesse passeggiando quando avrebbe colpito un ramoscello, ferendosi a un occhio. In seguito ad accertamenti clinici, i medici lo hanno dichiarato non idoneo al volo. Nessun problema fisico, a quanto pare, per Babkin che è stato inserito nell’equipaggio di riserva della Sojuz MS-16 al fianco di Sergej Ryžikov (Roskosmos) e Stephen Bowen (NASA).

Comunicato dell’account Twitter ufficiale di Roskosmos che annuncia la sostituzione dell’equipaggio.

La concreta possibilità di un equipaggio ridotto a 3 persone sulla Stazione Spaziale Internazionale, a causa della riduzione dei voli Sojuz annuali e del ritardo dell’entrata in servizio delle navicelle americane Crew Dragon e CST-100 Starliner, aveva spinto i responsabili della Stazione a fornire a Tichonov e Babkin una formazione più approfondita sul segmento statunitense. In particolar modo, Tichonov si era addestrato con Cassidy ad operare con le tute statunitensi EMU, nel caso in cui ci fosse stato il bisogno di effettuare una EVA (Attività Extra-Veicolare), mentre Babkin aveva ricevuto l’abilitazione a operare con il braccio robotico Canadarm2 per la cattura di veicoli cargo come Cygnus, Cargo Dragon e HTV.

Un portavoce di NASA, Megan Sumner, ha riferito che Ivanišin e Vagner non voleranno a Houston al Johnson Space Center prima di partire verso la Stazione per un ulteriore addestramento, oltre a quello “leggero” ricevuto in qualità di equipaggio di riserva. Cassidy raggiungerà a fine mese i suoi nuovi compagni d’equipaggio nella Città delle Stelle in Russia per gli esami di certificazione per il lancio.

Nei mesi scorsi Ivanišin si era già addestrato con Cassidy con le tute spaziali EMU e le EVA presso la piscina del Laboratorio per il Galleggiamento Neutro (in inglese Neutral Buoyancy Laboratory) della NASA al Johnson Space Center.

Il precedente

Per quanto raro, non è la prima volta che un membro dell’equipaggio viene fermato da un problema fisico. Un esempio recente è Anton Škaplerov che ha preso nel marzo 2017 il posto di Aleksandr Skvorcov al comando Sojuz MS-07, infortunatosi mentre praticava attività fisica quando mancavano 9 mesi al lancio.

Fonti:

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