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OneWeb lancia con successo altri 34 satelliti

Immagine ufficiale del lancio #2. ©OneWeb

Lo scorso 6 febbraio un razzo Sojuz ha lanciato con successo altri 34 satelliti per telecomunicazioni in banda larga dal Cosmodromo di Bajkonur in Kazakistan, per conto della compagnia britannica OneWeb.

La missione ST27 del vettore russo, gestita per la cinquantesima volta dal provider europeo Arianespace assieme alla affiliata Starsem, è partita alle 22:42 italiane di giovedì 6 febbraio, segnando così il secondo lancio di quella che OneWeb ritiene essere una delle più grandi campagne civili di lanci satellitari della storia, in quanto essa concorrerà al completamento della “Fase 1” che consiste nel lancio di 648 satelliti per la fornitura di servizi di connettività ad alta velocità e bassa latenza su scala globale.

Le prime due unità satellitari sono state rilasciate dopo 1 ora e 10 minuti dal lancio e il resto dei satelliti è stato collocato in orbita in otto gruppi di quattro elementi ciascuno, uno ogni venti minuti, con il motore dell’upper stage Fregat del razzo Sojuz ad attivarsi per delle brevi accensioni fra un rilascio e l’altro. Al termine dell’operazione Arianespace ha confermato la riuscita della missione, che in tutto è durata tre ore e 45 minuti. Per l’espulsione dei satelliti, avvenuta ad una quota di 450 km, l’upper stage del Sojuz ha utilizzato un dispenser fornito dalla Ruag Space (Linköping, Svezia). Ciascun satellite, del peso di 150 kg, userà nei prossimi giorni il proprio propulsore ionico per raggiungere la quota operativa di 1200 km.

Considerando le prime sei unità della costellazione OneWeb lanciate sempre da Arianespace con la missione Sojuz VS21 partita dalla Guiana Francese il 27 febbraio 2019, ora il computo totale dei satelliti in orbita ha raggiunto i 40 elementi

Il lancio del seguente batch di 34 satelliti è previsto per marzo, dopodiché OneWeb ha deciso, secondo quanto comunicato alla stampa da Adriam Steckel, amministratore delegato della compagnia, di far slittare il successivo lancio di aprile a maggio per permettere alcune migliorie del software e dell’hardware dei satelliti; a seguire si procederà al lancio di giugno. OneWeb intende raggiungere la copertura globale per la fine del 2021.

A Bajkonur, il dispenser contenente i satelliti OneWeb viene installato sull’upper stage Fregat. © Arianespace

Contando il lancio di giovedì, OneWeb prevede di dover usufruire di altri 17 o 18 lanci del Sojuz (da Bajkonur, da Kourou e dal Cosmodromo di Vostočnyj in Russia) più uno dell’Ariane 62, quello di debutto del nuovo lanciatore europeo, per riuscire a raggiungere i 588 satelliti in orbita entro la fine del 2021. Dopodiché la compagnia si prenderà una pausa per valutare se e quando lanciare le 60 unità di riserva al fine di completare la costellazione di 648 satelliti della prima generazione.

Nel giugno del 2015 Arianespace e OneWeb avevano firmato un accordo per la collocazione in orbita della costellazione denominata “Fase 1”, un’operazione composta da 21 lanci preventivati con il vettore Sojuz, che si sarebbero dovuti svolgere fra il 2020 ed il 2021. Nel marzo del 2019 le due compagnie si sono accordate per un nuovo contratto di lancio che specifica l’impiego del lancio di qualifica del razzo Ariane 62, previsto per la fine del 2020 più due altre opzioni con l’Ariane 6 (nella versione 62 che può alloggiare 36 satelliti, oppure nella versione 64 che ne può lanciare fino a 78).

La compagnia OneWeb Satellites è una joint venture fra OneWeb e Airbus Defence and Space ed è la prima contraente della costellazione. I satelliti lanciati giovedì sono stati costruiti nello stabilimento della OneWeb Satellites in Florida, che è in grado di assemblare 2 satelliti al giorno.

One Web prevede di iniziare le dimostrazioni ai clienti entro il 2020 e di fornire una copertura globale h24 nel 2021.

Fonti: SpaceNews; OneWeb; Arianespace;

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