Problemi per InSight: la “talpa” marziana è rimbalzata in superficie
Solo pochi giorni fa avevamo riportato la notizia che dopo mesi di esitazioni il penetratore dello strumento HP³ (Heat Flow and Physical Properties Probe), portato su Marte dal lander InSight, aveva cominciato a percorrere i primi centimetri nel sottosuolo.
Purtroppo però l’entusiasmo è durato poco: le ultime immagini che arrivano direttamente dalla sonda InSight mostrano una situazione davvero inaspettata: la talpa è in qualche modo rimbalzata all’indietro, fuoriuscendo quasi completamente dal suolo ma rimanendo ancora miracolosamente in posizione verticale grazie ai pochi centimetri della punta ancora rimasti all’interno del foro.
Ecco l’animazione che abbiamo creato con i fotogrammi del Sol 325 resi disponibili fino ad ora.
Al momento non si hanno comunicazioni ufficiali né da parte di NASA né dalla DLR (Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt, l’agenzia spaziale tedesca che gestisce lo strumento HP³). È dunque difficile e prematuro cercare di capire le cause che hanno portato a questo inaspettato evento, e non si sa se saranno tentate manovre di recupero.
Come sempre vi terremo aggiornati nella maniera più completa e rigorosa possibile non appena verranno rilasciate notizie ufficiali. Vi invitiamo intanto a visitare pagine di ForumAstronautico.it per seguire l’evolversi degli eventi in tempo reale.
Ove non diversamente indicato, questo articolo è © 2006-2024 Associazione ISAA - Leggi la licenza. La nostra licenza non si applica agli eventuali contenuti di terze parti presenti in questo articolo, che rimangono soggetti alle condizioni del rispettivo detentore dei diritti.
Ciao. Succede anche ai comuni mortali che tentano di piantare un paletto di recinzione nel terreno a martellate. Se becchi una grossa pietra il paletto inizia a rimbalzare e ad allargare il foro.
Buona sera Sig. Richetti,
Al momento di sicuro ci sono molte ipotesi al vaglio ma per essere sicuri sulla vera causa, non si può fare altro che aspettare i comunicati ufficiali supportati magari da dati telemetrici che aiutino a capire la vera natura delle difficoltà incontrate fino ad ora.
Tifiamo tutti per HP3 ricordando che comunque anche in caso di “fallimento”, ogni dato acquisito rimane importantissimo per la ricerca e la progettazione delle future strumentazioni che dovranno svolgere un lavoro analogo.
Oh noes, che gran peccato, proprio ora che sembrava si stesse sistemando…
Vedremo che accadrà…