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SpaceX prevede 24 lanci Starlink nel 2020

Gwynne Shotwell, presidente di SpaceX, ha annunciato nel corso della World Satellite Business Week a Parigi che SpaceX spera di riuscire a effettuare 24 missioni Starlink nel 2020.

Starlink è un progetto di connessione internet via satellite sviluppato dal produttore aerospaziale americano. È basato sulla messa in orbita di una costellazione costituita da diverse migliaia di satelliti per telecomunicazioni posizionati nella bassa orbita terrestre (LEO – Low Earth Orbit). Due prototipi sono stati lanciati nel 2018, ma il regolare rilascio dei satelliti effettivi è iniziato solo da pochi mesi con l’entrata in servizio prevista nel 2020. La cadenza dei lanci dei satelliti Starlink sarà, molto probabilmente, di due missioni al mese, da sommare agli altri lanci SpaceX.

Attualmente SpaceX assegna la massima priorità alle missioni dedicate ai propri clienti, per questo motivo il numero di lanci necessari a popolare la costellazione dei satelliti Starlink non è ancora ben definito, così come non è stato ancora chiarito se il vettore che verrà utilizzato sarà solamente il Falcon 9 oppure anche il Falcon Heavy.

SpaceX è riuscita a recuperare i ritardi accumulati con gli insuccessi del 2015 e 2016, tanto che ora i vettori sono pronti prima dei loro rispettivi payload. La compagnia ha stimato che lancerà altre sette o otto missioni entro l’anno, incluse le Starlink. In precedenza, SpaceX aveva stimato tra i 24 ed i 25 lanci nel 2019, ma diverse missioni-cliente hanno registrato ritardi nella realizzazione dei payload, per cui le date di lancio sono state posticipate.

Quest’anno SpaceX ha lanciato 10 missili: otto Falcon 9 e due Falcon Heavy. Gwynne Shotwell non ha dichiarato il numero totale dei lanci previsti nel 2020, ma ha affermato che sarà “molto più alto” dei 18 in programma quest’anno.

Lo scorso maggio è stato lanciato il primo lotto di 60 satelliti Starlink. La società sta deorbitando cinque di questi satelliti: tre a causa di malfunzionamenti e due per collaudare le procedure di deorbit intenzionale.

Determinare quando e con quale copertura Starlink avvierà il servizio potrebbe dipendere dalla decisione della U.S. Federal Communications Commission (FCC), che deve rispondere alla richiesta inviata dalla compagnia alla fine di agosto. SpaceX ha chiesto alla FCC di consentirle di triplicare il numero di piani o percorsi orbitali per i satelliti Starlink posti a 550 chilometri di altitudine. Utilizzando 72 piani orbitali anziché 24, Starlink potrebbe rendere disponibile più rapidamente, e con un minor numero di lanci, il servizio in banda larga anche a clienti posti a latitudini più basse.

Lo scorso maggio Elon Musk, CEO di SpaceX, ha affermato che Starlink potrà avviare una parziale copertura dei servizi con una flotta di 400 satelliti mentre dovrebbe diventare “economicamente praticabile” con una flotta di 1000 satelliti.

Fonte: SpaceX

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