L’India ha nuovamente una sonda in orbita lunare. Lo scorso 20 agosto alle 5:32 italiane Chandrayaan-2 ha acceso i motori per 29 minuti, immettendosi in un’orbita fortemente ellittica intorno al nostro satellite.
La missione di Chandrayaan-2 è molto ambiziosa. Partita il 22 luglio 2019 dal sito di lancio del Satish Dhawan Space Centre, si compone di 3 elementi principali: un orbiter, il lander Vikram e il piccolo rover Pragyan.
La manovra del 20 agosto si è svolta con pieno successo e la sonda è entrata in un’orbita con 118 km di perilunio (distanza minima dalla Luna) e 18.078 km di apolunio (distanza massima). Nei giorni successivi Chandrayaan-2 ha acceso i propulsori di manovra altre tre volte, abbassando e circolarizzando l’orbita a 126 × 164 km. L’ultima manovra è imminente (1º settembre) e porterà la sonda su un’orbita di 114 × 128 km.
Nel frattempo le camere di bordo hanno già cominciato a riprendere la superficie del nostro satellite. La separazione del lander e del rover dall’orbiter avverrà il 2 settembre, mentre l’atterraggio di Vikram e Pragyan sulla superficie è previsto per il 7 settembre. La missione di Chandraayan-2 dovrebbe durare circa 1 anno mentre Vikram e Pragyan sono progettati per resistere un giorno lunare (notte esclusa, 14 giorni) sulla superficie.