Nonostante il fallimento del razzo Vega dello scorso 11 luglio, Arianespace aveva comunicato che i preparativi per il lancio dell’Ariane 5, previsto per il 24 luglio, sarebbero continuati. Tuttavia, nel corso delle indagini sull’incidente, la commissione, formata da responsabili di ESA, Arianespace e Avio, ha deciso di ritardare il lancio del potente vettore europeo per avere il tempo di effettuare una revisione di alcuni componenti che esso ha in comune con Vega.
È di lunedì 29 luglio l’informativa diramata da Arianespace secondo la quale il terzo lancio dell’Ariane 5 di quest’anno è stato pianificato per martedì 6 agosto 2019 a un’ora prevista fra le 21:30 e le 23:51 italiane (fra le 16:30 e le 18:51 della Guiana Francese).
Il payload, ricordiamo, è composto dai satelliti per le comunicazioni Intelsat 39, di Intelsat e dal satellite EDRS-C, realizzato congiuntamente dall’agenzia spaziale europea e da Airbus.
Il volo VA249 partirà dall’Ariane Launch Complex № 3 (ELA3) di Kourou, nella Guiana Francese. Per il 2 agosto è prevista la Launch Readiness Review (LRR) e in essa verrà presa la decisione definitiva sull’inizio delle operazioni finali di countdown.
Intelsat 39
Intelsat 39 sarà il 61º satellite lanciato da Arianespace per il cliente Intelsat a partire dal 1983; andrà a sostituire Intelsat 902 lanciato sempre da Arianespace nel 2001, a 62° Est. Il satellite è stato progettato per incontrare le esigenze del networking in banda larga per clienti nel campo televisivo e per clienti governativi di Africa, Asia, Europa, Medio Oriente e per alcune regioni dell’Oceano Indiano. Il fascio direzionabile dei suoi ampi segnali a elevata energia, fornirà ai clienti un’elevata flessibilità di utilizzo.
Intelsat 39 trasmette in banda C e Ku per accrescere la connettività mobile per utilizzatori aerei, marittimi e governativi, operanti nelle su elencate regioni ed è stato costruito da Maxar di Palo Alto, California.
EDRS-C
Il satellite EDRS-C è il secondo nodo del network SpaceDataHighway, ovvero del primo network orbitale al mondo in “fibra ottica” che sfrutta appunto l’innovativa tecnologia laser. Esso sarà d’aiuto nel migliorare il monitoraggio ambientale e di sicurezza, le risposte ai disastri e la gestione delle crisi. Verrà lanciato in orbita geostazionaria a 31° Est e sarà in grado di connettere satelliti da osservazione in orbita bassa tramite impulsi laser ad una distanza fino a 45.000 km oltre a comunicare con velivoli UAV (Unmanned Aerial Vehicles) dell’intelligence e con gli aerei militari.
Lo SpaceDataHighway è una collaborazione pubblico-privato fra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Airbus, mentre i terminali laser sono stati sviluppati da Tesat-Spacecom e dall’Aerospace Center dell’agenzia spaziale tedesca DLR. Airbus è il titolare del sistema SpaceDataHighway, inoltre ne gestisce e ne fornisce i servizi alla clientela. La piattaforma del satellite EDRS-C è fornita da OHB System AG.
A bordo di EDRS-C ci sarà spazio anche per due carichi ospiti, ovvero il payload per telecomunicazioni in banda Ka HYLAS 3 del gruppo londinese Avanti Communications Group plc e NGRM, Next Generation Radiation Monitor di ESA, per il monitoraggio delle radiazioni orbitali.
I payload verranno collocati su di un’orbita di trasferimento geostazionario, con un perigeo di 250 km ed un apogeo di 37.786 km e un’inclinazione di 4,5°. La durata nominale della missione di Ariane 5 (dal liftoff alla separazione dei satelliti) è di 33 minuti e 31 secondi. Terminato il lavoro del vettore, Intelsat 39 raggiungerà l’orbita geostazionaria con i suoi propulsori ionici, mentre EDRS-C lo farà con i motori convenzionali di cui è fornito.
Fonti: SpaceflightNow.com; Arianespace