NASA: rimosso il capo dell’esplorazione umana

William Gerstenmaier, capo del direttorato dell'esplorazione umana della NASA dal 2005 al 2019. Credit: NASA.

La notizia ha fatto molto scalpore tra gli addetti ai lavori. William Gerstenmaier, il capo di uno dei quattro grandi direttorati della NASA (esplorazione umana) è stato sollevato dall’incarico e nominato consigliere speciale di Jim Morhard, il vice dell’amministratore Jim Bridenstine.

Non è stato l’unico cambiamento avvenuto il 10 luglio scorso. Anche il vice di Gerstenmaier, Bill Hill, è stato rimosso dall’esplorazione umana per diventare consigliere speciale di Steve Jurczyk, amministratore associato della NASA. Attualmente al loro posto sta ricoprendo il ruolo di facente funzioni l’ex astronauta Ken Bowersox, un veterano con alle spalle ben 5 voli nello spazio.

Un giovane Gerstenmaier al lavoro su un modello di Shuttle da testare in galleria del vento: era il 1978. Credit: NASA.

Nessuno ha mai dubitato nelle capacità tecniche e organizzative dei due grandi storici leader della NASA. Gerstenmaier ha lavorato alla NASA per ben 42 anni, sovraintentendo i principali programmi di esplorazione umana della NASA, dalla Stazione Spaziale Internazionale e le missioni dello Space Shuttle ai programmi futuri relativi al lanciatore SLS e la capsula Orion. È stato, fino al 10 luglio 2019, il principale riferimento per il Commercial Crew Program, per il progetto di costruzione di un Gateway in orbita lunare e per l’ambiziosa missione annunciata dal vicepresidente degli Stati Uniti Pence di rimandare l’uomo sulla Luna entro il 2024. Hill aveva un ruolo di alto profilo, essendosi occupato per anni dello sviluppo e dell’integrazione di SLS, Orion e dei sistemi di terra, gestendo progetti per un budget totale annuo di 3 miliardi di dollari.

Non è stato chiarito in via ufficiale a cosa è dovuto questo cambio di dirigenza, in quanto la NASA non ha ancora risposto alle domande dei giornalisti. Le indiscrezioni che girano dietro le quinte fanno intuire che la mossa sia dovuta come compromesso politico per accelerare i tempi della realizzazione del programma Artemis e rispettare la scadenza del 2024. La figura di Gerstenmaier, rispettabilissima all’interno della NASA, non era ben vista da enti atti a controllare l’operato della dirigenza. In particolare il NASA Inspector General (IG) e il Government Accountability Office (GAO) avevano severamente e ripetutamente riportato in documenti ufficiali l’incapacità di Gerstenmaier di espletare in maniera efficace gli incarichi a lui assegnati. La mancanza di fiducia al di fuori dell’agenzia federale ha probabilmente spinto Bridenstine a questa mossa per riuscire a rimanere nei tempi e nei costi del programma Artemis.

Il programma Artemis con il chiaro intento di portare l’uomo sulla Luna entro il 2024. Credit: NASA.

Bridenstine non ha mancato di ringraziare Gerstenmaier per il lavoro svolto, lodandone le capacità in una mail mandata a tutti i dipendenti NASA. Il programma Artemis va avanti senza particolari cambiamenti di breve termine dovuti a questa riorganizzazione. L’ultima tappa fondamentale è stato il successo della missione Ascent Abort-2, pochi giorni prima del cambiamento di ruolo di Gerstenmaier.

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Gianmarco Vespia

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