Nell’ambito dei contratti Commercial Lunar Payload Services (CLPS), stipulati dalla NASA per l’invio di payload scientifici e tecnologici sulla Luna come parte del Programma Artemis, sono state selezionate tre aziende private per la fornitura di questi servizi.
Ciascuno dei tre lander commerciali quindi, trasporterà dei carichi forniti dall’agenzia spaziale americana che svolgeranno indagini scientifiche e dimostreranno tecnologie avanzate sulla superficie selenica, in vista del ritorno degli astronauti statunitensi sulla Luna, previsto per il 2024.
Nell’annuncio dello scorso 31 maggio, l’Amministratore della NASA Jim Bridenstine ha sottolineato come questa selezione rappresenti un grosso passo in avanti nei programmi del progetto Artemis.
L’anno venturo i nostri primi payload scientifici e tecnologici saranno sulla superficie lunare e nell’arco di cinque anni ci aiuteranno a portare il prossimo uomo e la prima donna sulla Luna. Inoltre, gli investimenti in questi servizi di landing sono un atto concreto verso la creazione di un’economia spaziale al di là dell’orbita bassa terrestre.
Una parte degli accordi prevedeva la possibilità, da parte di ciascun partner, di poter proporre il trasporto di uno specifico carico governativo. NASA deciderà entro la fine dell’estate gli accoppiamenti lander–payload.
I potenziali carichi da portare sulla Luna includono quelli relativi alle scienze lunari, alla localizzazione del lander, alla misura delle radiazioni e alla navigazione di precisione. Sarà inoltre importante stabilire quali saranno le influenze delle attività esplorative sull’ambiente selenico.
Le aziende selezionate sono:
- Astrobotic di Pittsburgh, alla quale sono stati assegnati 79,5 milioni di Dollari e che ha proposto di trasportare ben 14 payload sul cratere Lacus Mortis, sul lato visibile della Luna, entro luglio 2021.
- Intuitive Machines di Houston, che si è vista assegnare 77 milioni di Dollari. Essa ha proposto il trasporto di cinque carichi nell’Oceanus Procellarum, il vasto mare lunare sul bordo occidentale del lato visibile del nostro satellite.
- Orbit Beyond di Edison, New Jersey; è stata finanziata con 97 milioni di Dollari ed ha proposto di trasportare quattro payload sul Mare Imbrium, una vasta pianura lavica, entro il settembre 2020.
«Questi lander rappresentano solamente l’inizio della nostra eccitante partnership che ci avvicinerà sempre di più alla soluzione dei molti misteri scientifici della Luna, del Sistema Solare e di quello che c’è oltre,» ha spiegato Thomas Zurbuchen, amministratore associato presso il Science Mission Directorate della NASA, di Washington. «Quello che impareremo non solo cambierà la nostra visione dell’universo, ma ci aiuterà a preparare le nostre missioni abitate per la Luna e per Marte.»
Ciascuna delle aziende prescelte fornirà servizi di trasporto “end-to-end” alla NASA, incluse le fasi di integrazione, le operazioni, il lancio e l’atterraggio sulla superficie lunare. L’importanza fondamentale di queste prime missioni risiede nel fatto che esse permetteranno la dimostrazione di diverse soluzioni tecnologiche che porteranno allo sviluppo dei lander del futuro e degli altri sistemi per l’esplorazione necessari per permettere all’essere umano di poter tornare sulla Luna, e infine di raggiungere il Pianeta Rosso.
Secondo le parole di Chris Culbert, program manager dei CLPS presso il Johnson Space Center di Houston, le compagnie selezionate rappresentano una comunità eterogenea di piccole aziende americane, ciascuna con il proprio unico e innovativo approccio al fine di raggiungere la Luna.
Man mano che i requisiti scientifici, tecnologici e quelli legati all’esplorazione umana andranno allargandosi, verranno coinvolte anche le altre nove aziende selezionate nel novembre del 2018 per i CLPS, con la possibilità di ottenere altri ordinativi da parte di NASA.
Con l’intento di riportare astronauti sulla Luna entro i prossimi cinque anni, il programma di esplorazione lunare Artemis è basato su di un approccio a due fasi: la prima è focalizzata sulla velocità, ovvero portare astronauti sulla Luna entro il 2024; mentre la seconda è volta a stabilire una presenza sostenibile dell’essere umano sulla Luna e in orbita attorno a essa per il 2028.
Fonte: NASA