Dal nostro inviato.
Congedandosi dalla stampa italiana, ringraziando per l’interesse e il supporto ricevuto fin’ora e chiarendo che il vero protagonista della giornata non sarà lui bensì lo spazio, Luca Parmitano ha esaustivamente parlato della sua prossima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale, denominata “Beyond” (oltre), la seconda della sua carriera e che partirà il 20 luglio prossimo.
L’evento si è svolto sabato 11 maggio presso l’ESRIN di Frascati, la sede italiana dell’agenzia spaziale europea (ESA) con la partecipazione del Direttore Generale di ESA Jan Wörner e il nuovo Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Giorgio Saccoccia, alla sua prima uscita ufficiale.
Oltre agli aspetti tecnici della missione, prendendo spunto da uno dei principi fondamentali su cui si basa la politica spaziale europea e ricordato anche dal Direttore Wörner: “United space in Europe, united Europe in space”, Parmitano ha voluto affrontare due temi di attualità:
«Siamo in un momento in cui dappertutto vediamo due grandi forze in contrapposizione, c’è una grande volontà di unione e dall’altro lato c’è una grande tendenza a separare e a creare conflitti e divisioni. […] I grandi progetti uniscono, ma anche le grandi divisioni uniscono e rafforzano gli schieramenti, utilizzare la paura e il nemico è uno strumento».
A cui il Direttore Jan Wörner ha aggiunto: «Si, sulla Terra abbiamo dei problemi tra nazioni, ma la buona notizia è che lo spazio è al di sopra di tutto, nello spazio non ci sono confini e tutti collaborano».
Parmitano ha quindi lanciato due sfide ai rappresentanti della stampa e dei social media, per andare un po’ “beyond” (parole sue) rispetto a quello che abbiamo sulla Terra.
«Abbiamo detto che i grandi progetti uniscono e quella dello spazio è la più grande esplorazione umana. Parlate quindi di spazio, di esplorazione, di come in realtà i fondi destinati a tutto questo sono davvero minimi.
[…] Cancellando tutti i programmi spaziali europei non riusciremmo neanche a costruire un’autostrada e in ogni caso non riusciremmo a mantenerla. Invogliate la gente a credere in un progetto così grande che unisce».
In Europa ogni euro speso in attività spaziali genera un ritorno sei volte superiore. Ogni cittadino europeo paga 10 € all’anno per mantenere le attività di ESA, di cui solo 1 € va a supporto delle missioni umane come quella di Luca. Vi sembra troppo? Senza parlare del fatto che lo spazio affascina ed ispira le persone, che quindi sono motivate a fare qualcosa di meglio per il nostro pianeta.
Jan Wörner
E il Presidente ASI Giorgio Saccoccia aggiunge: «L’esplorazione spaziale fa parte del tessuto industriale italiano che è sempre in grado di contribuire in maniera forte a qualunque iniziativa, essendo sia partner dei programmi europei che direttamente con quelli di NASA. Nella missione Beyond ci saranno sei esperimenti italiani importanti, tutti nati dalla collaborazione tra università, enti di ricerca e industria».
Continua quindi Parmitano con la seconda sfida, che riguarda i cambiamenti climatici, istantaneamente osservabili dallo spazio su scala globale.
«Volete un nemico? Volete qualcosa da additare che fa veramente paura? Non guardatevi intorno, non guardate all’essere umano, siamo tutti su un unico pianeta. Guardate ai cambiamenti climatici! Il riscaldamento globale è un nemico!»
Nel corso della sua prima missione (Volare del 2013) Parmitano ha visto uragani, alluvioni e altri avvenimenti sconvolgenti, ma la cosa più preoccupante è che nell’arco di pochi anni queste cose stanno accadendo con una frequenza sempre più rapida.
«Vedere incrementare in maniera così veloce questi fenomeni mi ha spaventato. Sono un padre […] credo nel futuro, abbiamo un nemico, combattiamolo tutti insieme».
La missione Beyond
Dobbiamo preparaci per le esplorazioni che faremo in futuro, Luna, Marte ed altro. E con Luca Parmitano iniziamo questa preparazione. Questa missione ci servirà a preparare le prossime
Jan Wörner
Il nome nasce come continuazione delle precedenti missioni europee Proxima di Thomas Pesquet ed Horizons di Alexander Gerst. Durante gli oltre 6 mesi di permanenza a bordo della ISS, Parmitano sarà impegnato, oltre alla normale gestione e manutenzione della stazione, in attività ed esperimenti propedeutici per la realizzazione delle future attività esplorative oltre l’orbita terrestre, in particolare verso la Luna e Marte.
Parmitano e i suoi due compagni di missione, Il russo Aleksandr Skvorcov e lo statunitense Andrew Morgan, partiranno dal cosmodromo di Bajkonur nel Kazakistan, a bordo della navicella Sojuz MS-13. A bordo della ISS troveranno l’equipaggio della Sojuz MS-12, nello spazio dallo scorso marzo. Nella seconda metà della missione Parmitano assumerà il ruolo di Comandante della Stazione Spaziale, la prima volta per un astronauta italiano e la terza per un europeo.
Riguardo a quest’importante assegnamento Parmitano ha le idee ben chiare:
Il Comandante è al servizio del suo equipaggio. Il suo tempo e la sua attenzione appartengono all’equipaggio. Il successo e il comportamento dell’equipaggio sono un riflesso della sua leadership. Sapendo di essere al comando di persone tra le più addestrate al mondo, spero di essere in grado di pormi con tutta umiltà nel ruolo di facilitatore, di essere umano e di creare un ambiente e un rapporto umano che permetta a ognuno di dare il meglio di sé. Credo che questo sia il modo migliore di raggiungere i due scopi principali di un comandante, il successo e la sicurezza della missione.
Come ha ben descritto Kirsten MacDonell, ESA Utilisation Planning Team Leader, sono ben 51 gli esperimenti di cui si occuperà direttamente Parmitano:
- Ricerche sull’uomo (12)
- Biologia (4)
- Fisica dei fluidi (3)
- Scienze dei materiali (13)
- Ricerche ambientali (2)
- Radiazioni (1)
- Dimostratori tecnologici (13)
- Educazione (3)
Di cui, tra i più significativi per quanto riguarda la preparazione alle future missioni di esplorazione ci sono:
Analog-1: Dalla ISS Luca Parmitano controllerà in tempo reale le attività di un rover robotico in un’area desertica dell’isola spagnola di Lanzarote. L’esperimento Analog-1 mette alla prova possibili scenari futuri in cui gli astronauti, in orbita intorno a pianeti e lune distanti, potranno istruire i robot a svolgere compiti difficili e ad allestire una base prima dell’atterraggio dell’uomo. I team di ESA monitoreranno l’interazione tra le squadre di terra e l’astronauta sulla Stazione Spaziale, oltre ad analizzare il comportamento del robot su terreno impervio. Grazie a un nuovo approccio alla telerobotica in tempo reale, l’esperimento metterà Luca al centro di una combinazione di video, audio e force-feedback per verificare le sue prestazioni in condizioni di microgravità.
Life Support Rack: Continuerà il monitoraggio e la verifica delle prestazioni di questo strumento, a bordo della ISS dallo scorso anno, che consente di produrre ossigeno estraendolo dall’anidride carbonica emessa dagli astronauti.
Ogni chilogrammo lanciato nello spazio è estremamente costoso. Per anni l’ossigeno della Stazione Spaziale è stato estratto da acqua portata dalla Terra. Un nuovo sistema che promette di riciclare metà dell’anidride carbonica trasformandola in ossigeno, potrebbe ridurre di circa 400 litri l’anno la quantità di acqua da trasportare nello spazio.
Biorock: Questo esperimento permetterà ai ricercatori di esaminare per la prima volta come l’assenza di peso influenzi le modalità di interazione dei microbi con le rocce. Alcuni microbi sono in grado di estrarre minerali, come ferro, calcio o magnesio dalla superficie delle rocce. In pratica, possiamo considerarli minatori microscopici. I microbi possono anche generare cibo, ossigeno e riciclare i rifiuti. L’esperimento utilizzerà le unità Kubik dell’ESA, una serie di mini laboratori che faranno ruotare su sé stessi tre tipi di microrganismi e li esporranno a diversi livelli di gravità, da quella di Marte a quella della Terra.
Fonte: http://blogs.esa.int/luca-parmitano/files/2019/05/Beyond-ITALIAN-Final.pdf
Settore privato e commerciale
Per la prima volta Luca Parmitano troverà esperimenti e collaborazioni commerciali sulla ISS, cosa che, come ha detto lui non esistevano nel 2013 durante la precedente missione. Infatti, a bordo dovrà anche occuparsi degli Ice Cubes, la prima collaborazione commerciale che ESA ha stipulato con il settore privato per la gestione di piccoli payload.
Privata e commerciale sarà anche la capsula Crew Dragon di SpaceX, con a bordo gli astronauti NASA Doug Hurley e Bob Behnken, che potrebbe arrivare sulla ISS il prossimo novembre, per la prima volta.
Riparazioni ad AMS-02
Luca Parmitano e il suo compagno di missione Andrew Morgan si sono molto addestrati per effettuare una o più EVA (Extra Vehicular Activity) all’esterno della ISS per riparare il grande esperimento AMS-02. L’Alpha Magnetic Spectrometer, sulla ISS dal 2011, è un rilevatore di particelle cosmiche che, per poter continuare a lavorare necessita di riparazioni al sistema di raffreddamento.
La particolarità di questo intervento è che AMS-02 non è stato progettato per essere riparato nello spazio. La serie di EVA necessarie per le riparazioni sono quindi molto complesse, addirittura più complicate rispetto a quelle avvenute per l’Hubble Space Telescope che, era stato progettato proprio per essere manutenuto dagli astronauti, come è in effetti avvenuto in cinque missioni dello Space Shuttle. Parmitano e Morgan opereranno queste riparazioni solo se verranno soddisfatte alcune condizioni: prima di tutto devono arrivare a bordo della ISS, cosa che non è del tutto scontata, tutte le attrezzature specifiche necessarie e le parti di ricambio devono essere consegnate sulla ISS dalle varie navette cargo di supporto, anche questo non sempre possibile.
Nei prossimi giorni Parmitano tornerà a Colonia per la parte finale dell’addestramento riguardante il laboratorio europeo Columbus, che sulla ISS è il modulo dove vengono svolte la maggioranza delle attività di ricerca da parte degli astronauti europei. Tornato a Houston, dove risiede normalmente con la famiglia, ci saranno due settimane per l’addestramento finale per la parte statunitense della ISS e per l’attività extraveicolare. Le ultime settimane lo vedranno impegnato a Star City, nei pressi di Mosca, per le varie qualifiche che ogni equipaggio deve superare per essere dichiarato pronto al volo, sia per quanto riguarda la navicella Sojuz che il segmento russo della ISS.
In prossimità del lancio, durante i giorni di quarantena a Bajkonur, verranno svolte sessioni di simulazione delle varie fasi del lancio, aggancio alla ISS e rientro.
In totale la missione Beyond dovrebbe durare circa 200 giorni.
Il video integrale dell’evento:
Foto credit: Simone Montrasio/AstronautiNews