Il 20 luglio 1969 Neil Armstrong e Buzz Aldrin sbarcarono sulla Luna con la missione Apollo 11 e fu la prima volta che un uomo mise piede su un corpo celeste diverso dalla Terra. Da allora sono passati quasi 50 anni e con la fine del programma Apollo nel 1972 nessun astronauta ha mai lasciato l’orbita terrestre bassa.
Il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, ha annunciato di voler riportare l’uomo sulla Luna entro il 2024, e questa volta non per lasciare un’orma o una bandiera, ma per restarci, per creare una base permanete da cui partiranno le attività future. Il suo discorso al Marshall Space Flight Center incentrava la nazione al primo posto, affermando che gli Stati Uniti guideranno l’esplorazione spaziale umana nei prossimi anni e che la prima donna ad andare sulla Luna e il primo uomo a ritornarci saranno entrambi americani, lanciati da razzi americani che partiranno dal suolo americano.
Pence ha voluto mandare un forte messaggio politico in occasione del cinquantenario del primo uomo sulla Luna, soprattutto in uno stato federale, l’Alabama, dove la dipendenza economica dalle attività spaziali è elevata. L’amministratore della NASA, Jim Bridenstine, ex politico, ha dato pieno supporto al vicepresidente, garantendo che l’agenzia spaziale ha la capacità di realizzare quanto dichiarato dal vicepresidente.
Qui a Rocket City (Huntsville, Alabama) l’America costruirà una nuova generazione di razzi che porteranno astronauti americani sulla Luna, su Marte e su altri mondi lontani; qui per 60 anni abbiamo costruito i migliori sistemi di propulsione spaziale nel mondo e continueremo per altri 60 anni.
Mike Pence
I piani di esplorazione lunare della NASA prevedevano originariamente lo sbarco sulla Luna nel 2028, dopo la realizzazione del Lunar Orbital Platform-Gateway e del vettore SLS (Space Launch System). Lo sviluppo del razzo ha subito nel corso degli anni dei rallentamenti sensibili nella tabella di marcia, che hanno fatto slittare la data del volo inaugurale al 2020. Il vettore SLS con la capsula Orion è al momento l’unico razzo di categoria super pesante progettato per il volo umano e ulteriori ritardi metterebbero a rischio la nuova data obiettivo del 2024.
Non è stato ancora comunicato come la NASA intenda raggiungere l’obiettivo: accelerare i tempi di ben 4 anni richiede risorse che potrebbero arrivare o dal congresso, aumentando il budget a disposizione, o dal taglio ai finanziamenti di altri progetti, sacrificando altri obiettivi scientifici. Recentemente la NASA aveva comunicato l’intenzione di coinvolgere aziende private per lo sviluppo di un lander lunare.