Luca Parmitano comincia i preparativi per la missione Beyond

Morgan, Skvorcov e Parmitano posano davanti la loro navicella spaziale Sojuz MS-13. Fonte: Centro di addestramento Gagarin.

Luca Parmitano, astronauta italiano dell’ESA già in servizio sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2013, si prepara alla prossima missione, questa volta da comandante della ISS, che partirà il 6 luglio dal cosmodromo di Bajkonur.

Logo animato della missione Beyond. Fonte: Twitter, ESA

La missione che vedrà il ritorno dell’astronauta catanese nello spazio si chiama Beyond, nome scelto da lui stesso come proseguimento logico delle due missioni precedenti: Proxima e Horizon.

Il logo della missione Beyond

Metaforicamente il futuro comandante interpreta Proxima come una missione di servizio in prossimità della Terra, dove orbita appunto la ISS; Horizon è una missione che prepara l’uomo ad andare sempre più lontano, vicino all’orizzonte; con Beyond ci si vuole spingere oltre. Il logo animato della missione mostra dapprima Marte su cui poi viene sovrapposta l’immagine della Luna; successivamente appare un casco di un astronauta in trasparenza che scruta il cielo e nella visiera si riflette la Terra, con l’Europa in primo piano, e la ISS che sfreccia come per voler andare via dall’orbita.

Simulazione di un atterraggio fuori misura in una zona fredda, impervia e con un ferito. Fonte: Twitter Morgan, Parmitano, Skvorcov.

L’addestramento degli astronauti dura anni; vengono preparati, oltre alla missione che devono svolgere e alla missione di cui sono equipaggio di riserva, anche a tutti gli imprevisti che possono succedere durante il viaggio verso la ISS, durante il ritorno e nella permanenza nella stazione spaziale.

Il 27 febbraio Parmitano è partito dal centro di addestramento per astronauti di Star City in Russia, dopo aver salutato i familiari, ed è arrivato in Kazakistan a Bajkonur con altri cinque colleghi, due astronauti della sua missione, Skvorcov e Morgan, e tre della missione che lo precederà, Ovčinin, Hague e Kock . Si trovano tutti in una zona protetta per evitare il contagio da malattie infettive prima della partenza, isolati dal resto del mondo e in contatto solo con i tecnici del cosmodromo; perfino durante le conferenze stampa i giornalisti e gli astronauti sono separati da una parete di vetro.

Gli astronauti hanno avuto modo di provare le tute spaziali definitive, e di familiarizzare con la navetta Sojuz MS-12, quella di Ovčinin, Hague e Kock, di sedersi all’interno per capire dove è alloggiato il carico e le attrezzature di cui potrebbero aver bisogno. I tre astronauti Parmitano, Skvorcov e Morgan hanno avuto anche modo di vedere e toccare l’estero della loro navetta, la Sojuz MS-13, non ancora completa. Questi ultimi devono comunque provare le procedure della missione MS-12 in quanto sono i membri dell’equipaggio di riserva.

La preparazione nei prossimi mesi sarà intensa, ma agli astronauti e cosmonauti non mancheranno alcune occasioni per “staccare” anche grazie a tradizionali “riti” portafortuna che si ripetono per tutte le missioni, come guardare il film culto anni ’70 Sole bianco del deserto, piantare un albero nel viale degli eroi, e altri un po’ strani come urinare sulla ruota dell’autobus il giorno della partenza.

La nostra redazione vi terrà aggiornati sullo svolgimento dei preparativi della missione Beyond sulle pagine di AstronautiNEWS e su Forumastronautico.it.

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Gianmarco Vespia

La scienza è importante. Ne ho fatto parte tanti anni fa, ma ho dovuto abbandonare la carriera. In Italia manca il supporto agli scienziati, in molti modi: sostegno, fiducia, credibilità, rispetto e finanziamenti. ISAA mi ha dato la possibilità di diventare divulgatore e di raggiungere un pubblico interessato e appassionato in questo piccolo settore che è l'astronautica. La scienza si muove troppo in silenzio, occorre pazienza e attenzione per capirla e apprezzarla, per spiegarla alle nuove generazioni, appassionarle e permettergli di costruire un futuro migliore per sé e per il mondo intero.