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L’equipaggio dell’Expedition 57 è rientrato sulla Terra

L'equipaggio dell'Exp. 57 appena dopo il rientro. Da sx Serena Auñón-Chancellor della NASA, Alexander Gerst dell' ESA e Sergey Prokopyev della Roscosmos. Credit: NASA/Bill Ingalls

I tre membri dell’equipaggio dell’Expedition 57 sono tornati sulla Terra lo scorso giovedì 20 dicembre, toccando il suolo Kazako alle 18:02 italiane.

L’astronauta della NASA Serena Auñón-Chancellor, il Comandante dell’Expedition 57 Alexander Gerst dell’ESA ed il Comandante della Sojuz Sergey Prokopyev, erano stati lanciati lo scorso 6 giugno ed erano arrivati sulla Stazione spaziale due giorni dopo per dare inizio alla loro missione di lunga durata. Nel corso di 197 giorni, essi hanno circumnavigato il globo 3֗152 volte coprendo una distanza di poco più di 134 milioni di km.

Negli ultimi 16 giorni della sua missione, Auñón-Chancellor è stata raggiunta dalla collega della NASA Anne McClain. Si è trattata della prima volta in cui i rappresentanti della NASA a bordo dell’ISS erano tutte donne.

L’Expedition 57 ha contribuito a centinaia di esperimenti di biologia, biotecnologia, fisica e scienze della Terra a bordo del laboratorio internazionale in microgravità. Fra di essi spiccano le ricerche su nuove metodologie per il trattamento del cancro e per la crescita di alghe nello spazio. L’equipaggio ha anche installato una Life Sciences Glovebox, ovvero un’area di lavoro sigillata per la conduzione di esperimenti tecnologici e sulle scienze della vita, che può essere operata da due astronauti.

Si è trattato del primo volo spaziale per Auñón-Chancellor e Prokopyev e del secondo per Gerst, il quale totalizzando 362 giorni complessivi in orbita, è diventato l’astronauta dell’ESA con più giorni passati nello spazio.

Prokopyev ha svolto due attività extraveicolari durate complessivamente 15 ore e 31 minuti. Durante l’uscita del 11 dicembre, assieme al collega della Roscosmos Oleg Kononenko ha ritirato dei campioni di esperimenti scientifici dal modulo Rassvet ed ha effettuato delle riprese digitali della riparazione eseguita sul modulo abitativo della Sojuz MS-09 con cui il trio dell’Exp. 57 è rientrato a casa.

Ricordiamo che lo scorso agosto, l’equipaggio scoprì un piccolo foro in una parete di questo modulo che venne riparato nel giro di poche ore. Di seguito la capsula venne controllata attentamente e dichiarata idonea per il rientro sulla Terra.

Quando la Sojuz si è sganciata dall’ISS alle 02:40 italiane del mattino del 20 dicembre, ha avuto ufficialmente inizio sulla Stazione spaziale l’Expedition 58, composta dall’americana McClain, dal canadese David Saint-Jacques e dal russo Kononenko.

Il 28 febbraio 2019 dal Cosmodromo di Bajkonur in Kazakhstan, Nick Hague e Christina Kock della NASA ed Alexey Ovchinin della Roscosmos partiranno alla volta dell’ISS per dare il via all’Expedition 59.

Da oltre 18 anni, gli esseri umani stanno continuativamente vivendo e lavorando a bordo della Stazione, facendo progredire la conoscenza scientifica, effettuando dimostrazioni tecnologiche e realizzando delle importantissime innovazioni altrimenti irrealizzabili nella gravità terrestre, e che renderanno possibili le esplorazioni umane e robotiche a lunga durata nello spazio profondo.

L’Intermational Space Station è davvero un’impresa globale, infatti è stata visitata da oltre 230 persone di 18 paesi e nei suoi ambienti in microgravità sono si sono svolti al momento più di 2֗400 indagini scientifiche e tecnologiche ideate da ricercatori di 103 nazioni.

Il filmato del rientro:

Fonte: NASA

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