Il 1° ottobre, nel corso del 69° Congresso Internazionale di Astronautica in corso a Brema, Airbus ha annunciato l’avvio di “Moon Race”, una nuova competizione internazionale che permetterà a startup e aziende private di raggiungere la Luna.
Questo è il video di presentazione (in inglese):
I dettagli disponibili sono ancora pochi – il bando ufficiale uscirà tra qualche mese – ma è già chiaro che l’iniziativa non mira riproporre in nuova veste il Lunar X Prize sponsorizzato da Google, conclusosi, un po’ tristemente, senza che nessuno dei team concorrenti raggiungesse gli obiettivi previsti.
Il focus della nuova gara non sta tanto nel mettere in grado privati di fare atterrare un lander o un rover sulla superficie lunare, quanto piuttosto quello di “favorire lo sviluppo di tecnologie chiave per un’esplorazione sostenibile” del nostro satellite, come si legge nel comunicato stampa.
Ai partecipanti, che potranno presentare le proprie proposte entro la prossima primavera, sarà infatti chiesto di elaborare progetti tecnologici in un uno di quattro settori chiave:
- Produzione: ovvero la realizzazione di manufatti e strutture con l’impiego di risorse lunari.
- Energia: la messa a punto di mezzi per sopravvivere nella lunghissima notte lunare.
- Risorse: l’estrazione di acqua e ossigeno.
- Biologia: la coltivazione di piante sulla luna.
I progetti selezionati, scelti sulla base di innovatività, performance e scalabilità delle soluzioni proposte, ma anche della capacità dei concorrenti di raggiungere il pubblico, saranno presentati in occasione del congresso IAC del 2019.
I team ammessi potranno iniziare a dar corpo alle proprie idee attraverso una periodo quinquennale di sviluppo che prevede quattro step intermedi. Per il 2020 è prevista la realizzazione dei prototipi. L’anno successivo i partecipanti ultimeranno lo sviluppo tecnologico e testeranno i loro prodotti in un ambiente che simulerà le condizioni lunari. Nel 2023 dovrebbe iniziare la costruzione modelli definitivi, in vista di un possibile lancio, nel 2024.
Durante tutte queste fasi i team saranno sostenuti attraverso finanziamenti, consulenze ed accesso alle strutture necessarie per le sperimentazioni; ma il premio più importante, ovviamente, sarà il “ride to the moon”, il trasporto e la messa in opera delle tecnologie dei quattro vincitori (uno per ogni settore) sulla superficie lunare.
Per la realizzazione della competizione Airbus ha creato una società non profit, basata in Germania, The Moon Race NPO gGmbH, che ha l’obiettivo di creare attorno alla gara una robusta collaborazione internazionale, coagulando gli interessi verso l’esplorazione della luna che si vanno sempre più rafforzando sulle opposte sponde dell’Atlantico e nel mondo. L’annuncio di questi giorni prima ancora che ai possibili partecipanti sembra soprattutto rivolto a raccogliere altri partner, tra industrie ed agenzie spaziali.
L’iniziativa ha già comunque già ottenuto adesioni di prim’ordine, tra cui spiccano, oltre ESA e l’agenzia spaziale messicana (AEM), la francese Vinci, leader mondiale dell’ingegneria civile, e Blue Origin. Sarà proprio l’azienda di Jeff Bezos, si legge nel comunicato pubblicato il 2 ottobre, a supportare il viaggio lunare dei progetti vincitori attraverso il New Glenn e il nuovo lander lunare Blue Moon.
Fonte: The Moon Race