Il nuovo motore a propellente solido P120C che fungerà da primo stadio per il Vega-C a partire dal prossimo anno e da booster laterale per l’Ariane 6 dal 2020, è stato attivato per la prima volta lunedì 16 luglio presso lo Spazioporto europeo di Kourou nella Guiana Francese.
Per questo test il P120C è stato montato sulla struttura di prova BEAP (Banc d’Essais des Accélérateurs à Poudre), appositamente progettata per le prove al banco di motori a propellente solido dall’agenzia spaziale francese CNES.
Il P120C è a tutti gli effetti il più grande motore monolitico a propellente solido mai costruito, è lungo 13,5 metri, largo 3,4 ed ha una massa di 153 t di cui 142 di propellente per fornire una spinta di 450 tonnellate. Esso è realizzato totalmente in fibra di carbonio.
L’accensione è avvenuta in maniera nominale, e durante il funzionamento del propulsore sono stati rilevati circa 600 parametri relativi alla performance ed anche all’impatto ambientale.
Il successo di questo test sarà una tappa fondamentale per lo sviluppo dei lanciatori europei del futuro, Ariane 6 e Vega-C. Il P120C è il frutto del lavoro della Europropulsion, la joint venture (50/50) realizzata dalla francese ArianeGroup e dall’italiana Avio di Colleferro – Roma. Il programma di sviluppo dell’Ariane 6 e del Vega-C venne deciso durante la ministeriale ESA del 2014.
Sono previsti due ulteriori test di accensione prima del debutto del P120C nel 2019 con il Vega-C e nel 2020 con l’Ariane 6 nelle versioni 62 con due booster e 64 con quattro.
La razionalizzazione degli investimenti, la semplificazione della progettazione, lo sfruttamento delle infrastrutture nel Vecchio Continente e nella Guiana Francese e l’utilizzo di tecnologie e processi produttivi innovativi permetteranno di produrre fino a 35 motori ogni anno.
Il P120C è formato da due parti principali; la prima è l’involucro strutturale, costruito da Avio in composito a base di fibra di carbonio e resina epossidica, la seconda è l’ugello, costruito da ArianeGroup utilizzando diverse varietà di compositi che includono anche il carbon/carbon. Esso è stato progettato per permettere l’espulsione ad alta velocità dei gas caldissimi (3.000°C) generati dal motore e per oscillare in modo da permettere la modifica della traiettoria di volo del booster.
La colata del propellente solido e l’integrazione finale vengono effettuate a Kourou.
Nei prossimi giorni gli ingegneri di Avio e di ArianeGroup procederanno ad analizzare i dati raccolti durante il test.
Il filmato ufficiale del test:
Fonti: forumastronautico.it; ESA, ArianeGroup;