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L’equipaggio della Expedition 56 è completo a bordo della ISS

L’astronauta dell’ESA Alexander Gerst è arrivato ieri alla Stazione Spaziale Internazionale insieme all’astronauta della NASA Serena Auñón-Chancellor ed al comandante Sergej Prokopyev di Roscosmos, segnando l’inizio della missione Horizons di Alexander.

Il trio è stato lanciato nello spazio alle 13:12 (11:12 GMT) del 6 giugno a bordo della navicella Sojuz MS-09 dal cosmosdromo di Bajkonur, Kazakistan.

Dopo aver effettuato 34 orbite della Terra in due giorni, i tre astronauti hanno allineato la navicella alla Stazione Spaziale Internazionale e si sono avvicinati all’avamposto orbitante per l’attracco, o docking. I due giorni di orbita sono trascorsi nel ristretto modulo orbitante della Sojuz, che non è più grande di una macchina. Con limitate comunicazioni e limitato spazio abitativo, gli astronauti hanno avuto modo di adattarsi alla ridotta gravità e di riflettere sulla missione che li attende.

La navicella Sojuz MS-09 è arrivata alla Stazione Spaziale Internazionale, del peso di 400 tonnellate, alle 15:01 (13:01 GMT) dell’8 giugno e si è agganciata al modulo Rassvet. Dopo controlli standard ma accurati per accertare una connessione ermetica tra le due navicelle, alle 17:17 (15:17 GMT) i portelloni sono stati aperti per lasciare entrare Alex, Serena e Sergej nella loro nuova casa e posto di lavoro per i prossimi sei mesi.

Durante la seconda parte della sua missione, Alexander assumerà il ruolo di comandante della Stazione Spaziale Internazionale, solamente il secondo europeo a ricoprire questa carica dopo l’astronauta belga dell’ESA Frank de Winne nel 2009. Il prossimo anno, l’astronauta dell’ESA Luca Parmitano sarà il terzo comandante europeo durante la sua missione nel 2019 – una dimostrazione di fiducia nelle conoscenze europee e nell’addestramento per le missioni spaziali da parte dei partner della Stazione Spaziale Internazionale.

La missione di Alexander si chiama Horizons come simbolo di ciò che non si conosce e che si trova oltre. La missione rafforza ulteriormente le conoscenze dell’ESA per vivere e lavorare fuori dal pianeta. Alexander testerà nuovi modi di operare e lavorare con i robot con lo scopo di sviluppare le tecniche necessarie per la futura esplorazione abitata e robotica del nostro sistema solare, come comandare dei rover mentre orbitano un altro pianeta.

Progetti per costruire un accesso internazionale tra la luna e la Terra saranno discussi questo mese con la fornitura, da parte dell’Europa, di componenti chiave – come ad esempio il modulo abitativo ed il modulo di servizio per la sonda Orion della NASA, per il trasporto di astronauti, rifornimenti e parti.

Un sistema vitale avanzato costruito a Friedrichshafen, in Germania, è pronto per il lancio e l’installazione mentre Alexander è a bordo. Permetterà all’uomo di vivere ancora più lontano dalla Terra in quanto richiede minore frequenza di rifornimenti attraverso un miglior riciclo dell’aria e dell’acqua. Il prossimo anno, le comunicazioni della Stazione Spaziale vedranno un significativo miglioramento grazie ad un sistema europeo di comunicazioni laser installato all’esterno del modulo Columbus, che si collega al Sistema Europeo di Trasmissione Dati o EDRS (European Data Relay System).

Il programma scientifico della missione Horizons di Alexander è ricco di ricerca europea: Alex prenderà parte in oltre 50 esperimenti per portare beneficio alle persone sulla Terra ma anche per preparare future esplorazioni spaziali. Molti di questi esperimenti verranno eseguiti nel laboratorio europeo Columbus, che proprio quest’anno festeggia i suoi 10 anni nello spazio.

L’accesso più facile e continuativo al laboratorio in micro gravità per i ricercatori, è stato assicurato con l’installazione, all’inizio di questa settimana, del primo servizio commerciale europeo di ricerca in microgravità, ICE Cubes. Con una quota prestabilita, qualsiasi team di ricerca può eseguire un esperimento all’interno del laboratorio spaziale europeo Columbus.

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