United Launch Alliance (ULA) ha annunciato che Aerojet Rocketdyne fornirà il motore RL10 per la nuova generazione di upper stage Centaur che equipaggerà il nuovo lanciatore Vulcan.
“ULA e Aerojet Rocketdyne hanno una lunga storia di successo che è iniziata con il primo volo dei nostri razzi Atlas e Delta negli anni ’60”, ha dichiarato Tory Bruno, presidente e CEO di ULA. “Non potremmo essere più contenti di aver scelto il collaudato e affidabile RL10 per potenziare il nostro stadio superiore Vulcan Centaur.”
Questa partnership è un accordo a lungo termine con Aerojet Rocketdyne per fornire i propulsori per il prossimo decennio. Come parte di questa partnership, Aerojet Rocketdyne fornirà gli RL10 e svilupperà l’RL10C-X, la nuova generazione della famiglia RL10. L’RL10C-X aumenterà l’uso della produzione additiva e introdurrà altre tecnologie avanzate per migliorare la qualità, l’affidabilità, la convenienza e le prestazioni.
“I fattori determinanti per la nostra selezione includevano il prezzo e il programma di consegna”, ha affermato Bruno. “Non vediamo l’ora di continuare la nostra solida partnership per garantire una buona introduzione del Vulcan Centaur”.
Nel corso di quasi 60 anni, più di 450 motori RL10 hanno volato su vari lanciatori, con un record ineguagliato di successo di missione.
Il propulsore è stato testato nella sua prima versione a terra nel 1959 al Pratt & Whitney Florida Research and Development Center di West Palm Beach, il primo volo è stato un test suborbitale del 1962 fallito, mentre il primo volo orbitale, culminato da un successo, è avvenuto nel 1963. Questo propulsore, almeno inizialmente, venne realizzato per l’USAF, in particolare per poter equipaggiare il progetto di lander lunare Lunex con capacità di variare la spinta.
Negli anni l’RL10 è stato pesantemente rivisto e sviluppato, aumentando sensibilmente le prestazioni finali, con l’impulso specifico che è passato da 425 sec. della prima versione RL-10A-1 ai 462 sec. dell’attuale RL-10B-2 che equipaggia il secondo stadio dei Delta IV. Le modifiche più importanti apportate negli anni riguardano l’ugello espandibile e i giunti cardanici elettromeccanici che hanno sostituito quelli idraulici, mentre negli ultimi anni sono state sperimentate a terra una nuova camera di combustione e dei nuovi iniettori, entrambi realizzati con stampanti 3D.
ULA sta continuando il suo processo di approvvigionamento competitivo anche per il propulsore del primo stadio e prevede di effettuare presto la selezione fra il BE-4 di Blue Origin e l’AR1 di Aerojet Rocketdyne.
Fonte: ULA