Il congresso degli Stati Uniti ha approvato un provvedimento che destina alla NASA quasi 21 miliardi di dollari: un incremento di oltre 1.6 miliardi rispetto alle richieste dell’esecutivo, che fa del bilancio 2018 uno dei più alti della recente storia dell’agenzia spaziale americana.
Il mese scorso il congresso americano ha trovato un accordo che ha elevato ancora una volta il tetto del debito pubblico, specialmente in materia di difesa e ricerca, mettendo fine ad una serie di provvedimenti transitori che si sono susseguiti negli ultimi mesi insieme ad una lotta serrata che ha portato ad un shutdown federale e ha rischiato di crearne altri. Mercoledì scorso si sono visti i frutti di questo accordo con l’approvazione del Consolidated Appropriation Act of 2018, un decreto che regola il finanziamento di quasi tutte le agenzie federali per il resto di quest’anno. La NASA e la ricerca sono state beneficiate in maniera consistente, come tutte le fonti hanno concordemente affermato e questo alla luce del rifiuto del congresso di seguire i tagli suggeriti dall’amministrazione Trump, anzi fornendo a quasi tutte le agenzie un aumento di fondi. Il risultato è il miglior budget per la ricerca scientifica dell’ultimo decennio. La NASA ha ricevuto un aumento di 1,1 miliardi di dollari con tetto di 20,7 miliardi di spesa nel 2018, ma rispetto ai 19,1 miliardi proposti dalla Casa Bianca per quest’anno, l’aumento rappresenta un incremento netto di 1,6 miliardi. E non c’è solo la NASA: quasi tutte le altre agenzie governative per la ricerca hanno ottenuto un miglioramento negli stanziamenti del pacchetto complessivo da 1,3 trilioni di dollari dell’Omnibus Spending Bill, dalla National Science Foundation al NOAA, dall’agenzia per l’ambiente (EPA) all’American Society for Biochemistry and Molecular Biology.
Molte le missioni NASA che ricevono un ampliamento dei finanziamenti: il programma di esplorazione di Marte ottiene 75 milioni di dollari di incremento, con la specifica intenzione di beneficiare il progetto di rientro di campioni di suolo marziano sulla Terra. Il programma di protezione planetaria ottiene un aumento di 35 milioni di dollari indirizzati a NEOCam, un telescopio orbitante proposto per il rilevamento degli asteroidi potenzialmente pericolosi. La missione di esplorazione di Europa, poi, incassa 595 milioni di dollari, non solo per il progetto Clipper, ma anche per un lander. Il congresso ha definito i termini di conferma per un lancio del lander nel 2022 a bordo dello Space Launch System e di Clipper per il 2025 a bordo di un vettore commerciale.
Vediamo nel dettagli gli altri maggiori benefici ricevuti dalla NASA.
Esplorazione planetaria
Con un aumento netto dei fondi di 2,2 miliardi di dollari, questa branca delle attività NASA ottiene il suo miglior bilancio del ventunesimo secolo. Come detto, il maggior incremento riguarda l’esplorazione di Europa con il Clipper e la missione lander, senza dimenticare l’esplorazione robotica di Marte. Il programma Discovery e New Frontiers ottiene un aumento del 10% e il progetto dell’elicottero da inviare su Marte con il rover Mars 2020 riceve un finanziamento di 23 milioni di dollari. Non è da trascurare nemmeno il finanziamento di 197 milioni di dollari che va ai ricercatori di science planetarie che operano in centri universitari non direttamente coinvolti con le missioni
Scienze della Terra
Rispetto alle buie previsioni del primo insediamento dell’amministrazione Trump, questa branca si trova pressoché agli antipodi di quanto atteso. Il finanziamento stanziato rimane infatti a 1,9 milioni di dollari, segnando una sostanziale conferma di continuità rispetto all’amministrazione Obama: cosa che per un settore che era stato individuato come obiettivo di totale rimozione dalla NASA è un enorme successo.
Space Launch System
Il programma del più potente lanciatore, trascurandone momentaneamente i ritardi, guadagna 350 milioni di dollari per la realizzazione di una nuova, addizionale torre mobile, che ha la finalità di trasportare il razzo presso la rampa di lancio. Prima di questo provvedimento esisteva solo la previsione per la realizzazione del trasporto per la versione Block 1a del vettore. Per la versione Block 1b, lo sviluppo di una torre mobile richiedeva tre anni, ma siccome esisteva solo una torre, il lavoro non sarebbe cominciato sino al lancio del primo Block 1a nel 2020, creando così ulteriori ritardi. Con una seconda torre, questo collo di bottiglia sarebbe eliminato e consentirebbe di poter lanciare in futuro la versione Block 1a in caso fosse necessario.
La tabella seguente, che raggruppa le voci di finanziamenteo espresse in milioni di dollari, dettaglia i bilanci per ogni sezione.
Le notizie di questa settimana per l’agenzia equilibrano quelle negative che vedono la NASA ancora senza un amministratore ufficialmente nominato da oltre un anno e con quello ad interim dimissionario. Se l’amministrazione Trump ha replicato la propria strategia imprevedibile nelle nomine governative, risparmiando un licenziamento ad un amministratore NASA per il solo fatto di non averlo mai nominato, il congresso ha riparato e ha dato all’agenzia spaziale un anno di serenità nel guardare avanti verso le proprie maggiori sfide.