ASI e Aeronautica Militare insieme per il volo suborbitale
È stato siglato nella mattinata di martedì 20 marzo, presso il Reparto di Medicina Aerospaziale situato nell’aeroporto militare di Pratica di Mare, l’Accordo esecutivo di collaborazione tra l’Aeronautica Militare e l’Agenzia Spaziale Italiana per la collaborazione nelle attività di volo suborbitale e della medicina aerospaziale.
L’accordo firmato dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Enzo Vecciarelli e dal Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston, per la collaborazione nelle attività dedicate al volo suborbitale e alla medicina, è solo l’inizio di una sinergia che comprende anche l’Enac, i ministeri e l’industria italiana del settore.
Forte dell’esperienza in campo sperimentale e industriale, il Paese punta a ritagliarsi un ruolo da protagonista nel volo suborbitale ovvero nella zona di transizione tra i 18 e i 100 Km e nel futuro imminente l’Italia potrà avere uno spazioporto, dei piloti idonei ed una regolamentazione ad hoc per questo genere di voli. Si tratta di un settore strategico ancora da sviluppare: solo gli Stati Uniti hanno mosso i primi passi nel settore grazie all’intraprendenza dei privati, ma il nostro Paese ha gettato le basi per fungere da apripista.
L’Aeronautica Militare si è già da tempo dotata di risorse infrastrutturali e di personale altamente specializzato nel settore, aderendo anche a programmi aerospaziali internazionali, con grandi ritorni professionali e scientifici, acquisendo competenze specialistiche nei settori del volo astronautico e dei nuovi sistemi di trasporto spaziale.
L’Agenzia Spaziale Italiana, parallelamente, è impegnata in progetti ed iniziative che consentano alla Nazione di cogliere le importanti opportunità tecnologiche e commerciali legate ai nuovi sistemi di trasporto aerospaziale, con particolare riguardo a quelle con profilo di volo suborbitale.
Con questa cooperazione, che si esplicherà attraverso la costituzione di un apposito tavolo di esperti che concorderà e realizzerà progetti congiunti tra le due Istituzioni, allo scopo di coltivare una sinergia efficace e benefica per il sistema Paese.
Esempi di tali attività sono la realizzazione di voli suborbitali ed aerospaziali, la conduzione di esperimenti scientifici, lo sviluppo di professionalità altamente specializzate ed il supporto ad operazioni nel campo della medicina aerospaziale.
“La firma dell’accordo con l’ASI – ha commentato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Enzo Vecciarelli – rappresenta la volontà di collaborazione e stretta interrelazione fra le istituzioni militari e civili, con l’intento di costruire una governance strategica per lo sviluppo di capacità duali in un settore in forte sviluppo e, comunque, strategico per l’intero sistema-Paese”.
Il Presidente ASI Roberto Battiston ha aggiunto che l’intesa “apre la strada a studi biomedici di avanguardia sulle condizioni umane nei voli suborbitali e spaziali. La storica collaborazione tra l’Asi e la Difesa si inserisce nel quadro disegnato dalla nuova legge sull’aerospazio che coinvolge il governo e l’industria con l’obiettivo di rafforzare le capacità nazionali”. Inoltre, “si tratta di un accordo in cui AM e Asi esploreranno le opportunità di formazione di astronauti per voli commerciali e sfruttamento delle opportunità che si aprono”.
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Gran bella notizia per l’Italia.
Penso che lo spazio e la space economy è uno di quei settori in cui possiamo davvero essere all’avanguardia, spero che i nostri politici se ne rendano conto…
Molto bene !!!