L’ONU approva nuove linee guida per le attività spaziali
Il comitato per l’utilizzo pacifico dello spazio esterno COPUOS (Committee on the Peaceful Uses of Outer Space) delle Nazioni Unite, ha recentemente approvato una nuova serie di linee guida con l’obbiettivo di ridurre i rischi relativi all’utilizzo dell’ambiente spaziale. Con particolare attenzione a quelli dovuti alle possibili collisioni tra i sempre più presenti manufatti umani.
Le 9 linee guida appena approvate si vanno ad aggiungere alle 12 approvate nel 2016 e, pur non avendo valore vincolante per le varie agenzie spaziali governative e gli operatori privati, dovranno obbligatoriamente essere incluse nelle future legislazioni per gli affari spaziali di ciascuno degli 87 stati che le hanno approvate.
L’importanza e la necessità di questo intervento super partes, si riassume nella prefazione del documento appena approvato:
“L’orbita terrestre, intesa come ambiente spaziale, costituisce una risorsa finita che viene sempre più utilizzata da un crescente numero di Stati, organizzazioni intergovernative ed entità non governative. La proliferazione di detriti spaziali, l’incremento della complessità delle attività nello spazio, la comparsa di larghe costellazioni (di satelliti n.d.t.) e l’incremento del rischio di collisioni ed interferenza tra gli oggetti spaziali, può avere ripercussioni sulla sostenibilità a lungo termine delle attività nello spazio. Per affrontare questi sviluppi e rischi, per evitare di inquinare l’ambiente spaziale e per la sicurezza delle operazioni spaziali è necessaria una cooperazione internazionale tra gli Stati e le organizzazioni coinvolte.”
Parlando allo SmallSat Symposium, svoltosi in Canada a metà febbraio, il presidente del COPUOS David Kendall ha affermato che queste linee guida scaturiscono da un grande e lungo lavoro svolto dai membri della commissione iniziato nel 2010.
“…il nostro lavoro ha avuto i suoi alti e bassi, all’euforia dei rapidi progressi sono seguiti momenti di frustrazione causati da uno stallo nelle discussioni. Le linee guida riconoscono la fragilità dell’ambiente spaziale e le odierne e future minacce che devono essere affrontate per poter assicurare un continuo utilizzo dello spazio.”
Cogliendo l’opportunità di essere ospite in un simposio di sviluppatori ed utilizzatori di piccoli satelliti, Kendall si è soffermato sulla linea guida informalmente chiamata “small satellite guideline”, che chiede di incrementare la tracciabilità degli oggetti spaziali e di limitare la presenza a lungo termine in orbita una volta conclusa la missione.
In termini generali le linee guida coprono un’ampia varietà di argomenti, tra cui la registrazione degli oggetti orbitali, lo scambio di informazioni (anche pre volo) tra tutti i soggetti coinvolti, effettuare valutazioni congiunte degli eventi che accadono durante una missione, studiare misure preventive per ridurre i rischi dovuti a rientri incontrollati in atmosfera ed altri ancora.
Il lavoro della commissione si sta avvicinando alla conclusione ed attualmente altre 7 linee guida sono oggetto di studio alla ricerca di un consenso unanime. Tra i nuovi argomenti in discussione sono presenti le attività in prossimità di un satellite e la sua rimozione forzata dall’orbita e, forse il più importante tra tutti, l’utilizzo pacifico dello spazio.
Fonte, SpaceNews
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