Il Dream Chaser volerà verso la ISS nel 2020

Rappresentazione del Dream Chaser in volo libero Credits: SNC
La NASA ha autorizzato Sierra Nevada Corporation (SNC) al primo lancio della versione cargo dello spazioplano Dream Chaser, con destinazione la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), entro il 2020.

Con un comunicato pubblicato lo scorso 7 febbraio 2018, Sierra Nevada Corporation ha reso noto che la NASA ha fornito l’autorizzazione al primo volo dopo aver certificato il raggiungimento dei requisiti fondamentali fissati per la fase di progettazione dello Dream Chaser.

La prima missione del Dream Chaser in versione cargo, fissata entro la fine del 2020, sarà una missione per trasportare rifornimenti sulla Stazione Spaziale Internazionale, all’interno del secondo contratto Commercial Resupply Services (CRS2 – servizio di rifornimento commerciale) per il quale SNC è stata selezionata dalla NASA insieme a SpaceX e ATK, che con le loro capsule, rispettivamente Dragon e Cygnus, dal 2012 effettuano per l’Agenzia Spaziale Americana il servizio di approvvigionamento della ISS.

Quali sono le prestazioni cargo del Dream Chaser?

  • È in grado di trasportare complessivamente, fra la stiva pressurizzata interna e quella esterna esposta allo spazio, fino a 5.500 kg di materiali di consumo e di carichi utili per esperimenti scientifici.
  • È in grado di rimanere collegato alla Stazione Spaziale per lunghi periodi di tempo in modo che l’equipaggio possa trasferire merci ed effettuare esperimenti scientifici al suo interno.
  • Può essere utilizzato, durante le fasi di volo, come un laboratorio volante consentendo agli scienziati sulla Terra di inviare comandi alla strumentazione scientifica e di ricevere dati in tempo reale.
  • Gli esperimenti scientifici eventualmente installati a bordo potranno funzionare in autonomia durante la missione.
  • Per quanto riguarda gli esperimenti scientifici più critici, essi potranno essere effettuati a bordo della cabina pressurizzata (gestiti sia dall’equipaggio della ISS che in modo automatico).
  • I materiali o gli esperimenti contenuti nella sezione non pressurizzata possono essere trasferiti da e verso la Stazione Spaziale per mezzo del braccio robotico della ISS.
  • È in grado di ritornare sulla Terra fino a 2.000 kg di carico utile effettuando, come un aeroplano, un atterraggio autonomo e con basse sollecitazioni di rientro sulla pista dello Space Shuttle Landing Facility (SLF) presso il Kennedy Space Center (KSC) della NASA di Cape Canaveral in Florida. Queste peculiarità riducono i tempi di trasporto ai laboratori di destinazione degli esperimenti ritornati a Terra, e quindi massimizzando l’integrità dei dati raccolti in orbita.

Sierra Nevada Corporation ha inoltre rilasciato sul proprio canale YouTube un filmato con maggiori dettagli rispetto ai precedenti del test di atterraggio del Dream Chaser, effettuato con successo lo scorso 11 novembre 2017.

Fonte: SNC.

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Giuseppe Corleo

Ingegnere meccanico per corso di studi, informatico in ambito bancario per professione, appassionato di tutto ciò che riguarda astronomia, astronautica, meccanica, fisica e matematica. Articolista del sito Astronautinews.it dal 2011.