È iniziata la costruzione della prima vera astronave Orion
È ufficialmente incominciata la fase di assemblaggio dell’astronave che porterà gli astronauti sulla Luna e verso lo spazio profondo.
Gli ingegneri ed i tecnici della Lockheed Martin hanno infatti saldato i primi due componenti della capsula dell’equipaggio dell’astronave Orion presso La Michoud Assembly Facility della NASA, nei pressi di New Orleans. Ne ha dato notizia la stessa Lockeed Martin in un comunicato ufficiale dello scorso 1 Febbraio.
L’astronave di nuova concezione Orion, ospiterà per la prima volta degli astronauti per la missione EM-2 (Exploration Mission-2) diretta nelle profondità del sistema solare. Essa verrà lanciata con l’altrettanto nuovo razzo Space Launch System (SLS) dando inizio alla nuova era di esplorazione umana della NASA.
Secondo quanto dichiarato da Mike Hawes, vice presidente della Lockheed Martin e program manager del programma Orion, la nuova astronave è il più complesso veicolo spaziale mai costruito, e la sua produzione sarà più efficiente di quella relativa a qualsiasi altra capsula. Il guscio a pressione per esempio, è del 30% più leggero di quello impiegato per la missione EM-1 ed ha l’80% di parti in meno.
Progettato in maniera specifica per essere in grado di affrontare le severe condizioni di un viaggio nello spazio profondo mantenendo al suo interno l’equipaggio al sicuro, il modulo per l’equipaggio, o pressure vessel, è composto da sette grosse parti in lega di alluminio che vengono saldate assieme per dare luogo ad una robusta e leggera capsula a tenuta d’aria.
Le prime parti ad essere recentemente saldate fra loro, sono state la paratia anteriore con la sezione del tunnel, nella parte superiore dello spacecraft.
La costruzione del pressure vessel proseguirà durante la primavera e l’estate prossime presso Michoud con l’integrazione dei tre pannelli conici, della struttura centrale e della paratia posteriore.
Per settembre prossimo è prevista la sua spedizione al Kennedy Space Center dove il team della Lockheed Martin completerà l’assemblaggio ed inizierà i test.
I moduli per l’equipaggio per le missioni EM-1 ed EM-2 sono molto simili dal punto di vista progettuale, ma per il secondo sono state fatte delle migliorie sui processi, sulla programmazione e sulla gestione delle catene di fornitura. Tutto ciò contribuirà ad abbassare i costi e a velocizzare la produzione.
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Oh, una bella notizia, finalmente!
bell’articolo, spero che la fase di realizzazione non subisca ritardi.
Le astronavi spaziali ce li avete da tempo ma non lo dite.girate nello sistema solare da tempo.
Speriamo che anche grazie ad Orion i viaggi su Marte diventino realtà… siamo stanchi di aspettare ancora: vogliamo l’uomo su Marte!
Bravissimo