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ISS Weekly Status Report – 26.2017

ISS, Shuttle, Sojuz e ATV. Credits: NASA

Pubblichiamo il nuovo report delle attività svolte dagli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

25 agosto

Lung Tissue
L’equipaggio ha prelevato alcuni campioni, successivamente stivati nel Minus Eighty Degree Celsius Laboratory Freezer for ISS (MELFI), ed ha fissato i supporti nelle Tissue Bag. L’indagine Lung Tissue, utilizzando le più recenti tecniche di bioingegneria, sfrutta l’ambiente in microgravità della ISS per collaudare strategie per la crescita di nuovi tessuti polmonari. L’esperimento studia la crescita e lo sviluppo di diversi tipi di cellule polmonari in condizioni controllate a bordo dell’ISS. Le cellule vengono coltivate in un ambiente specializzato per osservare come la gravità influenza la loro crescita e specializzazione in nuovo tessuto polmonare.

Space Technology and Advanced Research Systems (STaARS) Intraterrestrial Fungus (iFUNGUS)
L’equipaggio ha prelevato 2 sacchetti di campioni dal General Laboratory Active Cryogenic ISS Experiment Refrigerator (GLACIER) per inserirli nella struttura STaARS per un periodo di incubazione di 8 e 11 ore rispettivamente. Al termine, i campioni sono stati rimossi e stivati in un MELFI per la conservazione. L’equipaggio ha ripetuto i passaggi appena descritti con altri 2 sacchetti di campionamento ma con tempi di incubazione di 18 e 23 ore. STaARS-iFUNGUS è lo studio della crescita in microgravità di un raro tipo di fungo progettato per cercare nuovi antibiotici. Il fungo, Penicillium chrysogenum, proviene dalle profondità della Terra e mostra un potenziale in qualità di fonte per nuovi composti antibatterici. L’esperimento iFUNGUS prevede il trasporto di campioni congelati di spore fungine sulla ISS, la coltivazione del fungo con diverse miscele di nutrienti e con intervalli di crescita diversi, il congelamento dei campioni ed il ritorno a Terra, dove gli scienziati esamineranno come sono cresciuti i funghi e quali prodotti chimici sono stati prodotti. STAARS-iFUNGUS dimostra come l’ambiente in microgravità presente a bordo della ISS possa servire come laboratorio e impianto di produzione per nuove scoperte scientifiche.

MagVector
L’equipaggio ha effettuato le attività di chiusura e pulizia della MagVector Run #12, durata 7 giorni. L’indagine MagVector dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) studia come il campo magnetico della Terra interagisce con un conduttore elettrico.
[NDT : Il campo magnetico terrestre scorre costantemente intorno a noi influenzando la nostra vita quotidiana. Oltre a proteggerci dai venti solari, il campo magnetico viene utilizzato, ad esempio, dalle bussole ed aiuta gli uccelli a trovare la destinazione quando migrano. Questa stessa forza può interagire ed interferire con le apparecchiature e gli esperimenti della Stazione Spaziale Internazionale. Magvector studierà come il campo magnetico terrestre interagisce con un conduttore elettrico. Utilizzando sensori magnetici estremamente sensibili collocati intorno e sopra un conduttore, il ricercatore potrà ottenere informazioni sul modo in cui le influenze generate da un campo magnetico interagiscono con i conduttori elettrici. Questa ricerca non solo contribuirà a migliorare i futuri esperimenti che verranno effettuati sulla ISS, ma potrà offrire spunti sul modo in cui i campi magnetici influenzano i conduttori elettrici in genere.]

Rodent Research 9 (RR-9)
L’equipaggio ha ripulito le gabbiette degli animali ed ha sostituito le barrette alimentari. L’esperimento RR-9 studia come la microgravità colpisce i sistemi immunitari, i muscoli e le ossa dei roditori nel corso di una missione a lungo temine a bordo della ISS. I topi rimarranno in orbita per circa 30 giorni, dopodiché, una volta a Terra, verranno studiati dagli scienziati per osservare gli effetti della microgravità sui loro tessuti, tra cui il cervello, i muscoli, il cuore, le articolazioni, gli occhi ed il sistema immunitario.

SUPVIS-Justin
L’equipaggio ha installato la strumentazione dell’indagine ESA – SUPVIS-Justin. SUPVIS-Justin, che fa parte del programma Meteron, intende dimostrare che un astronauta su una stazione spaziale orbitante può controllare e condurre un robot remoto tramite un tablet o PC. L’esperimento SUPVIS-Justin include un concetto di autonomia estesa; l’equipaggio fornisce comandi di alto livello al robot che, tramite la sua logica, potrà completare in autonomia un’attività secondo gli algoritmi pre-programmati. In questo senso, la responsabilità del processo decisionale è condivisa tra l’equipaggio e il robot.
[NDT : L’esperimento SUPVIS affronta lo scenario dell’esplorazione planetaria. L’esperimento mira a dimostrare la possibilità di governare da remoto un robot a svolgere compiti complessi. SUPVIS si svolgerà in un ambiente simulato. In particolare, il robot umanoide, di stanza a Terra presso il German Aerospace Center (DLR) a Oberpfaffenhofen in Germania, sarà pilotato dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il robot non risolverà l’intera attività in modo autonomo, ma sarà guidato da un astronauta dallo spazio. Sostanzialmente verrà realizzato il concetto di un robot che agirà come un collaboratore dell’astronauta in orbita.]

Microbial Tracking-2 (MT-2)
L’equipaggio ha raccolto campioni di saliva per stivarli successivamente all’interno di un MELFI. Microbial Tracking-2 intende tracciare, nel corso di una ricerca della durata di un anno, i diversi tipi di microbi presenti sulla ISS attraverso una serie di campionamenti di superfici, atmosfera della ISS e saliva degli astronauti. I campioni raccolti vengono inviati a Terra per le analisi molecolari (DNA ed RNA) per identificare i tipi di microbi e per studiare come la flora microbica si modifica nel tempo.

Lighting Effects
Un membro dell’equipaggio ha registrato un appunto relativo alla qualità del proprio sonno. L’esperimento Lighting Effects desidera quantificare e qualificare gli effetti dell’illuminazione sull’abitabilità dei veicoli spaziali. Tutte le fonti luminose della ISS verranno sostituite con un nuovo sistema progettato per migliorare la salute ed il benessere dell’equipaggio. L’indagine Lighting Effects studia l’impatto del cambiamento portato dalla sostituzione delle lampadine fluorescenti con luci led ad intensità luminosa e colore regolabili, per capire se le nuove luci potranno migliorare i ritmi circadiani dell’equipaggio. I risultati di questa indagine avranno importanti ricadute anche su tutte le persone a Terra che fanno uso di lampade ad incandescenza. Gli SSLA sono stati progettati per sostituire i General Luminaire Assemblies (GLAs) per migliorare l’acuità visiva e per fornire una miglior soluzione per affrontare i disagi dovuti ai ritmi circadiani ed al ciclo del sonno dell’equipaggio. Per raggiungere questi obiettivi, gli SSLA sono stati progettati per funzionare in 3 modalità di spettro luminoso distinte. Le diverse modalità di funzionamento hanno a che fare con la gestione della porzione del blu fornita dalla luce delle lampade; la luce blu ha impatti sulla produzione di melatonina che a sua volta ha impatti sul sonno.

Dose Tracker
Un membro dell’equipaggio ha completato oggi un nuovo monitoraggio settimanale sull’assunzione di farmaci, annotando le proprie osservazioni tramite l’app installata sul proprio iPad. Questa indagine documenta l’uso di farmaci da parte dei membri dell’equipaggio, registrando la loro assunzione prima e durante la missione sulla ISS, analizzando anche le caratteristiche degli effetti collaterali, la loro frequenza e gravità. Questo studio intende comparare l’efficacia di un farmaco sulla Terra con quanto riscontrato nello spazio, ponendo particolare rilievo ai sintomi ed agli effetti collaterali per stabilire se le alterazioni riscontrate nel corso di un volo spaziale siano da attribuirsi alla farmacocinetica (PK) oppure alla farmacodinamica (PD).

On-Board Training (OBT) Sojuz Descent Drill
In preparazione del ritorno a Terra, l’equipaggio della Sojuz 50S ha partecipato ad una sessione di addestramento per simulare un rientro nominale. Il distacco dalla ISS ed il rientro a Terra sono in programma per sabato 2 settembre.

Waste & Hygiene Compartment (WHC) Urine Receptacle Remove and Replace (R&R)
L’equipaggio ha sostituito il ricettacolo ed il filtro dell’urina del WHC.

Starboard Crew Quarters (CQ) Cleaning
In preparazione dell’ormai imminente ritorno a Terra in programma per settimana prossima, l’equipaggio ha pulito i condotti e le ventole di aspirazione e scarico dei propri Crew Quarters (CQ).

 

28 agosto – 1 settembre

50S Crew Departure Preparations
In preparazione del ritorno a Terra in programma questo fine settimana, l’equipaggio della Sojuz 50S ha ripulito i Crew Quarters da loro occupati, ha riposto gli oggetti, che torneranno a Terra con loro, all’interno della Sojuz ed ha effettuato un ripasso delle procedure di rientro. L’undock della Sojuz 50S è previsto per sabato 2 settembre alle ore 16.58 CDT, mentre l’atterraggio avverrà alle ore 20:20 CDT in una zona meridionale del Kazakhstan.

Space Technology and Advanced Research Systems (STaARS) Intraterrestrial Fungus (iFUNGUS)
Sabato, l’equipaggio ha prelevato 2 sacchetti di campioni dalla struttura STaARS dopo averli lasciati in incubazione per 18 ore il primo e 23 ore il secondo. STaARS-iFUNGUS è lo studio della crescita in microgravità di un raro tipo di fungo progettato per cercare nuovi antibiotici. Il fungo, Penicillium chrysogenum, proviene dalle profondità della Terra e mostra un potenziale in qualità di fonte per nuovi composti antibatterici. L’esperimento iFUNGUS prevede il trasporto di campioni congelati di spore fungine sulla ISS, la coltivazione del fungo con diverse miscele di nutrienti e con intervalli di crescita diversi, il congelamento dei campioni ed il ritorno a Terra, dove gli scienziati esamineranno come sono cresciuti i funghi e quali prodotti chimici sono stati prodotti. STAARS-iFUNGUS dimostra come l’ambiente in microgravità presente a bordo della ISS possa servire come laboratorio e impianto di produzione per nuove scoperte scientifiche.

ADSEP
Sabato, l’equipaggio ha rimosso le cassette Cell Culturing (CellCult) da ADSEP per stivare i campioni nel Minus Eighty Degree Celsius Laboratory Freezer for ISS (MELFI). ADSEP è una struttura a temperatura ed umidità controllata che può ospitare fino a tre esperimenti indipendenti contenuti in cassette.
[NDT : La struttura di biotecnologia denominata ADvanced Space Experiment Processor (ADSEP) contiene tre zone termiche indipendenti, ognuna con una cassetta, ed un computer interno che controlla le funzioni di tutte e tre le cassette. Le cassette possono contenere attrezzature per la coltura di cellule. ADSEP è un impianto di elaborazione multiuso completamente automatizzato progettato per interfacciarsi con i cargo Dragon di SpaceX e Cygnus di Orbital e l’EXPRESS Rack installato sulla ISS.]

Multi-Omics-Mouse
Martedì, l’equipaggio ha pulito le gabbiette dei topi, ha raccolto campioni fecali e sostituito le barrette alimentari. Oggi e domani verranno effettuati i prelievi di sangue dai topi. Diversi studi hanno mostrato che il volo spaziale ha influenze sul sistema immunitario umano, ma non è ancora ben chiaro quale sia il rapporto tra il microbiota (NDT: Il microbiota umano è l’insieme di microorganismi simbiontici che convivono con l’organismo umano senza danneggiarlo) e la disfunzione immunitaria evidenziata dal vivere in microgravità. I prodotti alimentari con e senza fructooligosaccharides (FOS) saranno utilizzati, nell’ambito dell’esperimento Multi-Omics-Mouse, come prebiotici poichè potrebbero migliorare la flora intestinale e la funzione immunitaria. Dopo il volo, i ricercatori analizzeranno la flora intestinale (microbioti e metaboliti) ed il sistema immunitario dei topi per valutare l’effetto del FOS.

Rodent Research 9 (RR-9)
Domani l’equipaggio sostituirà le barrette alimentari e pulirà le gabbiette degli animali. L’esperimento RR-9 studia come la microgravità colpisce i sistemi immunitari, i muscoli e le ossa dei roditori nel corso di una missione a lungo temine a bordo della ISS. I topi rimarranno in orbita per circa 30 giorni, dopodiché, una volta a Terra, verranno studiati dagli scienziati per osservare gli effetti della microgravità sui loro tessuti, tra cui il cervello, i muscoli, il cuore, le articolazioni, gli occhi ed il sistema immunitario.

Lung Tissue
Mercoledì, l’equipaggio ha prelevato alcuni campioni, successivamente stivati nel Minus Eighty Degree Celsius Laboratory Freezer for ISS (MELFI) ed ha fissato i supporti nelle Tissue Bag. L’indagine Lung Tissue, utilizzando le più recenti tecniche di bioingegneria, sfrutta l’ambiente in microgravità della ISS per collaudare strategie per la crescita di nuovi tessuti polmonari. L’esperimento studia la crescita e lo sviluppo di diversi tipi di cellule polmonari in condizioni controllate a bordo dell’ISS. Le cellule vengono coltivate in un ambiente specializzato per osservare come la gravità influenza la loro crescita e specializzazione in nuovo tessuto polmonare.

Microbial Tracking-2 (MT-2)
Domenica scorsa e martedì scorso, l’equipaggio ha raccolto campioni di saliva successivamente stivati all’interno di un MELFI. Microbial Tracking-2 intende tracciare, nel corso di una ricerca della durata di un anno, i diversi tipi di microbi presenti sulla ISS attraverso una serie di campionamenti di superfici, atmosfera della ISS e saliva degli astronauti. I campioni raccolti vengono inviati a Terra per le analisi molecolari (DNA ed RNA) per identificare i tipi di microbi e per studiare come la flora microbica si modifica nel tempo.

Lighting Effects
Nell’ultima settimana l’equipaggio ha fornito più volte supporto all’indagine Lighting Effects. Lunedì, un membro dell’equipaggio ha trasferito la strumentazione del Visual Performance Test nel proprio Crew Quarter (CQ) dove, dopo aver impostato l’illuminazione secondo quanto prescritto, ha spento tutte le altre sorgenti luminose ed ha eseguito un Numerical Verification Test ed un Color Discrimination Test. Martedì sono state effettuare rilevazioni all’interno del modulo Columbus, mentre oggi due membri dell’equipaggio hanno completato una batteria di test cognitivi effettuati con l’ausilio di un computer portatile. L’esperimento Lighting Effects desidera quantificare e qualificare gli effetti dell’illuminazione sull’abitabilità dei veicoli spaziali. Tutte le fonti luminose della ISS verranno sostituite con un nuovo sistema progettato per migliorare la salute ed il benessere dell’equipaggio. L’indagine Lighting Effects studia l’impatto del cambiamento portato dalla sostituzione delle lampadine fluorescenti con luci led ad intensità luminosa e colore regolabili, per capire se le nuove luci potranno migliorare i ritmi circadiani dell’equipaggio. I risultati di questa indagine avranno importanti ricadute anche su tutte le persone a Terra che fanno uso di lampade ad incandescenza. Gli SSLA sono stati progettati per sostituire i General Luminaire Assemblies (GLAs) per migliorare l’acuità visiva e per fornire una miglior soluzione per affrontare i disagi dovuti ai ritmi circadiani ed al ciclo del sonno dell’equipaggio. Per raggiungere questi obiettivi, gli SSLA sono stati progettati per funzionare in 3 modalità di spettro luminoso distinte. Le diverse modalità di funzionamento hanno a che fare con la gestione della porzione del blu fornita dalla luce delle lampade; la luce blu ha impatti sulla produzione di melatonina che a sua volta ha impatti sul sonno.

Aquapad
Oggi l’equipaggio ha rimosso due Aquapad Holder da una borsa di incubazione, scattando alcune fotografie con l’applicazione Everywear. L’acqua che gli astronauti bevono sulla ISS è ottenuta principalmente dal riciclaggio dal sudore dell’equipaggio, dalle urine e da altre fonti di recupero delle acque reflue. Il riciclaggio permette di ridurre il numero di missioni di approvvigionamento necessarie a ripristinare le scorte idriche. Aquapad rappresenta un nuovo approccio nell’analisi della potabilità dell’acqua sviluppato dall’agenzia Spaziale Francese (CNES). Lo strumento consiste semplicemente in un assorbente in cotone su cui viene iniettato 1 ml di acqua. La presenza di microbi viene segnalata dalla formazione di macchie colorate che ne rivela la posizione. Utilizzando un’app installata su un tablet, l’equipaggio può fotografare i punti colorati per calcolare con precisione il numero di batteri presenti. Aquapad mira a migliorare la velocità e l’efficienza dei test di potabilità dell’acqua a bordo della ISS.

Genes in Space 3
Lunedì scorso, l’equipaggio ha elaborato alcuni campioni con il Biomolecule Sequencer. Genes in Space-3 intende identificare un processo facile, veloce ed attendibile nella preparazione dei campioni di DNA per supportare il monitoraggio biologico a bordo dell’ISS. Il progetto fonde due strumenti di biologia molecolare precedentemente collaudati nello spazio, il Miniature Polymerase Chain Reaction (miniPCR) ed il MinION, insieme ad alcuni enzimi addizionali. Lo scopo dell’esperimento Genes in Space-3 è studiare come rendere possibile a bordo della ISS l’analisi del DNA in tempo reale, per diagnosticare malattie infettive e monitorare la salute dell’equipaggio a bordo della ISS.

Genes in Space 4
Martedì scorso, l’equipaggio ha completato due sessioni dell’esperimento Genes in Space-4 che prevedevano l’elaborazione di campioni nel miniPCR. Oggi è stata effettuata la sessione finale. Genes in Space 4 è un’esperimento scientifico che esamina l’espressione genica relativa a particolari proteine ​​di riparazione note come proteine ​​di shock termico. Molti organismi producono proteine ​​di shock termico per proteggere le cellule dal caldo, dal freddo, dalle radiazioni o da altre sollecitazioni, ma gli scienziati sono alla ricerca di ulteriori approfondimenti sugli interruttori genetici che attivano la produzione di queste proteine. Genes in Space-4 utilizza il ben conosciuto verme “C. elegans” che possiede un DNA con tutte le caratteristiche ideali per rilevare l’espressione genetica delle proteine ​​degli shock termici.

Electrostatic Levitation Furnace (ELF)
Domani l’equipaggio utilizzerà uno strumento a fibre ottiche per osservare un oggetto non identificato all’interno della fornace e che influisce sul controllo della posizione del campione in elaborazione. L’ELF è un impianto sperimentale progettato per far levitare/fondere/solidificare i materiali con tecniche di lavorazione senza contenitore utilizzando il metodo elettrostatico di levitazione.
[NDT : Probabilmente in tanti abbiamo visto in TV le immagini di astronauti che giocano con gocce d’acqua che galleggiano nell’aria. Un forno a levitazione è uno strumento il cui funzionamento è concettualmente simile a quella della goccia d’acqua fluttuante. L’Electrostatic Levitation Furnaces è un payload scientifico, in cui una varietà di materiali può essere elaborata senza crogiolo, sfruttando l’ambiente in microgravità presente sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Perché i materiali devono levitare durante gli esperimenti? Quando, ad esempio, fondiamo il vetro sulla Terra, una miscela di materie prime è messa in un contenitore denominato “crogiolo”, e l’intero crogiolo viene riscaldato per fondere i materiali in esso contenuti. Successivamente i materiali fusi vengono raffreddati per la solidificazione. Nel processo di fusione ad alta temperatura avviene una reazione chimica tra i materiali allo stato liquido ed il crogiolo, ciò comporta che le impurità dal contenitore vengono introdotte nella materia prima. Per evitare la contaminazione da parte del crogiolo, dobbiamo semplicemente smettere di utilizzarlo, cioè, le materie prime devono essere riscaldate in levitazione. Questo è un metodo di trattamento unico che è facilmente realizzabile in un ambiente a gravità zero o microgravità. Si potrebbe pensare che sia facile far levitare materiali nello spazio perché non c’è gravità. Tuttavia, si riscontrano vari problemi durante gli esperimenti attuali. In teoria un oggetto posto a gravità zero, se non è sottoposto ad alcuna forza, non dovrebbe spostarsi, bensì galleggiare rimanendo fermo nella sua posizione. In realtà esso subisce una forza dovuta alla gravità residua che, anche nello spazio, grava sui movimenti degli astronauti, sull’attracco di una navetta spaziale alla ISS, etc. Se la posizione dell’oggetto non è controllata correttamente, l’oggetto verrà spostato da queste forze, e gli esperimenti, inevitabilmente, falliranno. Sono state sviluppate varie tecnologie per controllare con successo la posizione di un campione sottoposto ad esperimenti. La levitazione di oggetti con la forza elettrostatica, come suggerisce il nome, permette di far levitare gli oggetti con la sola forza elettrostatica. In questo metodo, le forze di Coulomb che interagiscono tra il campione e gli elettrodi circostanti possono essere attivamente controllate per mantenere la posizione del campione. Pertanto, l’ELF controlla il materiale rilevandone la posizione tramite un sensore che invia un segnale agli elettrodi superiore e inferiore. Ciò significa che quando il materiale si sposta a destra, viene inviato rapidamente un segnale di posizione agli elettrodi in modo che possano controllare la forza elettrostatica per spostare il materiale verso sinistra. Questo metodo consente inoltre di spostare il materiale e fissarlo in una qualunque posizione desiderata, inoltre è anche possibile far ruotare il materiale stesso. Il materiale in levitazione può essere riscaldato mediante irradiazione con laser controllabili separatamente. I processi di fusione e recristallizzazione del materiale possono essere osservati usando un termometro a radiazione e le telecamere CCD, che vengono posizionate attorno al materiale. L’ELF è situato nel JEM Multipurpose Small Payload Rack (MSPR) in Kibo.]

Biological Research in Canisters-22 (BRIC-22)
L’equipaggio ha effettuato oggi l’attivazione di quattro contenitori BRIC-22. Indagini precedenti hanno mostrato che alcune proteine ​​regolano l’attività genetica in un modo tale da proteggere le piante dallo stress fisico causato dall’essere in microgravità. BRIC-22 studia 8 diverse varianti della pianta Thale Cress (Arabidopsis thaliana) per determinare la risposta genetica indotta dallo stress.

ISS Non-invasive Sample Investigation and results Transmission to ground with the Utmost easiness (In Situ)
L’equipaggio ha raccolto un campione di saliva per analizzarlo con la strumentazione dell’indagine In Situ. Ogni equipaggio della ISS è continuamente monitorato dal punto di vista sanitario e, come parte di queste rilevazioni, è sottoposto anche a prelievi di saliva che vengono regolarmente inviati a Terra per le analisi. La bioanalisi In Situ utilizza un dispositivo portatile che consente di controllare la saliva dei membri dell’equipaggio direttamente a bordo della ISS, consentendo un’analisi diretta in tempo reale. I primi scopi di tale dispositivo sono quelli di controllare i livelli di stress e l’appetito dei membri dell’equipaggio. Gli esseri umani che vivono un’esperienza di vita nello spazio subiscono un notevole stress psicofisico; indebolimento osseo, riduzione del tono muscolare, riduzione dell’appetito e livelli di stress più elevati. Il dispositivo utilizza cartucce monouso per controllare la presenza del cortisolo, l’ormone dello stress.

Body Measures
Lunedì scorso, un membro dell’equipaggio ha effettuato la sessione Body Measures. La NASA non dispone ancora di una sufficiente raccolta di dati antropometrici (misure del corpo) necessari per valutare gli impatti sulle dimensioni e sulle forme che subiscono i corpi degli astronauti in orbita. L’obiettivo di questo studio è la comprensione dell’entità e della variabilità dei cambiamenti morfologici, nonché analizzare gli spostamenti dei liquidi all’interno del corpo umano. Questo studio raccoglie i dati antropometrici mediante acquisizione di foto e video e la misurazione con un metro a nastro dell’altezza e di tutti i dati dei segmenti corporei (petto, vita, fianchi, braccia, gambe, etc) degli astronauti in condizioni di pre-volo, in volo e post-volo. Questo studio è importante per predeterminare i cambiamenti che possono verificarsi durante il volo spaziale in missioni di lunga durata e per essere in grado di gestire le modifiche all’abbigliamento, alle postazioni di lavoro, etc.

Fine Motor Skills (FMS)
Questa settimana alcuni membri dell’equipaggio hanno completato diverse sessioni dell’esperimento Fine Motor Skills. Questo test viene effettuato ogni 5 giorni durante i primi tre mesi a bordo della ISS, mentre la periodicità viene portata ad una volta ogni 14 giorni per i periodi successivi. In questo esperimento i membri dell’equipaggio eseguono una serie di attività interattive su una tavoletta touchscreen. Questa è la prima indagine che abbina le capacità motorie ad una lunga esposizione alla microgravità, analizzando le diverse fasi di adattamento alla microgravità di un volo spaziale ed il recupero sensomotorio, una volta tornati alla gravità terrestre.

Radiation Dosimetry Inside ISS-Neutron (RaDI-N)
L’equipaggio USOS ha ricevuto da un membro dell’equipaggio russo 8 rilevatori Bubble Space da distribuire nel modulo Columbus. L’obiettivo dell’esperimento Radi-N2 della Canadian Space Agency (CSA) è quello di caratterizzare la radiazione di neutroni sulla ISS. I risultati di questa indagine saranno utilizzati per definire i rischi per la salute dei membri dell’equipaggio della ISS e per sviluppare misure di protezione avanzate per i voli spaziali del futuro.

Sprint Ultrasound 2
Un membro dell’equipaggio ha configurato, con la collaborazione di un collega, la videocamera e la fotocamera e, dopo aver indossato gli elettrodi per l’elettrocardiogramma e sotto il monitoraggio di un cardiofrequenzimetro, ha svolto la sessione di allenamento SPRINT utilizzando il Portable Pulmonary Function System (PPFS) per monitorare i livelli di ossigeno – Volume of Oxygen (VO2) – nel corso degli esercizi svolti sul Cycle Ergometer with Vibration Isolation and Stabilization (CEVIS). Lo studio chiamato Integrated Resistance and Aerobic Training Study (Sprint), valuta il metodo di allenamento ad alta intensità e bassi carichi previsto per minimizzare la perdita di funzione cardiovascolare e di massa muscolare negli astronauti impegnati in missioni di lunga durata.

NeuroMapping
Un membro dell’equipaggio ha configurato gli strumenti NeuroMapping prima di eseguire l’esperimento con il corpo in un primo momento in configurazione “strapped in” e successivamente ”free floating”. Neuromapping intende indagare se i voli spaziali di lunga durata provocano alterazioni al cervello, sia a livello di struttura che di funzioni, come ad esempio il controllo motorio ed il multi-tasking, nonché misurare il tempo di pieno recupero da queste eventuali sofferenze. Precedenti ricerche ed aneddoti, raccontati da astronauti al ritorno da un volo spaziale di lunga durata, suggeriscono che il controllo del movimento ed alcuni aspetti cognitivi subiscono alterazioni dopo aver vissuto a lungo in microgravità. L’indagine NeuroMapping utilizza la risonanza magnetica cerebrale strutturale e funzionale (MRI and FMRI) per valutare gli eventuali impatti sui membri di un equipaggio dopo una missione di sei mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Circadian Rhythms
Mercoledì scorso, un membro dell’equipaggio ha configurato ed indossato l’Actiwatch ed il Thermolab per dare il via ad una sessione di monitoraggio della durata di 36 ore per l’indagine Circadian Rhythms. L’esperimento esamina il ruolo dei ritmi circadiani (le reazioni del corpo umano nel ciclo di 24 ore di luce-buio) durante i voli spaziali di lunga durata, per capire come tali ritmi influenzino i cambiamenti nella composizione e nella regolazione della temperatura corporea in concomitanza di una ridotta attività fisica, il tutto in presenza della microgravità e dell’ambiente controllato artificialmente presente a bordo della ISS.

Redundant Galley Food Warmer Installation
Oggi, l’equipaggio ha installato con successo un secondo Galley Food Warmer (riscaldatore del cibo) che è giunto sulla ISS a bordo del cargo Dragon della missione SpX-12. Il nuovo Food Warmer è stato installato accanto all’unità primaria attualmente in uso nel Node 1. Questo nuovo Food Warmer sarà utilizzato come riscaldatore di scorta, visto che non è possibile farne funzionare due contemporaneamente.

SpaceX Dragon Cargo Ops
L’equipaggio prosegue l’attività di imballaggio delle merci che verranno inviate a Terra con il cargo della missione SpX-12. Per concludere l’attività saranno necessarie ulteriori 21 ore di lavoro. Il cargo Dragon tornerà a Terra il 17 settembre 2017.

 

5 settembre

50 Sojuz (50S) Undock
La Sojuz 50S, con a bordo Peggy Whitson, Jack Fischer e Fyodor Yurchikin, ha lasciato la ISS alle ore 16:58 CDT ed è atterrata in Kazakistan alle ore 20:22 CDT. La ISS sarà abitata da 3 astronauti fino all’arrivo della Sojuz 52S, il cui attracco è previsto per il 13 settembre.

Electro-static Levitation Furnace (ELF) Inspection
Venerdì scorso l’equipaggio ha ispezionato la fornace di ELF per rimuovere alcuni detriti. Il FOD verrà inviato a Terra per ulteriori analisi. Le attività di ELF riprenderanno dopo la partenza del cargo della missione SpX-12.

Miniature Exercise Device (MED-2) Operation Session
Ieri era prevista una nuova sessione MED-2 ma, poiché una cinghia di ARED si è bloccata in posizione estesa, l’equipaggio ha completato solo una parte degli esercizi previsti. Gli specialisti a Terra stanno valutando come risolvere il problema. Vivere in microgravità implica una riduzione del tono muscolare ed un indebolimento, una decalcificazione, delle ossa degli equipaggi, per questo motivo gli astronauti in orbita spendono notevoli quantità di tempo in esercizi fisici con attrezzature ginniche che sono grandi ed ingombranti. MED-2 mira a dimostrare che attrezzature più piccole di dimensioni e massa possono fornire un supporto adeguato alle sessioni di allenamento dell’equipaggio.

Multi-Omics-Mouse
L’equipaggio venerdì scorso aveva prelevato campioni di sangue dai topi, sabato aveva rifornito i serbatoi dell’acqua ed oggi ha sostituito l’equipaggiamento per la raccolta dei rifiuti ed il filtro antiodore della Mouse Habitat Cage Unit. Diversi studi hanno mostrato che il volo spaziale ha influenze sul sistema immunitario umano, ma non è ancora ben chiaro quale sia il rapporto tra il microbiota (NDT: Il microbiota umano è l’insieme di microorganismi simbiontici che convivono con l’organismo umano senza danneggiarlo) e la disfunzione immunitaria evidenziata dal vivere in microgravità. I prodotti alimentari con e senza fructooligosaccharides (FOS) saranno utilizzati, nell’ambito dell’esperimento Multi-Omics-Mouse, come prebiotici poichè potrebbero migliorare la flora intestinale e la funzione immunitaria. Dopo il volo, i ricercatori analizzeranno la flora intestinale (microbioti e metaboliti) ed il sistema immunitario dei topi per valutare l’effetto del FOS.

Fine Motor Skills (FMS)
L’equipaggio ha completato questa mattina una nuova sessione dell’esperimento Fine Motor Skills. Questo test viene effettuato ogni 5 giorni durante i primi tre mesi a bordo della ISS, mentre la periodicità viene portata ad una volta ogni 14 giorni per i periodi successivi. In questo esperimento i membri dell’equipaggio eseguono una serie di attività interattive su una tavoletta touchscreen. Questa è la prima indagine che abbina le capacità motorie ad una lunga esposizione alla microgravità, analizzando le diverse fasi di adattamento alla microgravità di un volo spaziale ed il recupero sensomotorio, una volta tornati alla gravità terrestre.

Materials Science Laboratory (MSL) Sample Cartridge Assembly (SCA) Removal
Questa mattina l’equipaggio avrebbe dovuto rimuovere la Sample Cartridge Assembly (SCA) da MSL per predisporla al ritorno a terra, ma ieri, nel corso dell’attivazione del Material Science Research Rack (MSRR), il rack si è attivato in una configurazione non prevista. Tutte le attività in programma oggi sono state interrotte e posticipate alla soluzione del problema di MSRR.

Main Bus Switching Unit (MBSU) Circuit Card R&R Prep
Questa mattina l’equipaggio ha ripassato le procedure relative alla manutenzione di livello 1 di MBSU. È in programma per questo fine settimana la sostituzione della scheda elettronica del Common Controller Assembly. Questo pomeriggio l’equipaggio effettuerà una videoconferenza con gli specialisti a Terra.

SpX-12 Dragon Cargo Operations
Il Cargo Specialist ha stimato che l’equipaggio dovrà lavorare ulteriori 23 ore per concludere l’imballaggio delle merci da caricare su Dragon. L’equipaggio ha comunicato di aver effettuato oggi circa 2,5 ore di attività.

 

6 settembre

Venice Film Festival Public Affairs Office (PAO) Event
Paolo Nespoli ha partecipato ad un ESA Public Affairs Office (PAO) di 20 minuti in collegamento con il Festival del Cinema di Venezia, in occasione della presentazione del documentario “Expedition” dedicato alla sua missione spaziale. Expedition racconta i due anni di addestramento che l’astronauta italiano ha dovuto affrontare per prepararsi alla missione VITA dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Questo evento PAO è stato una conferenza stampa in cui i giornalisti hanno avuto l’opportunità di porre domande a Paolo Nespoli.

Miniature Exercise Device (MED-2) Operations Session
Oggi l’equipaggio ha proseguito la sessione MED-2 iniziata questa settimana. Vivere in microgravità implica una riduzione del tono muscolare ed un indebolimento, una decalcificazione, delle ossa degli equipaggi, per questo motivo gli astronauti in orbita spendono notevoli quantità di tempo in esercizi fisici con attrezzature ginniche che sono grandi ed ingombranti. MED-2 mira a dimostrare che attrezzature più piccole di dimensioni e massa possono fornire un supporto adeguato alle sessioni di allenamento dell’equipaggio.

Genes in Space
L’equipaggio ha installato la strumentazione all’interno della Maintenance Work Area (MWA) prima di condurre l’esperimento Genes in Space. I campioni sono stati elaborati nel miniPCR ed i dati acquisiti sono stati trasferiti su un SSC per poter essere inviati a Terra in downlink. L’indagine Genes in Space è un esperimento progettato da studenti delle scuole superiori per verificare se la Polymerase Chain Reaction (PCR) può essere utilizzata per studiare le alterazioni del DNA a bordo della ISS. Il volo spaziale ed il vivere nello spazio provoca molte modifiche al corpo umano, incluse alterazioni del DNA ed un sistema immunitario indebolito. Comprendere se questi due processi sono collegati sarà importante per salvaguardare la salute degli equipaggi.

Electromagnetic Levitation (EML) European Drawer Rack (EDR) Maintenance
L’equipaggio ha eseguito la manutenzione ordinaria effettuando la pulizia del filtro di ventilazione, la rotazione dei rack e l’installazione di un corrimano all’interno di EML. EML è una struttura composta da 4 elementi installata all’interno di EDR, progettata per la levitazione magnetica di campioni. I campioni dell’esperimento sono trattati all’interno di una Sample Chamber dedicata, collegata ad EML, che sarà sostituita da nuove Sample Chamber in un prossimo futuro.

Space Automated Bioproduct Lab (SABL) Unit 2 Incubator Removal
L’equipaggio ha rimosso un CO2 Incubator Controller dalla SABL Unit 2 ed inserito alcuni Ice Bricks nella SABL Unit 3 per agevolare il raffreddamento. SABL supporta un’ampia varietà di esperimenti scientifici. Dotato di un volume a temperatura controllata ed illuminazione a LED, SABL può essere utilizzato per fornire fino al 5% di CO2 alle colture cellulari.

 

7 settembre

MBSU I-Level Maintenance
All’inizio di agosto, i Ground team avevano trasferito il Main Bus Switching Unit (MBSU) guasto dall’External Stowage Platform 2 (ESP2) site 4 al JEM Airlock. Oggi, l’equipaggio ha rimosso l’MBSU dal JEM A/L per effettuare la manutenzione di tipo Intermediate Level (I-Level).

Lighting Effects
Un membro dell’equipaggio ha registrato un appunto relativo alla qualità del proprio sonno. L’esperimento Lighting Effects desidera quantificare e qualificare gli effetti dell’illuminazione sull’abitabilità dei veicoli spaziali. Tutte le fonti luminose della ISS verranno sostituite con un nuovo sistema progettato per migliorare la salute ed il benessere dell’equipaggio. L’indagine Lighting Effects studia l’impatto del cambiamento portato dalla sostituzione delle lampadine fluorescenti con luci led ad intensità luminosa e colore regolabili, per capire se le nuove luci potranno migliorare i ritmi circadiani dell’equipaggio. I risultati di questa indagine avranno importanti ricadute anche su tutte le persone a Terra che fanno uso di lampade ad incandescenza. Gli SSLA sono stati progettati per sostituire i General Luminaire Assemblies (GLAs) per migliorare l’acuità visiva e per fornire una miglior soluzione per affrontare i disagi dovuti ai ritmi circadiani ed al ciclo del sonno dell’equipaggio. Per raggiungere questi obiettivi, gli SSLA sono stati progettati per funzionare in 3 modalità di spettro luminoso distinte. Le diverse modalità di funzionamento hanno a che fare con la gestione della porzione del blu fornita dalla luce delle lampade; la luce blu ha impatti sulla produzione di melatonina che a sua volta ha impatti sul sonno.

Light Microscopy Module (LMM) Camera Inspections
Dopo aver completato le ispezioni di routine dell’LMM Confocal Unit, della LMM Confocal Camera, della LMM Wide-field Camera e della LMM Observation Camera, l’equipaggio ha riferito di non aver osservato alcun danno alle apparecchiature. Il Light Microscopy Module (LMM) è un microscopio di derivazione commerciale, leggero ed estremamente flessibile, che a bordo della ISS diventa un potente strumento diagnostico. LMM consente la ricerca dei fenomeni microscopici in microgravità, con la capacità di acquisire ed inviare immagini e video digitali ad elevati livelli di ingrandimento. Il modo in cui la materia è organizzata e si muove a livello microscopico incide profondamente il mondo macroscopico, ed una comprensione di tali processi aiuterà gli scienziati e gli ingegneri a costruire materiali e macchine più efficienti, sia per gli ambienti terrestri che per quelli spaziali.

MAGVECTOR
L’equipaggio ha configurato la strumentazione, prima di avviare la 13° sessione dell’esperimento che vedrà la sua conclusione giovedì della prossima settimana. L’indagine Magvector dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) studia come il campo magnetico della Terra interagisce con un conduttore elettrico.
[NDT : Il campo magnetico terrestre scorre costantemente intorno a noi influenzando la nostra vita quotidiana. Oltre a proteggerci dai venti solari, il campo magnetico viene utilizzato, ad esempio, dalle bussole ed aiuta gli uccelli a trovare la destinazione quando migrano. Questa stessa forza può interagire ed interferire con le apparecchiature e gli esperimenti della Stazione Spaziale Internazionale. Magvector studierà come il campo magnetico terrestre interagisce con un conduttore elettrico. Utilizzando sensori magnetici estremamente sensibili collocati intorno e sopra un conduttore, il ricercatore potrà ottenere informazioni sul modo in cui le influenze generate da un campo magnetico interagiscono con i conduttori elettrici. Questa ricerca non solo contribuirà a migliorare i futuri esperimenti che verranno effettuati sulla ISS, ma potrà offrire spunti sul modo in cui i campi magnetici influenzano i conduttori elettrici in genere.]

 

8 settembre

Lighting Effects
L’equipaggio ha effettuato un test di valutazione all’interno dei propri Crew Quarters (CQ), impostando la luce nella modalità corretta, e spegnendo tutte le altre sorgenti luminose, per effettuare il Numerical Verification Test ed il Color Discrimination Test. L’equipaggio ha scattato alcune foto nel corso dei test, successivamente inviate a Terra per le analisi. L’esperimento Lighting Effects desidera quantificare e qualificare gli effetti dell’illuminazione sull’abitabilità dei veicoli spaziali. Tutte le fonti luminose della ISS verranno sostituite con un nuovo sistema progettato per migliorare la salute ed il benessere dell’equipaggio. L’indagine Lighting Effects studia l’impatto del cambiamento portato dalla sostituzione delle lampadine fluorescenti con luci led ad intensità luminosa e colore regolabili, per capire se le nuove luci potranno migliorare i ritmi circadiani dell’equipaggio. I risultati di questa indagine avranno importanti ricadute anche su tutte le persone a Terra che fanno uso di lampade ad incandescenza. Gli SSLA sono stati progettati per sostituire i General Luminaire Assemblies (GLAs) per migliorare l’acuità visiva e per fornire una miglior soluzione per affrontare i disagi dovuti ai ritmi circadiani ed al ciclo del sonno dell’equipaggio. Per raggiungere questi obiettivi, gli SSLA sono stati progettati per funzionare in 3 modalità di spettro luminoso distinte. Le diverse modalità di funzionamento hanno a che fare con la gestione della porzione del blu fornita dalla luce delle lampade; la luce blu ha impatti sulla produzione di melatonina che a sua volta ha impatti sul sonno.

Multi-Omics-Mouse
Oggi l’equipaggio ha effettuato la manutenzione ordinaria delle gabbiette degli animali, rifornendo di cibo ed acqua la Mouse Habitat Cage Unit. Diversi studi hanno mostrato che il volo spaziale ha influenze sul sistema immunitario umano, ma non è ancora ben chiaro quale sia il rapporto tra il microbiota (NDT: Il microbiota umano è l’insieme di microorganismi simbiontici che convivono con l’organismo umano senza danneggiarlo) e la disfunzione immunitaria evidenziata dal vivere in microgravità. I prodotti alimentari con e senza fructooligosaccharides (FOS) saranno utilizzati, nell’ambito dell’esperimento Multi-Omics-Mouse, come prebiotici poichè potrebbero migliorare la flora intestinale e la funzione immunitaria. Dopo il volo, i ricercatori analizzeranno la flora intestinale (microbioti e metaboliti) ed il sistema immunitario dei topi per valutare l’effetto del FOS.

Rodent Research 9 (RR-9)
L’equipaggio ha pulito e rifornito le gabbiette degli animali con nuove barrette di cibo. L’esperimento RR-9 studia come la microgravità colpisce i sistemi immunitari, i muscoli e le ossa dei roditori nel corso di una missione a lungo temine a bordo della ISS. I topi rimarranno in orbita per circa 30 giorni, dopodiché, una volta a Terra, verranno studiati dagli scienziati per osservare gli effetti della microgravità sui loro tessuti, tra cui il cervello, i muscoli, il cuore, le articolazioni, gli occhi ed il sistema immunitario.

MELFI (Minus Eighty Degree Laboratory Freezer for ISS) Electronic Unit Removal
L’equipaggio, durante la rimozione dell’Electronic Unit guasta da MELFI-1, ha rilevato un principio di corrosione sul connettore del circuito dei fluidi. Questa attività è stata interrotta fino a quando gli specialisti a Terra non indicheranno un piano di intervento. MELFI è un’unità di stoccaggio a freddo in grado di conservare i campioni degli esperimenti scientifici condotti a bordo della ISS, in attesa dell’invio a Terra.

Space Headaches
L’equipaggio ha completato oggi un nuovo questionario settimanale dell’esperimento Space Headaches dell’European Space Agency (ESA). La compilazione dei questionari è quotidiana nel corso della prima settimana di permanenza sulla ISS, mentre diventa settimanale nei periodi successivi. Gli obiettivi di questo studio sono rivolti a valutare la prevalenza e le caratteristiche della cefalea registrata dai membri dell’equipaggio posti in microgravità.

Fonte: NASA

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