Piccola battuta d’arresto per SpaceX, che lo scorso 5 novembre ha perso un esemplare di sviluppo del motore a razzo Merlin in un’esplosione avvenuta al banco prova dello stabilimento di McGregor, in Texas.
Fortunatamente nessuno si è ferito nel corso dell’incidente, definito da SpaceX come “un test di qualificazione”. Rimane tuttavia da chiarire la causa che ha portato alla distruzione del propulsore, e allo scopo è stata iniziata un’inchiesta interna che ha imposto la sospensione della campagna di test sugli altri esemplari.
Secondo quanto riportato dal Washington Post, che per primo ha diffuso la notizia, il problema ha colpito un Merlin della nuova generazione, destinato ad equipaggiare la versione “block 5” del Falcon 9. Al momento non si conoscono molti dettagli tecnici riguardanti l’accaduto, ma varie fonti riportano che l’esplosione sia avvenuta prima dell’accensione del propulsore, in una fase chiamata “OX drop” nel corso della quale l’ossigeno liquido viene fatta circolare nel motore per evidenziare eventuali perdite.
Come abbiamo raccontato in precedenza, sono già sedici le missioni che l’azienda californiana ha portato a termine con successo nel 2017, mentre cinque sono le partenze che dovranno avvenire da qui alla fine di quest’anno, tutte basate sul Falcon 9 (e quindi sui Merlin) nella sua versione Block 4.
Lo stabilimento SpaceX di McGregor è dotato di tre banchi prova: uno per i motori Merlin diviso in due sezioni, uno per i nuovissimi motori Raptor, ed un terzo per sperimentare i Merlin destinati al secondo stadio. Sembra che i danni abbiano interessato solo una delle due sezioni dedicate ai Merlin, che per essere riportata alla completa operatività necessita di almeno quattro settimane di lavori. La seconda sezione potrà però essere utilizzata praticamente da subito per continuare i test di validazione per i rimanenti motori Block 4.