La NASA comunicherà a breve una nuova data per il volo inaugurale del vettore SLS e della capsula Orion e con ogni probabilità ci sarà un’ennesima dilazione, questa volta al 2020.
Alla luce degli impegni presi dal vicepresidente USA Mike Pence in seno al rinato National Space Council, l’attesa degli addetti ai lavori e degli appassionati, era senz’altro relativa ad un’accelerazione del programma SLS/Orion, punta di diamante dell’esplorazione spaziale NASA oltre l’orbita bassa terrestre. Tuttavia i dubbi relativi ai programmi NASA che non durano più del tempo di un’amministrazione presidenziale, trovano sempre una conferma e anche in questo caso siamo di nuovo al cospetto di un possibile, ormai quasi certo spostamento in avanti dei punti essenziali del programma.
Fino a febbraio di quest’anno il primo volo di SLS e Orion era stato programmato per il 2018, ma i funzionari della NASA hanno poi riconosciuto all’inizio di quest’anno le difficoltà e le complessità in gioco, spostando la data al 2019. Ora ci troviamo di fronte alla possibilità di ulteriori ritardi, anche se la NASA non lo ha ancora dichiarato pubblicamente. Mercoledì scorso, al Wernher von Braun Memorial Symposium ad Huntsville, in Alabama, un funzionario della NASA ha dichiarato che una data nel 2019 è ancora possibile perché il Marshall Space Flight Center prevede di consegnare il core stage del razzo al Kennedy Space Center entro la fine del 2018.
Citando una recente riunione dell’Agency Program Management Council, durante la quale era in piano la decisione delle date di lancio, il direttore del Marshall Space Flight Center, Todd May ha dichiarato che il 2019 è ancora l’anno dove sarà possibile lanciare SLS per la prima volta, aggiungendo che l’amministratore ad interim della NASA, Robert Lightfoot, dovrebbe rilasciare una data di lancio ufficiale entro le prossime settimane.
Durante una riunione di sicurezza della NASA all’inizio di questo mese, l’Aerospace Safety Advisory Panel ha osservato che ci sono tre elementi principali ad essere considerati critici per il lancio inaugurale di SLS. Innanzitutto il Marshall Space Flight Center deve riuscire a consegnare un core stage completamente testato, comprensivo dei serbatoi principali dell’idrogeno e dell’ossigeno insieme ai motori RS-25. L’ESA deve inoltre completare e testare il modulo di servizio per alimentare la capsula Orion nella fase di navigazione nello spazio. Resta di fatto ancora molto lavoro da fare per finalizzare e testare i software di gestione dei sistemi di lancio al Kennedy Space Center.
Sulla base di questi assunti, recentemente, alcuni tra gli esperti del settore hanno suggerito che i responsabili della NASA stiano in effetti per decidere una data di lancio “migliore” rispetto al dicembre 2019 e un possibile scenario è una data nel secondo trimestre del 2020. Non è ancora del tutto impossibile che la NASA riesca a puntare (riuscendo) ad una data di lancio nel 2019, ma è storicamente provato che le cose possono andare storte (e spesso lo fanno) nell’assemblaggio e nel test dei principali sistemi di lancio. Anche se è possibile andare contro le probabilità e risolvere rapidamente i problemi, non c’è garanzia che questo accada tra ora e l’ipotetica data di lancio del 2019.
Il problema che Robert Lightfoot si trova ad affrontare, quindi, è se stabilire o meno una data di lancio più accettabile dal punto di vista politico nel 2019, sapendo che potrebbe facilmente andare al 2020. Se invece Lightfoot fissa una data di lancio nel 2020, questo potrebbe permettere alla NASA e ai suoi contractor di lavorare in condizioni di pressione inferiore, sapendo però da un punto di vista politico ci sarebbe l’ennesimo smacco di un ritardo.
Se quindi per la NASA al momento è ancora preferibile evitare ulteriori ritardi pubblicamente dichiarati, ci troviamo ancora una volta alle prese con difficoltà decisamente poco compatibili con i proclami di Mike Pence, che portano a pensare che entro la fine del mandato della presidenza Trump, SLS potrebbe non essere ancora stato lanciato per la prima volta, con il rischio che un eventuale successiva amministrazione riveda tutti i piani.