Partita la Sojuz MS-06
La Sojuz MS-06 è partita nella tarda serata di ieri 12 settembre dal cosmodromo di Bajkonur, in Kazakistan, alla volta della Stazione Spaziale Internazionale, portando in orbita gli astronauti di Expedition 53/54 Alexander Misurkin di Roscosmos e gli americani Mark Vande Hei e Joe Acaba, di NASA.
Dopo uno spettacolare decollo notturno avvenuto alle 23:17 CEST, offrendo uno spettacolo di rara bellezza che ha giovato del cielo limpidissimo sopra la rampa di lancio, la navetta Sojuz ha poi attraccato alla ISS alle 04:55 CEST di questa mattina 13 settembre, quando la Stazione Spaziale stava sorvolando l’oceano Pacifico nei pressi della costa occidentale del Cile.
Ecco il video del decollo, dal canale YouTube di NASA.
A bordo della ISS i tre nuovi arrivati erano attesi dal comandante di Expedition 53 Randy Bresnik di NASA, da Sergey Ryazanskiy di Roscosmos e dal nostro Paolo Nespoli, che dopo aver compiuto i controlli di sicurezza per assicurare una perfetta tenuta del corridoio di accesso tra la Sojuz e il modulo Poisk (che si trova nel segmento russo) hanno aperto il portello tra i due veicoli alle 07:08 CEST.
Ecco i video della manovra di docking (attracco) e dell’apertura del portello.
Con l’arrivo di questo equipaggio per la prima volta vi sono quattro gli astronauti ad occupare il segmento USOS (in sostanza la parte non russa della ISS) per una missione di lungo periodo, consentendo a NASA di massimizzare il tempo/astronauta dedicato alla scienza. Tra le ricerche più significative di questo incremento vi sono esperimenti per una migliore fabbricazione di fibre ottiche, uno studio per rallentare o addirittura invertire l’atrofia muscolare che colpisce gli astronauti in volo, e una ricerca su un materiale osseo di sintesi capace di migliorare e velocizzare l’adesione tra metallo e tessuto osseo, fondamentale nell’applicazione di protesi.
Secondo i programmi Bresnik, Ryazanskiy e Nespoli rimarranno a bordo della ISS fino al prossimo dicembre, mentre Vande Hei, Acaba e Misurkin prolungheranno la loro permanenza fino al febbraio 2018.