Fra la fine del 2020 e la prima metà del 2021, due razzi Ariane 62 lanceranno quattro unità dell’ultimo set di satelliti europei per la navigazione Galileo, nell’ambito del
contratto assegnato dall’ESA ad Arianespace. Si tratta della prima volta in cui l’agenzia spaziale europea assegna dei lanci al nuovo vettore europeo ancora in fase di sviluppo.
Lo ha reso noto l’European Space Agency lo scorso 15 settembre.
Ariane 6 è stato progettato per prolungare all’Europa l’accesso garantito allo spazio ad un prezzo competitivo. Esso sarà disponibile per i clienti in due configurazioni: Ariane 62 con due boosters laterali, ed Ariane 64 con quattro. Ariane 62 sarà quindi in grado di collocare nella loro orbita operativa di 23.222 km, la coppia di satelliti Galileo del peso di 750 kg ciascuno. Finora i satelliti della costellazione sono stati lanciati a coppie dal razzo Sojuz ed a gruppi di quattro dall’Ariane 5, sempre dallo Spazioporto della Guiana Francese.
Entro la fine di quest’anno è programmato il lancio di un Ariane 5 con altre quattro unità, che andranno ad aggiungersi ai 18 satelliti già in orbita. Nei giorni scorsi i primi elementi del vettore sono arrivati al sito di lancio francese a bordo della nave Colibrì.
Il contratto di lancio con Arianespace è stato siglato dal direttore del Galileo Programme and Navigation-related Activities dell’ESA Paul Verhoef, e dal CEO di Arianespace Stéphane Israel. L’ESA ha sottoscritto il contratto per conto dell’Unione Europea rappresentata della Commissione Europea, che è titolare di Galileo. La Commissione e l’ESA hanno un accordo di delega per il quale l’agenzia spaziale opera sia a livello tecnico che di procura per conto del principale organo esecutivo europeo.
Nell’accordo viene specificato tuttavia, che la decisione di utilizzare l’Ariane 62 è soggetta alla programmazione dello sviluppo del veicolo, con un razzo Sojuz disponibile in alternativa. La decisione finale verrà presa alla fine del 2018, due anni prima del primo lancio.
Il terzo batch di satelliti, composto da otto unità, è stato ordinato lo scorso giugno al consorzio guidato da OHB.
Galileo è il sistema di navigazione europeo, ed è attivo dal 15 Dicembre 2016. Esso fornisce servizi di posizionamento, navigazione e timing all’Europa e al resto del mondo.