Aggiornamenti dal sistema solare: agosto 2017
Il mese di agosto è stato un mese di anniversari, con i 5 anni compiuti da Curiosity su Marte e, soprattutto, i 40 anni dal lancio delle sonde Voyager, che ancora non smettono di inviarci dati dai confini del sistema solare.
Settembre sarà invece il mese di un avvenimento tutto da seguire, ma che porterà anche un po’ di tristezza: la sonda Cassini terminerà la propria missione più che decennale tuffandosi nell’atmosfera di Saturno: certamente un gran finale!
Di seguito il dettaglio delle varie missioni attive e quelle in fase di preparazione.
In preparazione per il lancio
C’è sempre più incertezza sulla data di lancio della sonda cinese Chang’e 5. La missione prevede l’atterraggio sulla Luna e la raccolta di campioni di roccia da riportare a Terra, e il lancio era inizialmente previsto per novembre di quest’anno su un Changzheng 5 (Lunga Marcia 5). Purtroppo il recente fallimento del vettore ha cambiato i piani cinesi e sarà probabilmente necessario effettuare qualche altro test con il lanciatore prima di poter dare il via all’importante missione lunare e questo farebbe slittare il lancio al 2019. Ci sono, comunque, voci contrastanti al riguardo e le autorità cinesi non hanno annunciato niente di ufficiale .
Nuova estensione della scadenza per il Google Lunar X-Prize. I 5 team ancora in corsa dovranno ora completare la missione entro il 31 marzo 2018 per aggiudicarsi i vari premi disponibili, potenzialmente rimettendo in corsa alcuni team che avevano gettato la spugna per un lancio entro la fine dell’anno.
L’anno prossimo si aprirà la finestra di lancio biennale per le missioni su Marte. L’unica sonda ai blocchi di partenza sembra essere Insight, della NASA, che partirà a maggio 2018 dopo aver mancato la finestra di lancio del 2016 per un problema ad uno strumento. La sua missione sarà quella di atterrare sulla superficie di Marte per analizzare campioni in profondità fino a qualche metro. La sonda è attualmente in fase di assemblaggio presso lo stabilimento di Denver della Lockheed Martin.
Nell’estate del 2018 partirà anche un’altra missione della NASA, la Parker Solar Probe. La sonda, precedentemente nota con il nome di Solar Probe Plus, è stata ribattezzata di recente in onore del fisico Eugene Parker. Una volta lanciata sarà immessa in un’orbita eliocentrica con perielio (il punto più vicino al Sole) ben all’interno dell’orbita di Mercurio. Con l’aiuto di diversi flyby di Venere raggiungerà la minima distanza dal Sole nel dicembre del 2024, a soli 5,9 milioni di km dalla nostra stella, ben otto volte inferiore all’attuale record.
Nel sistema solare interno
Sulla Luna ci sono al momento tre sonde americane: Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) e le due della missione ARTEMIS. Anche se non ci sono notizie ufficiali, si pensa che siano ancora attive le cinesi Chang’e 5-T1, in orbita, e Chang’e 3, sulla superficie.
In un’orbita eliocentrica nei pressi della Terra ci sono le sonde della NASA Kepler, la cui missione K2 è principalmente diretta verso la scoperta di esopianeti, Stereo A e Stereo B, della missione solare di osservazione solare STEREO, e il telescopio spaziale all’infrarosso Spitzer. Relativamente poco lontano, presso il punto lagrangiano L1 Terra-Sole, ci sono le sonde per l’osservazione solare WIND (NASA), ACE (NASA) e SoHO (NASA/ESA), e la missione di studio del clima terrestre DSCOVR (NASA/NOAA). Dall’altra parte della Terra rispetto al Sole, intorno al punto lagrangiano L2, c’è invece la sonda Gaia (ESA), che si occupa di mappare la nostra galassia e quelle limitrofe.
Sono invece in viaggio verso il loro traguardo due sonde dirette all’esplorazione di asteroidi NEO (Near Earth Object). Sia OSIRIS-REx (NASA) che Hayabusa 2 (JAXA) hanno come obiettivo la raccolta di campioni, rispettivamente, da Bennu e Ryugu che saranno raggiunti entrambi nel 2018. La sonda americana effettuerà un passaggio ravvicinato con assist gravitazionale della Terra il prossimo 22 settembre; questo immetterà OSIRIS-REx sulla traiettoria giusta verso Bennu.
Come per altre missioni cinesi la cui fase principale è terminata da tempo, non si hanno notizie di Chang’e 2, che dopo aver concluso la sua missione principale in orbita intorno alla Luna e quelle secondarie che l’hanno vista orbitare il punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole e sorvolare l’asteroide 4179-Toutatis, è attualmente in orbita eliocentrica. Anche la sonda giapponese Akatsuki continua senza particolari aggiornamenti le sue osservazioni in orbita intorno a Venere.
Esplorando Marte
In attesa dei nuovi arrivi nel 2018, ci sono ben 6 sonde in orbita intorno al pianeta rosso: Trace Gas Orbiter (TGO), della missione ESA/Roscosmos Exomars 2016, attualmente impegnata nella circolarizzazione della propria orbita prima di cominciare la missione scientifica, Mars Reconnaissance Orbiter (NASA), Mars Express (ESA), Mars Odyssey (NASA), MAVEN (NASA) e Mars Orbiter Mission (ISRO) che invece stanno compiendo osservazioni scientifiche di Marte da diversi anni: si va dai quasi 16 anni per Mars Odyssey ai tre anni di MAVEN e MOM.
Sulla superficie di Marte siamo arrivati al sol 1802 per Curiosity/Mars Science Laboratory (MSL). Il rover ha festeggiato lo scorso 2 agosto i 5 anni sul pianeta rosso, e attualmente sta compiendo osservazioni presso il Vera Rubin Ridge, sulla strada che porta alla vetta del monte Sharp.
È invece il sol numero 4836 per l’altro rover marziano della NASA, Opportunity. Il Mars Exploration Rover (MER) superstite si è lasciato alle spalle Cape Tribulation, che studiava dal 2014, ed ha raggiunto la Perseverance Valley, nei pressi di Cape Byron. Gli scienziati sperano, grazie ad Opportunity, di riuscire a risalire alle origini della valle. Il rover ha da poco superato il ragguardevole traguardo dei 45 km percorsi sul pianeta rosso.
Nel sistema solare esterno
La sonda americana Dawn è sempre in orbita intorno al pianeta nano Cerere. Pur avendo completato la sua missione principale e diverse estensioni sull’oggetto più grande della fascia degli asteroidi, la sonda potrebbe non aver finito la sua vita utile, nonostante i problemi alle ruote di reazione. Non è infatti stata abbandonata del tutto la possibilità di far raggiungere a Dawn un terzo asteroide, dopo aver orbitato a lungo anche Vesta.
Dopo aver ripreso da distanza molto ravvicinata la grande macchia rossa di Giove durante il suo settimo sorvolo ravvicinato (PJ7), la sonda della NASA Juno effettuerà a breve (1 settembre) un nuovo flyby, il PJ8.
Ci siamo… mancano un paio di giorni alla 21esima delle 22 orbite ravvicinate di Saturno previste per il gran finale della missione della sonda NASA/ESA/ASI Cassini. Dopo di che non resta che attendere il 15 settembre, quando tutto il mondo attenderà notizie dell’ultimo tuffo della sonda nell’atmosfera del gigante gassoso, che completerà 13 anni straordinari di osservazioni scientifiche sul pianeta più scenografico del sistema solare. Nel frattempo la sonda ha trovato anche il tempo di compiere osservazioni a distanza di Nettuno durante il 28esimo anniversario del sorvolo di questo pianeta da parte di Voyager 2, avvenuto il 25 agosto del 1989.
La sonda americana New Horizons è in viaggio verso 2014 MU69, che raggiungerà tra 488 giorni. Lo scorso 7 aprile la sonda è stata posta in una fase di ibernazione che durerà fino a settembre.
Infine, le sonde americane Voyager 1 e 2, dopo aver sorvolato Giove, Saturno e, nel caso di Voyager 2 anche Urano e Nettuno, sono ancora operative nel loro viaggio di allontanamento dal sistema solare. Le due sonde stanno festeggiando in questi giorni l’eccezionale 40-imo anniversario dal lancio (20 agosto 1977 per Voyager 2 e 5 settembre 1977 per Voyager 1). Voyager 1 si trova attualmente a circa 139 UA dalla Terra (19 ore e 20 minuti-luce). Voyager 2 è invece a circa 115 UA dalla Terra (15 ore e 54 minuti-luce).
Sommario missioni
Missioni in fase di preparazione per il lancio: 8
Missioni operative nella fase principale o estesa: 27
Missioni in viaggio verso il prossimo obiettivo: 3
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