L’amministrazione Trump ha presentato, nei giorni scorsi, il piano di spesa per l’anno 2018 al Congresso. Come ci si aspettava, il nuovo presidente americano ha apportato alcuni tagli notevoli, soprattutto nel campo della ricerca.
Tra le agenzie colpite dai tagli di Trump vi è l’Agenzia spaziale americana. La NASA ha visto i suoi fondi diminuire di 561 milioni di dollari, vedendo, così, il suo budget ridotto dagli attuali 19,6 miliardi di dollari a 19,1 miliardi di dollari.
Nonostante questo taglio, l’agenzia assicura che il budget a disposizione le permetterà di essere ancora leader mondiale nell’esplorazione spaziale e nella tecnologia, nella ricerca aeronautica e nelle scienze della Terra. Inoltre il budget permetterà ancora lo sviluppo di nuove tecnologie che renderanno più efficienti le future missioni spaziali, inclusa la possibilità di continuare gli accordi con le società private per diverse attività, come, ad esempio, il trasporto di equipaggio e le missioni cargo verso la Stazione Spaziale Internazionale. La NASA, ancora, assicura che verranno proseguiti alcuni progetti già iniziati come lo sviluppo della navicella Orion, il nuovo Space Launch System and Exploration Ground System che permetterà l’invio di astronauti oltre l’orbita bassa terrestre entro il 2020. Verrà proseguito lo sviluppo del nuovo telescopio Webb che sarà lanciato nel 2018.
Vediamo nel dettaglio come verrà ripartito il budget 2018 della NASA e confrontiamolo con quello dell’anno 2017.
Scienza
Nel 2017 la NASA aveva destinato 5.765 milioni di dollari del suo budget per la Scienza. Nel 2018 questo valore scenderà a 5.712 milioni di dollari, con una diminuzione di 53 milioni.
Del budget previsto, 1,9 miliardi di dollari saranno destinati allo studio dei pianeti. Questo vorrà dire che saranno mantenute operative alcune missioni come il rover Mars 2020 e verrà proseguito il programma New Frontiers. Inoltre, l’esplorazione dei pianeti per il loro studio proseguirà con lo sviluppo di una nuova missione avente come obiettivo Europa, una delle lune di Giove.
1,8 miliardi di dollari verranno utilizzati per lo studio delle Scienze della Terra. In particolare, si proseguirà il programma Landsat, attiva da 44 anni ormai, che ha come obiettivo l’osservazione della Terra. Parte di questi soldi arriveranno dalla chiusura di cinque missioni (PACE, RBI, OCO-3, nuovo payload a bordo di DSCOVR, CLARREO Pathfinder).
L’amministrazione NASA ha giustificato la chiusura di queste cinque missioni sostenendo che le suddette non rappresentassero missioni ad alta priorità.
In particolare:
- RBI avrebbe volato su una futuro satellite meteorologico per effettuare misurazioni della luce riflessa dalla Terra e delle radiazioni termiche emesse. Al momento ci sono già strumenti che effettuano queste misure e che continuano a fornire dati. Inoltre il costo del RBI è aumentato notevolmente a causa di difficoltà tecniche nella costruzione.
- Gli strumenti che sarebbero dovuti giungere a bordo del satellite DSCOVR avrebbero fornito immagini del lato illuminato della Terra e misure di energia riflessa ed emessa. Questi non sono stati giudicati fondamentali per il prosieguo della missione.
- OCO-3 avrebbe esaminato la distribuzione di anidride carbonica sulla Terra. Queste misure sono, attualmente, effettuate dalla missione OCO-2.
- La missione PACE avrebbe fornito misure di aerosol atmosferici e del colore degli oceani, alcune delle quali sono già fornite da satelliti sia americani che europei già in orbita.
- La missione CLARREO Pathfinder avrebbe dovuto testare nuove tecnologie per strumenti di misura in vista di una futura missione incentrata sul miglioramento della rilevazione delle tendenze climatiche. Questa futura missione è ancora alle fasi embrionali e una sua eliminazione ha fatto sì che ci sia un risparmio sui costi.
Del budget rimanente, 816 milioni di dollari saranno destinati all’Astrofisica mediante il supporto continuativo al telescopio Hubble, al programma Explorer e al telescopio Wide-Field Infrared Survey Telescope (WFIRST). 534 milioni, invece, serviranno per la costruzione del nuovo telescopio Webb, il cui lancio è previsto per il 2018. Infine, 678 milioni saranno destinati allo studio del Sole con il lancio delle missioni Solar Probe Plus e Solar Orbiter Collaboration.
Nel ramo Scienza, quindi, continuerà lo sviluppo di circa 30 missioni e il mantenimento di oltre 60 missioni tutte con lo scopo di produrre scienza all’avanguardia.
Il budget stanziato servirà anche per finanziare oltre 10.000 scienziati provenienti dal mondo dell’università, dell’industria e dei laboratori governativi attraverso l’istituzione di 3.000 premi di ricerca.
Esplorazione Umana ed Operazioni
Per le missioni di Esplorazione, nel 2018, verrà riservato una somma pari a 3.934,1 milioni di dollari, con un taglio di 390 milioni rispetto all’anno precedente. Per le Operazioni Spaziali la NASA spenderà 4.740,8 milioni di dollari, 210 milioni in meno rispetto al 2017.
Parte di questi soldi verranno spesi per continuare lo sviluppo di sistemi di trasporto privato per le missioni verso la Stazione Spaziale Internazionale. Questi sistemi dovrebbero essere operativi entro la fine del 2018 e permetteranno alla NASA di non dover dipendere più dalla Russia.
L’agenzia spaziale americana darà la possibilità di utilizzare la ISS per l’identificazione e la quantificazione dei rischi per la salute umana in vista di missioni manned di lunga durata. Questo sarà utille per lo sviluppo di tecnologie per contrastare questi effetti negativi.
Si proseguirà la costruzione del razzo Space Launch System e della navicella Orion per missioni spaziali umane. Infine si utilizzerà parte del budget, per lo sviluppo di nuovi sistemi di esplorazione per le future missioni spaziali. Questi nasceranno da una collaborazione con il settore provato.
Tecnologia spaziale
Per questa tematica è stato riservato un budget di 678,6 milioni di dollari, 6,9 milioni in meno rispetto al 2017.
La NASA, in collaborazione con industrie private, utilizzerà parte di questo plafond per la ricerca di nuove tecnologie che saranno rese disponibili anche in altri settori dell’industria.
L’agenzia supporterà la nascita del settore privato per la fornitura di servizi aziendali, servizio che al momento viene reso solo dalla NASA con costi da sostenere.
In vista di nuove missioni spaziali, l’agenzia spaziale userà parte di questo budget per proseguire lo sviluppo di propulsori elettrici ad alta potenza che soddisfino le richieste del settore aerospaziale americano.
Inoltre si utilizzeranno parte dei fondi per il completamento dell’hardware del Laser Comm Relay Demo in modo da iniziare la fase di integrazione e test.
La NASA punterà a far crescere ed utilizzare la base industriale ed accademica statunitense in maniera sempre più costante nella attività tecnologiche, soprattutto in fase iniziale del progetto. L’obiettivo è quello di far svolgere parte del lavoro a personale proveniente dalla stessa agenzia, dalle università, dalle piccole e grandi aziende dell’industria aerospaziale.
Ricerca aeronautica
Il budget per questa attività passa da 660 milioni di dollari a 624 milioni di dollari. Questo verrà utilizzato per la ricerca aeronautica avanzata che porterà maggiori vantaggi a livello di sicurezza, capacità ed efficienza del sistema di trasporto aereo e, al contempo, minimizzerà l’impatto sull’ambiente di cui tanto si discute ultimamente.
L’obiettivo è quello di utilizzare i fondi a disposizione per far sì che l’industria aeronautica statunitense si adegui alle mutate esigenze del mercato, per far in modo che mantenga la sua leadership mondiale contribuendo alla crescita economica e alla creazione di nuovi posti di lavoro.
Infine si assegnerà un contratto di progettazione e costruzione per il Low-Boom Flight Demostrator X-Plane, un aereo supersonico e silenzioso che aprirà un nuovo mercato per l’industria americana.
Safety, Security & Mission Accurance, Costruzione e conformità ambientale, Restoration
Per la parte di Safety, Security & Mission Accurance saranno destinati 2.830,2 milioni di dollari mentre 496,1 milioni saranno usati per la Costruzione e la conformità ambientale e Restoration.
Questa parte del budget verrà usata sia per la messa in sicurezza delle infrastrutture dell’agenzia, in modo tale che rispettino i vincoli ambientali sia per il rafforzamento della cyber security per garantire la protezione dei dati, dei sistemi e delle operazioni.
Istruzione
Per questa voce del budget sono stati riservati 37,3 milioni di dollari, un taglio di 62,7 milioni rispetto al 2017. Si tratta del settore maggiormente colpito dai tagli dell’amministrazione Trump.
Nonostante questo, il programma STEM Science Activation continuerà a fornire contenuti scientifici ad alunni di tutte le età attraverso accordi di cooperazione. La divisione NASA Science non vuole perdere i programmi già finanziati dall’Ufficio Istruzione.
Ed ecco una tabella riassuntiva con un confronto tra il budget 2017 e quello del 2018:
Categoria | Budget 2017 | Budget 2018 | Differenza |
Operazioni Spaziali (ISS, Equipaggio privato) | 4,95 miliardi $ | 4,74 miliardi $ | -210 milioni $ |
Esplorazione (SLS, Orion, Ground System) | 4,324 miliardi $ | 3,934 miliardi $ | -390 milioni $ |
Scienza | 5,765 miliardi $ | 5,712 miliardi $ | -53 milioni $ |
Tecnologia Spaziale | 686,5 milioni $ | 678,6 milioni $ | -6,9 milioni $ |
Educazione | 100 milioni $ | 37,3 milioni $ | -62,7 milioni $ |
Aeronautica | 660 milioni $ | 624 milioni $ | -36 milioni $ |
Safety, Security&Mission Accurance | 2,769 miliardi $ | 2,830 miliardi $ | +61 milioni $ |
Construction and Environmental Compliance and Restoration | 360,7 milioni $ | 496,1 milioni $ | +136,4 milioni $ |
Office of Inspector General | 37,9 milioni $ | 39,3 milioni $ | +1,6 milioni $ |
TOTALI | 19,653 miliardi $ | 19,092 miliardi $ | -561 milioni $ |
Fonte: NASA